giovedì 30 settembre 2010

_isa

_isa, la collega, oggi, è veramente in gran spolvero.
Ultimamente, poi, con quegli occhiali, ha un'aria intellettuale che la rende ancora più sexy.

mercoledì 29 settembre 2010

L'insostenibile realtà della realtà - 2



(L'insostenibile realtà della realtà)

  • Non c'è più selezione naturale. [...] Alla Rupe Tarpea bisognerebbe tornare. Stiamo decadendo geneticamente. [...] Oggi una pseudoscienza autoreferenziale senza bussole fa campare organismi che non dovrebbero.
    (Corriere.it)

Il signor Joanne Maria Pini ha osato dire l'ovvio, il vero.
Sempre più le sciocchezze così politicamente corrette che sono diventate feticci: la democrazia, la fedeltà, la tolleranza l'accoglienza... questa incultura si riempie sempre più di buonismi e di adorazione di molti vitelli d'ottone se non di plastica. Correttismi corretti. Ovvero ciarpame del tutto ovviamente falso. La verità oggettiva resa questione di numerosità del gregge ondivago che approva o disapprova. Belano tutti insieme più forte che la realtà è sbagliata. Belano incazzate e scandalizzate le pecore a norma. Nietzsche aveva già osservato cosa sostiene questa genealogia del falso.

venerdì 24 settembre 2010

Osa!


Dopo un bel po', oggi sono tornato a curiosare in LeClubPrive. Le immagini di alcune coppie, intente nel piacere della loro lussuria, ciò che leggo, mi fanno pensare all'eccellenza che fu opera nostra, reale.
Un paio di settimane fa ebbi modo di scambiare due parole con _lu. Stanno bene. Alla domanda secca mi rispose: si, _giu è più bella e più sicura, una donna che è diventata meglio del fiore dei suoi anni. E' anche più serena ora. E' la via del rischio quella del cuore.

Chiaro Scuro

Ho visto A-Woman mentro portavo UnBambino a scuola, giovedì mattina, alle campane per la raccolta differenziata.
Scarica dentro e batticuore.
Dopo mesi ancora così. E' dura tenere il silenzio.
Stamane ho visto AWKid, in stazione. Bello, deciso e determinato. Mi sono rallegrato anche di questo, anche solo per quello sguardo. In fatto di trasporti... meglio di sua madre.
A volte diventa meno duro tenere il silenzio.

pera chiaroscuro appesa

mercoledì 22 settembre 2010

Accanimento




Ieri sera, ho suonato alla porta della vicina, per consegnarle un documento e il massiccio giovane pastore tedesco maschio della signora _zia(che non è riuscito a trattenerlo) è uscito dalla porta assalendomi a morsi (maglia e felpa lacerate, piccole ferite multiple all'avambraccio destro).
Quella signora e il figlio hanno vari limiti cognitivi: nell'argomentare sconclusionato è arrivata a dire che... è stata colpa mia perché ho suonato il campanello.
I due hanno anche pulsioni sadiche non così immediatamente percepibili nei confronti del cane: urla e botte quando abbaia come un forsennato in abitazione assai piccola nella quale viene tenuto segregato per giorni, anche per l'insofferenza di altri vicini per i problemi notevoli (assalto a passeggianti, visitatori, parenti, abbaiamenti (ha un volume pazzesco quel maschio) a tutte le ore del giorno, notte profonda compresa (l'una, le due) quando ogni tanto lo fanno uscire a culo) causati da quel bestione. Ovvio che il cane... scleri, poveretto.
C'è una codipendenza nei confronti del giocattolo che si accompagna a piagnistei vari (se ce lo portano via muore dal crepacuore) e accanimenti: urla e botte al cane. Iil figlio diisoccupato per mesi e troppo impegnato a cazzeggiare e bighellonare, lo portava, un giorno ogni tanto dieci minuti fuori, arriva, il povero cristo di cane, ad uscire sulla terrazza per cagare e pisciare!, ora che lavora ancora di meno.
Se fosse un bambino il Tribunale dei Minori sarebbe già intervenuto per manifesta capacità di assistenza e cura.
Medicato al pronto soccorso, sono partite d'ufficio varie denunce. Sentiti veterinari e altri, pare che non ci sia un autorità che possa sottrarre quel cane al comportamento degradante e di fatto sadico della signora e del figlio. Stasera contatterò un'altra esperta. Il rischio aumentta: cosa sarebbe successe se a suonare fosse stato UnBambino per chiedere di riavere la palla finita oltre la recinzione? e se fosse stato un corriere cardiopatico?
E' un segnale kharmico: avevo iniziato a lavorare alcuni mesi fa per una qualche soluzione (la migliore sarebbe l'affidamento del cane ad un nuovo padrone, capace di mantenerlo dignitosamente, anche considerando le caratteristiche dell'animale (abbastanza energumeno!). Poi per mille cose avevo lasciato stare, accusandomi anche di complicità omertosa, di inazione. Beh, ora sono tornato in azione.

