domenica 11 giugno 2017

Goliardia, tette, Mercurio traslochi

Vorrei sposare un uomo con le tette e la figa. Con cui fare una gara di rutti e scorregge nel letto.
Mi aveva appena raccontato che nella vacanzina del liceo all'Elba si era trovato bene in camera con alcuni compagni [goliardia] che aveva scelto, quelli che non sono fighetti [poi uno strano termine del loro lessico  tipo "urbanii" che ora  non ricordo].
Gli stavo chiedendo poi come andasse con UnaBipede e si era fatto pensieroso, poi quella frase.
C'è il solito cozzo tra natura e cultura: da una parte egli è attratto da altre femmine (mi aveva detto di una "molto carina" al saggio di musica), del fatto che coi suoi amici maschi si diverte ma non con UnaBipede, (che mi pare bellina ma anche con scarsi interessi da alcune risposte che ella mi ha dato) almeno non in egual misura, dall'altra ha l'ideale dello sposarsi e vivere felici e contenti.
Così esce 'sta frase parecchio goffa però espressiva del suo stato d'animo e delle sue riflessioni.
Osservo che il suo proseguire verso una prima maturità comporta anche la conoscenza (e il disincanto) dei rapporti con l'altra metà del mondo.
Ritengo che sia positivo che abbia due "modelli" da confrontare: sua madre che vive stabilmente e abbastanza serenamente col secondo marito ed io che vivo felicemente indipendente. Certo, la possibilità di scegliere porta seco sempre l'onere del discernimento e non è questo ambito a fare eccezione.
È la seconda sera che ho una tanghera che dorme qui sotto. Venerdì sono stato a Firenze con la mia compagna di studio (di milonga, non quell'altra del tango) e siam tornati alle sei, si è fermata qui.
Ieri sera tardi è arrivata _civa che vuol venire a far torrentismo col gruppetto di sei di oggi.
È arrivata con un bel vestito e tutta civettuola mi ha quali subito chiesto :- Ti piace?
Io ero con la mia maglietta  Mercurio traslochi (che non so neppure come mi sia arrivata) che uso per dormire, le braghe corte da trekking che userò oggi (ero andato da poco a portare urina e organico nel prato in fondo) un abbinamento  orribile  "a cozzo" più della frase di mio figlio.
_civa è una persona gradevole, ricca di interessi e fine che però non mi attizza fisicamente.
Sono ancora fermo alla "bella figa" e con qualche anno in meno, schema piuttosto rigido ma anche liberatorio: la natura ora comanda.
Raspa, rimaniamo ancora e sempre perfetti amici.

34 commenti:

  1. ma quando ti ha visto col pentolone di piscio che ti ha detto?

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    1. Ma pure al piscio ti attacchi? Lo preferisci davvero dentro allo stesso fiume dal quale poi, di riffa o di raffa, si "pesca" l'acqua da bere invece che nell'orto dal quale poi, di riffa o di raffa, si raccoglie quel che si mangia? Non ti pare la stessa cosa? (Con la variante non secondaria che col secondo metodo ciascuno si mangia il proprio stesso piscio, mentre col primo ce lo beviamo allegramente in compagnia.)

      Giusto per banalizzare, ovviamente, però il concetto di fondo non è tanto lontano, eh!

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    2. Non ho esteso agli e alle ospiti la mia abitudine ecologica, Francesco.
      Forse dovrei fare una campagna per sensibilizzarli.
      Per i fondamenti ecologici della raccolta delle urine, rimando alla pagina Plin plin e all'articolo riportati, visto che le pagine originali collegate non sono più in rete.

      Il concetto semplice è abbiamo spaccato il ciclo chiuso per il quale feci e urina ritornavano come fertilizzanti ai campi, boschi, prati: questo significa che questi nutrienti (oltre ad essere persi dal terreno, con relativa perdita di fertilità dei suoli) vanno a eutrofizzare corsi d'acqua (i depuratori non ne rimuovono che una piccola parte).
      Direi che è piuttosto semplice da capire.

