sabato 31 marzo 2018

Un mio amico mi ha parlato di acqua vegana senza batteri

Sono salito da _cchia, mio coetaneo, uno di questi contadini, eroi quotidiani di un'agricoltura di montagna di eccellenza, biologica, sempre più ruotobastonata da ipernormazioni psicotiche, da mercati globali, da cibi di plastica, da mode cretine.
Un collega ed io abbiamo acquistato un capretto che ci ha preparato in due metà.
I vari ismi si combinano e ne esce un mondo sempre più grottesco, storto. I fondamentalismi anti si alleano e ne escono cose tossiche, orribili.
Ancora una volta, la destinazione del reddito è un atto politico o antipolitico, civile, o incivile, naturale, ecologico o artificializzante, di sofisticazione. Questi babbei 'gnoranti e invasati non sanno che in un gregge non ci può essere più di un becco o di un ariete. Ci dobbiamo riempire di questi scemi, come se di stupidità non ce ne fosse in giro già abbastanza.
Sono così felice di sostenere queste piccole, grandissime eccellenze, questi saperi, questa civiltà. Egli era felice di sapere che c'è qualcuno che apprezza quel lavoro, che lo considera importante quanto esso è.
Se fossimo nati erbivori saremmo manzi o capre o conigli.

42 commenti:

  1. Non puoi paragonare il capretto che acquisti tu, a quello che si vende nella GDA.
    Comunque Veronesi era vegetariano.

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    1. Infatti è morto di cancro. Molti non lo sanno.

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    2. Nelle zone radical chic nelle quali i due cretinismi "accoglienza senza se e senza ma" e "veganesimo" convivono giulivamente, non mi pare che le piccole menti scadenti si siano poste il problema elementare di come nutrire i donirisorsericchezzemulticulturalismifratelligioiosidellislamreliogionedipacescappanodalleguerrecipaganolepensioni considerato che questi non sono affatto vegetariani e tanto meno vegani.
      Evidentemente l'aritmetica della terza elementare sfugge, per difficoltà a questi stupidi invasati.
      Le masse xeno ovviamente poi si appecoronano ai templi del consumismo di massa, compresa la GDO, mica vanno a prendere il capretto bio dal cuntadein bio di montagna.

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    3. Larissa, Tiziano Terzani ricordava una ovvietà che nei tempi di oscurantismi e di vagolamenti ideologici è una grande saggezza: NON è che moriamo perché abbiamo l'infarto o il tumore, MA abbiamo l'infarto, il tumore e il coccolone perché dobbiamo morire.

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    4. Moriamo perché qualcuno con nome e cognome ha deciso di farci nascere, pur sapendo come va sempre a finire.

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    5. Non è pessimismo, è osservazione della realtà. Direi che l'affermazione che ho fatto non si può negare se non arrampicandosi sugli specchi di sofismi inconsistenti.

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    6. Grazie MKS.
      Splendida musica e bel canto.
      Se i genitori di Stefano Landi, nel 1587, e degli interpreti, non avessero commesso il fattaccio ;) ci saremmmo persi 'sto ben di Dio.

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    7. > Non puoi paragonare il capretto che acquisti tu, a quello che si vende nella GDA.

      Mangiare molta carne non è affatto necessario.
      Mangiare un po' di carne ecologica ed etica (e quindi più costosa) è certamente più necessario e utile, benefico del 98% degli oggetti e servizi posizionali di massa.

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    8. Mio padre è morto di cancro ai polmoni. Fumava molto. Il medico che lo curo' mi disse: suo padre era un predestinato a morire di cancro. Il fumo gli ha abbreviato la vita. Tutto qui.
      So bene che è destino. Ma forse avrebbe vissuto qualche anno in più
      Se Senna non sarebbe stato un pilota di formula uno sarebbe morto giovane? Per me no. Quello che è successo a Schumacher è stata sfortuna, fatalità o il destino? Non lo sapremo mai. A volte il destino lo creiamo noi.

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    9. Moriamo di cancro perché dobbiamo morire e non moriamo perché abbiamo il cancro.
      Era Terzani che sottolineava questo fatto (ovvio) oggettivo, Larissa.

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    10. Non è vero. Si muore quasi sempre per qualcosa, cancro o meno, certamente per qualche motivo di salute. È scientificamente provato. Le autopsie lo dimostrano. Solo sulla morte non ci sono dubbi....Ovviamente. :)