lunedì 20 settembre 2010

Lista lunghisssssssima

Sabato ho fatto il massaio casalingo e dopo aver reso bella e linda la mia casuccia me ne sono fuggito, poco prima delle 19 a trovare i miei. Sorprezizzima. Quando verso le 21 ho suonato e mi hanno visto hanno fatto 'na faccia. 
Sabato mattina me ne stavo proprio da dio.
Col passare del tempo mi rendo conto che divento più esigente: la vuoi che ti piacciassì (ci sono alcune che mi hanno espresso interesse, carucce ma non mi garbano, m'attizzano come una foglia di castagno) ma anche che ti piaccia, per la vita, l'energia, la mente e una sfilza di cose lunga così, forse troppo lunga.
Così' lunga che me ne vado in giro a godermela da solo o con amici.
La mia ingombrante parte sentimental-femminile richiede un'intesa complessiva e ciò richiede molto e ciò, ora, non mi va.
Al ritorno dai miei, verso sera, ieri sono stato alla festa creativa (un'intera piazza animata colorata e artata) da _ina e altre persone (ma _ina è stata la promotrice, la capa). Visto il nuovo laboratorio, tutto realizzato in economia (la mancanza di denari permette alla passione, al talento e all'eccellenza di emergere), un antro magico di colori caldi, di rossi ed arancioni, di profumi di legna e cera, di strumenti per la magia di musica e burattini, di vecchie stampe e piccoli palchi, di stoffe calde e di broccati. E' stata grande, grandissima. Ma anche con lei, non riuscimmo a comporre la miscela esplosiva.
C'era la documentatista del cortometraggio finale che guardava e sorrideva.
Ahaha, come maschio l'ho osservata parecchio ma non mi acchiappava. La lista è troppo lunghisssssssima.

Ah, sono stato fulminato ieri mattina.



venerdì 17 settembre 2010

Rimasto lì

Giovedì mattina, mentre stavo portando UnBambino a scuola, siamo passati in auto sotto casa sua.
UnaDonna stava dando da bere ai fiori della finestrella, quella dove si affacciava e sorrideva e mi pigliava in giro, quando andavo da lei.
Era bella.
Ho sentito molto quanto è bella, tutto un frullare dentro.
Ora le mando un messaggio "Cazzo, bella che sei ancora".
Ho pensato un po'. Ho rimesso via il cellulare. Il messaggio è rimasto lì dentro.


The End of Love Me Avenue

mercoledì 15 settembre 2010

A viso scoperto!

Assolutamente necessario procedere, in Italia, con massima celerità ad una legge specifica che vieti di girare a viso coperto, fatta eccezione per le private abitazioni, come fatto in Francia o in Canada (in quei Paesi lo stato è ateo ed essi non hanno l'asservimento indegno italico al cattolicame che comporta, purtroppo, prostrazione nei confronti di tutto ciò che sia religioso, islamerie incluse). Ovviamente no pure a minareti e moschee che sono il substrato su cui cresce 'sta roba.
Niqab e burqa (sebbene possano essere erotizzanti pazzeschi) sono imposizioni maschiliste ributtanti, solo un piccolo assaggio del merdame che vige in vari paesi islamici. Di merda ne abbiamo già abbastanza qui (ecco l'ultima) per importarne dell'altra.



(burqa con donne dentro in afghanistan)

martedì 14 settembre 2010

Primo giorno di medie




Per unBambibo è stato il prino giorno di scuola alle medie inferiori. Gli avevo detto che non sarei passato, alle 10 troppo tardi, per il lavoro. Ed invece tadaaa, sorpresa.
E' arrivato con sua madre e il suo nuovo marito. Ha sorriso, non se lo aspettava, ma era teso, come una corda di violino. Al mio fianco, l'ho abbracciato, ho sentito tutta la zona addominale rigida.
Aula disadorna, nuda, mancano i colori delle scuole elementari. A volte ho l'impressione che ci sia troppa seriosità, artificiale e mancanza del bello inizia presto.
Qualche madre mi guardava.
Ho scambiato qualche parola con l'"altro papà". Era la scuola dove egli fece le medie.
Momenti di serenità. L'amore non di divide, si moltiplica. Beh, direi che ha un senso.

lunedì 13 settembre 2010

Tre quintali di rosso

Se qualcuno mi parla di pommarola oggi, lo prendo a pugni. 
Undici ore nel rosso, ieri.
Solite robe da gas, soliti pomidoro comunisti.
Li abbiamo cotti.
Ci siamo cotti.