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    3. > Il "ciclo chiuso" si può fare se sei un eremita

      Ni.
      Mio padre mi raccontava che quando era bambino (e le sostanze chimiche velenose, tossiche, non biodegradabili erano un milionesimo delle attuali e non venivano usate a raglio come ora ocn gente che mette l'amuchina pure nell'insalata finta che mangia eccetera eccetera), data la carenza di fertilizzanti (dovuta anche a sanzione/autarchia), arrivava regolarmente dalla campagna un'autobotte a prelevare il contenuto della fossa biologica del condominio.
      Una persona mi informò che c'erano talvolta furti di letame umano nei vari accumuli, in paese, che si formavano (alla base) dei cessi esterni.

      Ora le città sono cinquantuplicate in dimensione e sarebbe impossibile: molti delinquenti scaricano di tutto nelle fogne, dall'olio esausto ai solventi nitro delle vernici, etc. .

      Per rompere il ciclo patogeno, il letame umano deve essere utilizzato per fertilizzare campi destinati ad altro, ad esempio alle produzioni di fibre o di colture per l'alimentazione di animali.

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    4. Anche il processo di fermentazione è piuttosto potente: se immergi la mano nel cumulo ove ammucchio i residui vegetali del mio orto un paio di giorni dopo un "rabbocco" te la ustioni. Credo di poter affermare che la temperatura "al cuore" si aggira sui 50/60 gradi per un paio di giorni. Aggiungere deiezioni animali aumenterebbe sicuramente quella temperatura almeno d'una decina di gradi. Le deiezioni umane sono, a tutti gli effetti, deiezioni animali.

      Aggiungo un aneddoto. Mio padre, ultraottantenne, è oggi schifato dall'idea che qualcuno possa urinare nell'orto. Sempre lui, sessant'anni fa, partecipava senza remore allo svuotamento del pozzo nero di famiglia (una decina di persone) con corda e secchio. Il materiale recuperato veniva versato, nudo e crudo, direttamente nei solchi dell'orto già preparato per la coltura, in primavera (pratica sconsigliabilissima!). Per qualche ragione tutt'ora considera normale quella pratica e schifosa quella dell'urinare occasionalmente nell'orto.

      Perché racconto quest'aneddoto? Per evidenziare che molte volte siamo vittime di forme di "ingessamento mentale" per le quali anziché ragionare accettiamo fideisticamente le pratiche che abbiamo assorbito nelle fasi di formazione giovanile.

      Detto questo, conoscendo le condizioni di salute medie della popolazione attuale e avendo contezza dell'inquinamento chimico che oggi si mischia allegramente a quello organico, anche potendo procurarmele non vorrei certamente nel mio orto deiezioni umane proveniente da persone estranee ad una ristrettissima cerchia. Nello stesso tempo mi chiedo quanto possano essere più "sane" le deiezioni animali, viste le condizioni di allevamento e trattamento industriale non sempre "nitido" di quei bei fertilizzanti insacchettati che si comprano nei consorzi agrari. "Stallatico concentrato maturo pellettato" c'è scritto sul sacco. Sì, e dentro cos'altro c'è? Quel che dichiara l'etichetta corrisponde davvero al contenuto o corrisponde "a termini di legge" (cioè non corrisponde ma finge di corrispondere)?

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    5. Conseguenze...
      E' questione di rapporti costi/benefici, pro/contro.
      Se non hai altro modo di fertilizzare i campi (ad esempio importando fertilizzanti) il contro di un raccolto gramo (e quindi di far la fame) rendeva interessanti i benefici anche del letame di origine umana, anche considerando i rischi.

      Ci sono molte buone pratiche in agricoltura, come quella di usare i concimi di origine umana per coltivazioni ad uso animale o di altro tipo (ad esempio, tessile).

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    6. Lorenzo, ovviamente non mi riferisco alle situazioni "apocalittiche" che descrivi. Altrettanto ovviamente conosco il valore della prudenza. Poi però mi si deve spiegare perché è "figo" accalcarsi come le foche su una spiaggia sabbiosa o a bordo piscina ed è invece "malsano" interagire in modo spontaneo col proprio orto dove non entra alcuno che non sia colui che lo conduce. Se costretto a scegliere tra rotolarmi nel solco a fianco ad una fila di pomodori nel mio orto o sul bagnasciuga di una qualsiasi spiaggia di Rimini non ho dubbi su quale sia la soluzione meno rischiosa.