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    11. Larissa, forse non mi sono spiegato bene.
      Supponi che tu riesca a curare la patologia abc: vai avanti ancora due anni, poi ti arriva il problema def: nel frattempo il tuo corpo-mente è ancora invecchiato due anni. Passa del tempo e arriva il morbo ghi oppure, semplicemente, caschi uscendo di casa, sulla brina della notte e una costola fora il polmone...
      Insomma, la morte ci aspetta e si manifesta in una perdita delle capacità funzionali, in un mancato o più lento rinnovo di intere classi di cellule, di tessuti relativi.
      Abbiamo un tempo finito e questo si manifesta con alcuni problemi via via più gravi. Alla fine ciascuno di noi morirà.
      Supposto di curare le infezioni batteriche, ecco che appaiono i morbi neurologici, curi i morbi neurologici, perdi la respirazione e così via in un peggioramento continuo.
      Sono segni di senescenza, di anzianità che indicano che l'apice funzionale è da tempo passato e si consuma, minuto dopo minuto, il numero finito di minuti che ciascuno di noi ha a disposizione.
      Come scrivi, sulla morte non ci sono dubbi.
      Quindi abbiamo dei morbi, dei problemi perché... sono gli strumenti a disposizione del mondo per farci morire.

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    12. Anche un DNA
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    13. Cosa significa "Anche un DNA"?
      A cosa si riferisce lo "anche"?

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    14. Leggi attentamente. Non far finta di non aver capito. Non sei un biologo?😁

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    15. Non sono un biologo. Continuo a non capire.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Segnatevi in agenda che il primo di settembre si celebrerà la festa musulmana del sacrificio e migliaia di capretti verranno sgozzati in nome di allah. E come tutti gli anni i vegani si gireranno dall'altra parte..

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    1. Sarebbe interessare misurare il tasso di incidenza del veganesimo in quelle associazioni non governative scafiste. Potrei non sbagliare a pensare che sia superiore alla media,

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  4. Il dubbio richiede discernimento e il discernimento non è compatibile con i dogmi, con le mode.

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  5. Le uguaglianze disuguagliativem eh!?
    Ma per i sinistranti razzisti anti non dovremmo essere tutti ugualizzati? Ma poi ci sono le leggi in deroga per i mussulmani, per i vegani, per gli lgbt, per i pastafariani, per gli adoratori della lippa muppa.

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  6. Sì, Lorenzo: essi nn ammettono neppure le greggi dispositivi di barbaro sfruttamento e violenza degli assassini umani nei confronti di pecore e capre blablablablabla ma allo stesso tempo vorrebbero salvare i capretti e gli agnellini bellini pucci pucci cicci cicci cuoricini. Mah.

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  7. Pensa che la prima volta che siamo andati in giro qui, dove ci sono "i leoni", era il Kurban Bayram (la festa del sacrificio). Nel posto dove eravamo (Cappadocia, bellissima, tra l'altro) siamo scesi dalla macchina e lì vicino c'era una pozzanghera di sangue, che avevano appena macellato una pecora (si poteva vedere l'animale esangue in terra)...

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  8. Qui vendono l'acqua delle Fiji. Va beh, anche il sale dell'Himalaya... Ma è che siamo nella capitale. Se vai nelle zone rurali dell'entroterra, ovviamente trovi quasi solo prodotti locali. E osservi gli schemi di vita tradizionali (donne col fazzoletto a zappare nei campi, uomini in giro a fare non so cosa e bere il thè).
    Però, nell'entroterra, credo che comunque antenna parabolica e cellulare li abbiano in molti.

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  9. Fa un po' specie dirlo in questa maniera, ma, se c'è una cosa che apprezzo di qui, è che certe "mode" non casuali sono meno radicate, o addirittura ostacolate. Ovvio, dipende dall'ambiente in cui si è. Per esempio nei circoli internazionali tutto si fa meno che andare contro tali tendenze (e io qui ne vedo un sacco di persone di tali organizzazioni internazionali, che tra l'altro mandano i loro figli alla stessa scuola dei miei e l'organizzazione sostiene il 75% delle spese... con che soldi? dico io... scuole da 1000 Euro al mese a bambino).
    È interessante come i più spinti nell'ideologia sono gli anglosassoni che vedo. Ma anche l'elite internazionale dell'Asia centrale. Però, quando non sono elite diplomatica ma solo uomini d'affari il discorso pare cambiare (dai dati sperimentali che ho, chissà se sono rappresentativi).
    Della serie che, dal punto di vista della sensatezza, quasi quasi l'ambiente qui sembra più sano che quanto vedo ogni anno tornando in Italia...
    Anche se ovviamente è solo uno degli aspetti della realtà di vivere qui.

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  10. A parte che ignoravo l'acqua vegana, dato che da decenni bevo quella del rubinetto, dimostrando forse più sale in zucca, almeno su questo aspetto di tanti carnivori che salgono sul pulpito qua come altrove. Questa acredine contro i vegani è parimenti una moda, perchè altrimenti tutti quanti voi soloni, se vi stesse realmente caro il buonsenso vi dedichereste a criticare gli interventi dei bracconieri,dei selezionatori a rimborso spese, delle categorie di animali selvatici impropriamente messi in ambienti dove non hanno antagonisti o di quelle comunità che prima prendono i finanziamenti per avere gli orsi, poi scoprono che non gli piacciono più e li fanno abbattere.