Anche UnBambino. E' stato grande. E' entrato in crisi di stanchezza e anche pure di stufezza, alla fine.
Gli ho detto che gli servirà, nella vita. Arriveranno tempi in cui sarà necessario tornare a fare le cose insieme, qui vicino, per sopravvivere. E' stato premiato, alla fine.
Una volta tornati a casa, ha reclamato il risotto alla crema di pomodoro e basilico. 'azz.
Ma non ho potuto dirgli di no. Se lo era guadagnato con la ramina sul campo.
In effetti è una di quelle cose che mi riesce discretamente.

bottiglie conserva pomidoro

Siamo soli

Sabato mattina mi sono deliberatamente perso per stradine degli Appennini. Lo faccio con determinazione. Oggi proviamo ad andare di qui, il resto viene da solo.
E' perdersi in un giardino, in sprazzi di Italia degli anni Cinquanta. Qualche angolo che resiste, in cui i sensi, l'estetica hanno il prato, la linea curva, i muri di pietra, le finestrelle piccole, il profumo di letame, tetti storti, le stradine strette che in due non ci si passa, poca segnaletica, ancora la terra coltivata da contadini, le galline a ravanare intorno, il blu del cielo. In Appennino aggiungi il senso della vista, il blu, gli spazi, le onde di monti e selve verdi. E il tatto viene sfiorato dal caldo del sole settembrino, fa un po' come sul burro, per la tua anima..
Tutto 'sto piacere da un po' alla testa; mi ero seduto su una panchina, un angolo sconosciuto del mio comune. La valle di fronte, il podere alle spalle. Proprio lì, brezza e il profumo dei pini che le facevano ombra, il brulicare di quell'arteria di traffico lontana, là sotto, i suoi rumori della vita. Eros a zero, mi scriveva _zzz. Già. Il pregio di essere liberi, il costo di non condividere gioia e bellezza. Come quel paesaggio estetico.
Siamo soli, cantava Vasco.



venerdì 10 settembre 2010

Diciamo che era un sogno



Stanotte ho sognato che... Berlusconi mi incaricava di prendermi cura del ministero delle comunicazioni (ma nel sogno si trattava di trasporti). Strano. Più io gli ripetevo più volte che avrei creato una mezza rivoluzione, ci sarebbero potute essere sollevazioni di sugommamobilisti livorosi e furibondi, più sorrideva e mi invitava a impegnarmi a fondo. Nulla, niente da fare. Mi era toccato diventar ministro delle comunicazioni nel senso di trasporti.
Una certa preoccupazione sul vestito per la nomina e giuramento. Andavo in un negozio che mi piace (_row)
Avevo un completo bellizzzzimo, le donne stravedevano per il ministro. Mi ricordo anche il colore, grigio e una camicia blu cobalto (ma non per il giuramento, per quello camicia bianca e un farfallino esagerato color indaco). Detro l'orso abbronzato e con i capelli salepepe.

Più massacravo il sistema stradale, più toglievo, tassavo e imponevo attività forsennate di manutenzione, miglioramento e potenziamento delle ferrovie, più Silvio era contento, mi chiamava spesso, sorridente, con un tot di pacche sulle spalle.
Bah.

mercoledì 8 settembre 2010

Luridità



Le calze di UnBambino possono raggiungere, dopo una giornata con le scarpe_da_ginna_marce, vette olfattive... difficilmente superabili. Penso di aver odorato degli eccessi del genere raramente (mi ricordo forse una volta, in un museo a Smirne, d'estate, con sua madre, in una sala ad un certo iniziammo, nel caldo afoso e soffocante, a sentire un fetore nausebondo; era una coppia di americani con tanto di zampe nude in scarpe da ginna chiuso-marce. Ecco, non so se quella volta o ieri...). Dopo un lavaggio zampe e aver riposto le marcio-chimico-scarpe fuori dalla finestra, è andata meglio.