      Poi, parlando di alimentari, c'è la questione del rischio chimico, i cui effetti sono meno immediati rispetto al rischio biologico ma senz'altro non meno letali. Per quello facevo riferimento allo "stallatico maturo concentrato pellettato"... da dove arriva? Oltre alla merda di vacca (ammesso e non concesso che sia effettivamente di vacca), cosa ci hanno infilato dentro così, tanto per smaltirlo, per di più guadagnandoci? E ancora: cosa c'è nell'acqua del pozzo che uso per bagnare i pomodori? Devo preoccuparmi di più per l'escherichia coli o per i solventi clorurati e i metalli pesanti?

      Capirai che quel che hai scritto ha sicuramente una sua preziosa ed oggettiva valenza, ma non esaurisce l'ampio ventaglio delle cosa da considerare.

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    7. > Le verdure in busta dei supermercati di solito non solo sono lavate ma sono anche controllate a campione per i contaminanti.

      Altro Consumo (fino a quando fui abbonato) rilevava presenza batteriche molto pesanti nelle verdure in busta. L'espressione plastica con "verdura quasi marcia" venduta a sei o sette volte il prezzo della corrispondente verdura sfusa è precisa.
      Lasciando perdere le pietose qualità organolettiche e gastronomiche.

      Il latte crudo e pastorizzato.
      Varie ricerche tendono ad attribuire la sempre più diffusa intolleranza al lattosio alla distruzione della flora batterica del latte, quella cattiva ma ANCHE quella BUONA.

      L'inquinamento chimico (basso o moderato) è molto più pericoloso di quello organico (basso o moderato): al secondo il corpo può reagire migliorando il sistema immunitario, al primo accumulando sostanze tossiche (ad esempio nella massa grassa).

      Dovrei tornare sulla questione delle vaccinazioni "millemila vaccini": il sistema immunitario DEVE affrontare delle malattie per esercitarsi, apprendere e rinforzarsi. Non ho tempo.

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    8. La buona pratica era quella di bollire il latte, una volta. Ora che la brucellosi e altre malattie sono diventate rare, la qualità degli allevamenti migliorata e trasporto e conservazione del latte sono sottposti a protocolli e procedure severi, la percentuale di prendere malattie col latte crudo è estremamente ridotta.

      Quando ero piccolo, nel paesino della nonna, andavo a prendere il latte dal contadino e poi lo si bolliva almeno cinque minuti.

      E' noto, in medicina, che il sistema immunitario migliora e apprende col tempo.
      Io, ad esempio, ho preso varie malattie esantematiche, come il morbillo, e ho avuto una vita più che sana (a parte qualche problema ai denti, la sinusite da cui sono guarito, la solita appendicectomia, etc.).

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    9. Io taccio perché non ho tempo per rispondere a certe affermazioni strampalate, iperboliche.
      Conosco personalmente persone che hanno bevuto per anni latte crudo (da quando sono disponibili i relativi distributori) senza alcun problema.
      E' lo stesso motivo per cui, qui, non ci sono vaccinazione (per il momento) contro colera oppure tifo.
      Ora, assumiamo la modernità in toto oppure no, senza pendolare per speculazione retorica da una parte all'altra come fa comodo.

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    10. Assumi la modernità in toto oppure no.

      Il tifo e il colera qui sono spariti. Quindi significa che , di norma, non ci si vaccina più.
      Il livello degli allevamenti è molto più alto che in passato, significa che i rischi del latte crudo sono scesi rendendo convenienti i pro del latte crudo.

      E' lo stesso motivo per cui quando passi in treno per il Tarvisio o il Brennero il 19 gennaio, con bufera di neve, puoi lasciare a casa ciaspole, scarponi pesanti, guanti e grasso.