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    1. sara, gli esseri umani non possono che essere onnivori.
      Non possono essere erbivori (vegetivori/vegani) e nemmeno carnivori.

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  11. Avrei voluto/dovuto scrivere una pagina.
    _civa, un po' stufa degli auguri pucci puccini pucciosi che giravano via What's App, nel a inviato una sorta di auguri antipuccipucci in cui (non l'ho visto) con qualcosa tipo cucciolo o pulcino che viene spiaccicato.
    Peccato che... i due maestri di tango del lunedì siano vegani apparentemente non così fondamentalisti.
    Si sono ritenuti offesi e l'hanno espulsa dal corso.

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    1. > che giravano via What's App, nel
      -> che giravano via What's App, nel gruppo di tango,

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    2. > Per dire, l'asado.

      Beh, 'spetta: non è che per ascoltare un pezzo di Mozart non devi lavarti e coprire i tuoi olezzi con dei profumi e il tuo capo con un parruccone.

      Ahaha, pure io sono proprio contento di non essere su uozap e di girare, il 95% del mio tempo con il cipollo Nokia rudimentale, minimale. :)

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    3. > tagliagole sudamericani

      Il tango si sviluppò sulle coste dell'estuario del Rio de la Plata, principalmente a Montevideo e a Buenos Aires, in un contesto di popolazione immigrata da poco, eterogenea, spesso ai margini della società o nei suoi settori più disagiati.
      Oltre alla criminalità che certamente caratterizzò questi segmenti sociali e ai fatti di violenza relativi (tra i quali accoltellamenti, ad esempio) non ci fu alcuna ritualizzazione né ideologicizzazione come è successo per i barbari islamici sunniti (wahabiti, salafiti, etc.) di riti o metodi di combattimento consistenti nello sgozzamento /tagli di gola di massa.
      Perché associ il termine "tagliagole" ai primi ambienti tangheri?

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    4. Beh, il tango non è così caricaturale, Lorenzo ovvero non lo è in molte milonghe (in alcune trovi alcune caricature estetiche).
      Per il resto posso convenire su un atteggiarsi e alcune osservazioni che caratterizza tutti gli ambienti caratterizzati da una forte passione.

      Tornando a bomba, non (mi) hai spiegato perché associ il termine "tagliagole" ai primi ambienti tangheri.

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  12. Lorenzo tu sei acido, non sei antipatico.

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  13. bulutn, anche il paese in cui vivi si trova in un bel pentolone in cui bollono molte cose contrastanti.
    Consumismo e moralismo, tradizione e modernità, tendenza alla secolarizzazione e restauro islamico.

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  14. > un sacco di persone di tali organizzazioni internazionali, che tra l'altro mandano

    Alcune di queste organizzazioni parassitarie internazionali arrivano a consumare il 75% delle risorse per esse stesse.
    Manco 'n'euro!

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  15. Non male anche la figlia vegana che, non sopportando la madre che cucina il ragù, la minaccia di ammazzarla col coltello in pancia.

    Lorenzo ha ragione quando osserva che è uno scardinamento così estensivo che va ad impattare la cultura del cucinare il cibo, che è la seconda più importante dopo la cultura di come produrre il cibo (l'agricoltura, pastorizia, etc.).

    http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2018/04/06/news/fa-il-ragu-minacciata-dalla-figlia-vegana-1.16675773?ref=hfmomoea-1

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  16. La cultura del preparare il cibo è, come osservavo sopra, seconda solo a quella di produrlo.
    Io sono più pessimista di te: ritengo che le elite sfruttino il conformismo appiattente delle masse per poterle tenere appecoronate e sfruttabili. Ma, d'altra parte, c'è una tendenza diffusa cialtrona, pigra, di sciatteria anche sull'alimentazione.
    Insomma, molte persone scialano ore e ore nelle reti sociali e poi non dedicano che pochi, esigui minuti al cibo.
    Se fosse solo questione di vertici parassitari e manipolanti, sarebbe facile: butti via i vertici e tutto torna perfetto.
    Invece l'abbrutimento dipende anche da altri fattori, non ultimo l'artificializzazione da inurbati, masse sempre più grandi che anelano alla merda fusion e lo considerano fico.
    Mah.

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  17. > una bimba che si mette le scarpe di spiderman del fratello
    > e che cosi combatte la società patriarcale coi suoi ruoli di genere "sessisti"

    Qui il ruolo di plagio della cacca progressista è evidente. Anche qui, però, c'è una sorta di entropia di base: essere ugualizzati, conformi, mediocri, indistinti è odiato e desiderato più di ogni altra cosa: puoi spegnere discernimento, responsabilità e respons-abilità.
    Ecco le teorie ugualiste, dei radical chic progressistoidi di Repubblica: mode e baloccamenti ideologici da pseduo intellettuali da salotti di fuori dal mondo propinate come cose buone e giuste.

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