Poi preparato insieme una cenetta deliziosa. Polpette alla fiorentina, melanzane all'artusi, qualche peperone al forno con ripieno vegetarianottimo, insalatina di ciliegini, peperoni a sigaretta e cetriolo minchiebbona Tutta robba bbona del gas. Anche lui.  All'inizio era ostile (sono troppo conservatori e chiusi i regaz) poi si è divertito. Mani a impastare e mani ad appallottolare. E ha mangiato come 'na bbestia. Hanno una resistenza elevata a ciò che è fisico, manuale. Già.
D'altra parte alcuni mei luridi_ricatti iniziano a funzionare bene: se vuoi che scarichiamo con iTunes, bene, ora cuciniamo un po' insieme. 

lunedì 6 settembre 2010

Il cammino

Eravamo per vette e crinali, un cammino lungo, in quattro, sabato e domenica.
Ore e ore di cammino, oltre nove, senza interruzioni, di fatto, per limiti di tempo: per vette, passi e laghi e vento e spazi. Fatica, gioia, dolore, scoramento, ancora panorami pazzeschi e fatica.
Fino al tramonto, poi nell'oscurità.
E' stato un pellegrinaggio; non esistono solo i cammini di Santiago o quelli francigeni.
I nostri passi ormai stanchi, anime felici e muscoli e giunture rotti, esausti, proprio là, all'Orsigna, in cima sabato e poi giù, domenica, la piccola Himalaia di Tiziano. La dove ci sono gli alberi con gli occhi, perché i bambini capiscano che siamo parte di quell'anima, lì dentro scorre il succo della Terra, sono il Tutto vivente al quale apparteniamo anche noi.
La parte più bella è stata l'autunno, tramontato il sole, fino all'oscurità (arrivati al rifugio poco prima delle 21 proprio all'iniziare dell'inverno). Il silenzio, le brume del tramonto, i caprioli. Il silenzio, il corpo templare esausto che sprizzava la felicità in noi, il vuoto, la luce morbida che calava, si spegneva nella sera per diventare notte.
Ci si accorge di tante cose, in autunno.
L'autunno fa bene all'anima, allo spirito.
Un caso che siamo finiti per passare all'Orsigna? Non era previsto nei nostri piani. No, non era affatto previsto.




venerdì 3 settembre 2010

Da sempre in crescita



Alcuni resistenti palestinesi hanno uccisi quattro coloni ebrei quattro componenti di quella violentissima, sistematica e pianificata espansione ecocida, tumorale di parte di Israele nei territori palestinesi. Non posso che essere d'accordo con la resistenza energica e radicale ad ogni forma di sviluppo e di espansione e di crescita demografica, compresa questa. Ridicolo sentire su alcuni media (ad esempio Radio24) le interviste a 'sta feccia colonizzatrice che da una parte si compiange, dall'altra afferma che si procederà con la costruzione di case (che significa distruzione dei campi e di Gaia).
Ieri sera al gas, di scherzava non troppo scherzosamente sul culto della crescita. Una trasmissione (sempre Radio24) la solita apologia della crescita demografica, la solita mistificazione sciocca e falsa, con tanto di intervista al presidente associazione delle famiglie numerose, un imbecille che ha fatto sei figli che protestava con lo stato che non lo sostiene (le mie tasse dovrebbero sostenere l'inconsistenza biologica e la zootecnia (sempre ad origine religiosa) di questi tumoretti?). Insomma, la costipazione cattolombarda è la regione (zone montane escluse, se ricordo bene è il Sudtirolo in cima alla classifica degli allevamenti, e i risultati si vedono) in  che ha il tasso di natalità più alto in Italia. Evidentemente non stanno ancora degradati e di merda abbastanza; da 10 milioni di masochisti vorranno arrivare a 15 e poi 20.
Arriva il cattocomunista di turno, un tipo che pendola - attenzione! - tra Comunione Liberazione e Rifondazione che ganzetto fa: ho letto su (cita un autore francese) che la decrescita demografica è solo una forma mascherata di razzismo.
Gli fo: ovviamente come misantropo se mi stanno sulle balle le folle nostrane, sono anche razzista, visto che mi starebbero altrettanto sulle balle le folle d'importazione.
La miscela di stupidtià e rozzezza (Paul Chefurka usa l'immagine efficace di un elefante in una stanza, trad. qui) e malafede è da sempre in crescita. Anche quella

mercoledì 1 settembre 2010

pestofresco



Ieri a cena un piatto esaggggerato di trenette al pesto fresco fatto come UnUomoInCucina comanda, ieri.
Il basilico a mo' di foresta ha favorito. La mano del cuocorso ha fatto il resto.
Come può essere così godurioso un piatto così povero, così perfetto.
La vita, eh!?