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  2. Sono ancora fermo alla "bella figa" e con qualche anno in meno, schema piuttosto rigido ma anche liberatorio: la natura ora comanda.
    Raspa, rimaniamo ancora e sempre perfetti amici.


    Applausi, fratello.

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  3. non troppo giovane però, altrimenti son solo danni

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    1. Le donne giovani, ad un certo punto, desiderano avere dei figli.
      Questo è/sarebbe certamente un problema per me.

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    2. _ela anima di seta, con la quale uscii una volta, mi disse chiaramente che desiderava molto avere un figlio.
      Io non ho impiegato neppure un solo minuto del tempo mio e suo per la seduzione. Credo che lo scrissi pure, qui dentro.

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  4. ma vuoi vedere che alla fine, dopo aver messo incinta una ragazzina, il tuo figliuolo ti si diventa un poco " recchia" come si dice dalle mie parti? ma tu sei uomo di ampie vedute e sicuramente non troverai nulla da obbiettare no?

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    1. Ecco un commento di alto livello...

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    2. non mi sembra che tu abbia sempre avuto alti livelli...dimentichi quando l'estate scorsa ci raccontavi delle tue performance di coiti anali in vacanza ? usando un linguaggio violento e scurrile? dunque, mi sono solo abbassata al tuo livello.

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    3. La stai facendo fuori dal vaso e in casa altrui.
      Se cretina: se non ti va di leggere di costi anali puoi evitare di farlo evitando di andare in luoghi che non ti piacciono.
      Voi sinistra(n)ti avete queste pulsioni masosadiche, siete dissociati.

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    4. Uomo, l'odio per i sinistri non porta a nulla di buono e spesso nemmeno di concreto.
      L'Odio è una spirale viziosa.

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    5. { ah ... la pessima abitudine della doppia negazione }.

      ===

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    6. Non vorrei alimentare la discussione sorta da un commento sguaiato, fuori argomento e volgare.

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  5. Sì, l'esperienza diretta è fondamentale.
    Anche se (per il momento? l'età non è ancora in là a sufficienza?) io sarei meno pessimista: piuttosto che "assenza di dolore" io userei il termine di "serenità".

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  6. Bellissimo commento, Lorenzo. E, soprattutto, veritiero.

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  7. Sono d'accordo con te, Lorenzo. Tanto che non ho imposto la vita ad alcun figlio. Chi l'ha fatto o intende farlo, evidentemente, non è d'accordo col tuo assunto, oppure è un sadico.

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  8. ...oppure, dimenticavo questa terza possibilità, è uno poco portato a organizzare razionalmente i propri pensieri. O, quarta possibilità, è un individuo poco empatico. Quinta possibilità: non pensa proprio e si lascia trascinare dai desideri del momento, quelli che nascono dalla pancia... o perfino un poco più giù.

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  9. Oppure non è uno costantemente insoddisfatto e costruisce la sua quotidianità in modo positivo e costruttivo, capace di affrontare gli inevitabili disagi senza che siano tutti dei drammi.

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  10. "Oppure non è uno costantemente insoddisfatto e costruisce la sua quotidianità in modo positivo e costruttivo, capace di affrontare gli inevitabili disagi senza che siano tutti dei drammi."

    E allora perché lamentarsi?

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  11. Confondi obiettivi e desideri con insoddisfazione.
    Lo stato normale di ogni essere vivente è l'omeostasi ed a quello costantemente ogni essere vivente tende.
    Uno può avere un desiderio (che ne so... volare) e sforzarsi d raggiungerlo in modo positivo (che ne so... fa studi di ingegneria e costruisce un elicottero) e l'umanità progredisce. Oppure può incarognirsi perché non ha le ali e frignare ed essere insoddisfatto tutta la vita e l'umanità non va da nessuna parte.
    Ora, il fatto che la maggior parte della gente non faccia altro che lamentarsi di quello che non ha/non va senza muovere un muscolo in prima persona non significa che sia una condizione ineluttabile.

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  12. Infatti Mr. FrantumaTasti. Ma quello che penso di te, delle tue teorie che portano al fallimento e del tuo esser insegnante lo sanno anche i muri ormai.

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