venerdì 18 settembre 2015

Occhi tra le poltrone



Nella fila di poltrone dietro quella di fronte a me c'era una coppia di omosessuali maschi (mi chiedo perché in italiano esista lesbica per indicare una femmina omosessuale e non esista, su un registro neutro / non dispregiativo, alcun termine per i maschi).  Uno dei due mi guardava spesso, infilando lo sguardo nello stretto varco tra le poltrone. Deve essere 'na roba ardua per loro avvicinarsi ad altri homo dello stesso sesso. Chissà quante ne sentiranno...
Comunque, visto che sono un maschio gradevole, con un proprio stile, mi è capitato più volte nella vita. Che sensazioni? Mah, avere gli occhi di un altro maschio addosso mi provoca un leggero fastidio, forse sarà per il fatto che non ci sono abituato. Penso anche alle donne, quelle belle, che avranno sguardi di altri maschi sempre addosso. Francamente deve rompere dopo un po'. E' il prezzo da pagare sul fatto di essere attraenti.
Comunque non mi sono posto a lungo il problema, visto che, dopo una giornata di caldo pazzesco (nella quale mi sono fatto in bici metà area metropolitana con 9kg extra di carico nello zaino, come gasista referente ho ritirato un piccolo ordine lasciato in un certo posto dal "mio" contadino, non volevo muovere l'auto per soli 9 kg) e una notte di battaglia con le zanzare, mi sono addormentato pesantemente. Il pedolare in treno ha questo pregio, del potersi concedere un riposo.

(immagine: nicocavallotto)

44 commenti:

  1. La sodomia, da cui deriva sodomita, indica rapporti sessuali anali anche di un uomo con una donna (cosa che io adoro e che fu non dico il centro della lussuria tra A-Woman e me ma certamente uno dei piatti migliori del banchetto).
    Ecco, io sono ovvero fui anche sodomita ma non sono omosessuale maschio.
    La treccani, ad esempio, per lesbica indica "donna omosessuale".
    Manca un termine italiano per "uomo omosessuale" su un registro neutro.
    Per me lesbica non indica altro che una donna omosessuale, non ho accezione negativa per quello. Ma forse mi sbaglio.
    Frocio, culattone, finocchio, checca, etc. sono tutti, sostanzialmente, dispregiativi.

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  2. Mah, avere gli occhi di un altro maschio addosso mi provoca un leggero fastidio, forse sarà per il fatto che non ci sono abituato. Penso anche alle donne, quelle belle, che avranno sguardi di altri maschi sempre addosso. Francamente deve rompere dopo un po'. E' il prezzo da pagare sul fatto di essere attraenti.

    Secondo me il leggero fastidio e' provocato dal fatto che a guardarti e' un maschio e non una femmina, e a te piacciono le femmine e non i maschi.
    Inoltre, proveresti lo stesso fastidio se a guardarti fosse una femmina che a te non piace proprio, e che magari hai già respinto.

    Credo che le belle donne, quelle davvero belle, alla fine gradiscano gli sguardi e le attenzioni maschili (insomma, grosso modo, quelle fatte con garbo e stile, intendo)

    Io che sono molto più "tendente alla rospaggine" gradisco in genere gli sguardi e le manifestazioni discrete di apprezzamento. Invece manifestazioni più volgari e imbarazzanti no, mi fanno fastidio.
    Non ho mai avuto il sentore di suscitare quel particolare interesse in individui di sesso femminile. Quello, credo che mi darebbe fastidio, perche' un'altra donna non la vedo come potenziale partner per flirtare, ma al massimo come amica.

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    1. Certo, guardare in modo fisso e' una sorta di sfida.

      Pero' sappi che i gatti amano essere guardati! I gatti li devi guardare negli occhi e poi strizzarli (gli occhi, non i gatti!), e' un segno di affetto/amicizia/complicita', l'ho sempre fatto con tutti i miei gatti e lo faccio anche con i miei bambini! :)

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    2. strizzare gli occhi... non lo sapevo. Interessante, proverò colle gatte di _aria, la mia vicina tanghera.

      Il guardare un maschi negli occhi è una sfida, come osserva Lorenzo. Di tanto in tanto lo verifico con un cane incazzereccio che incontro sulla strada casa - stazione. Ogni tanto mi diverrto a farlo sclerare, lo guardo fisso negli occhi e mi avvicino, cammino vicino alla recinzione. Va fuori di matto. :)

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    3. I gatti sono abbastanza diversi dai cani.

      Un gatto, se non ti conosce e tu vai li' a fargli "Gatto-gatto-gatto, vieni, dai, ti accarezzo!!" come minimo scappa. Per avvicinare i gatti sconosciuti devi fingere disinteresse. Poi, se vedono che non ti allarghi e stai sulle tue, allora puoi essere loro amico. Se porti loro da mangiare anche meglio.

      Io non amo troppo i cani, sono troppo estroversi per me, troppo invasivi. Invece i gatti si fanno gli affari propri e ogni tanto, gentilmente, ti dimostrano segni di affezione. Sono eleganti, silenziosi, indipendenti. Sono a mio avviso sempre un po' selvatici. Sono decisamente i miei animali preferiti.

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  3. A me piacciono gli uomini, ma se una donna mi guarda con interesse non sono infastidita… al massimo incuriosita. L'identità sessuale si perfeziona, secondo gli studi, entro i primissimi anni di vita, ma è sostanzialmente il frutto di condizionamenti culturali. Alle bambine si tende a dare degli imput, ai bambini altri, che li direzionano verso una scelta, sostanzialmente inconsapevole. Esiste tuttavia un periodo-finestra entro il quale sia i maschi che le femmine potrebbero scegliere ugualmente l'una o l'altra… così capitano identità femminili in corpi maschili e viceversa. Non è una cosa innaturale. Può succedere, così come uno nasce biondo e un altro castano. Quando la Chiesa o la società capiranno questo concetto, il mondo si libererà finalmente di uno dei suoi più grandi tabù.
    Agli uomini si insegna che l'omosessualità è una cosa sbagliata, che se sei omosessuale non sei un vero uomo… e da lì derivva il senso di fastidio. Ma se sei omosessuale sei solo un uomo a cui piacciono gli uomini. Come a uno oiace il cioccalato e uno la vaniglia. Niente di più niente di meno. Se gli altri ti dicono che sei un deviato, è un problema loro. Se venisse insegnati che l'omosessualità è solo una delle possibili vie dell'identità, probabilmente tutto l'ambaradan di considerazioni e discriminazioni verrebbe meno.
    Io non ho mai capito perchè se un uomo si dichiara etero o bisessuale nessuno lo giudica, se si dice omosessuale, apriti cielo. Forse il bisessuale è più "uomo" perchè oltre al pisello gli piace anche la patata? Mistero. :)

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    1. > ma è sostanzialmente il frutto di condizionamenti culturali

      No. Questo lo affermano i "genderisti" ma la letteratura in biologia ed etologia hanno evidenziato il contrario: il grosso di genere dei comportamenti sono caratterizzati dal sesso e non dalla cultura. E' da tempo che ho intenzione di preparare una pagina sulla questione, con riferimenti anche recenti a vari lavori di ricerca.
      Statisticamente, certamente, esistono piccoli gruppi che hanno comporrtamenti diversi (quindi la morale e del comportamento canonico e "naturale" e pure la deriva culturalista antimorale, sono entrambe fallaci).

      > Agli uomini si insegna che l'omosessualità è una cosa sbagliata, che se sei omosessuale non sei un vero uomo…
      > e da lì derivva il senso di fastidio

      I miei non mi hanno mai insegnato nulla del genere, io stesso sono culturalmente non solo ostile ma favorevole all'omosessualità (non si riproducono!) ma il senso di fastidio ce l'ho avuto lo stesso.
      La massa sommersa del ghiaccione "comportamento sessuale" infatti NON è culturale ma biologica.

      > bisessuale
      Ci sono alcune teorie del (neo)tantra che dicono che le persone bisessuali sono - ovviamente - le più sessuali ovvero le uniche in cui il trasporto, affetto, intimità eccetera eccetera sono "pure" in quanto non condizionate dal sesso.

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    2. Uomo, se i compirtamentivsono condizionati dal sesso e non dalla cultura. ..come mai tutti i pissesori di pene non soni attratti automaticamente dalla patatina? Secondo diversi studi, se i bambini o le bambine non fossero condizionati culturalmente verso la loro identità di genere, ci sarebbero molti più omisessuali in entrambi i sessi. Il fatto che siano pochi rispettovalla maggioranza, è proprio la prova che l`induzione culturale favorisce la scelta del genere di appartenenza. Tuttavia, ognuno dirà la sua a tale proposito ed entrambe le versioni dei fatti hanno le loro buone ragioni. :)

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    3. Mi scuso per i refusi, sta tastiera dello smartphone mi fa cagare.

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    4. > se i comportamenti sono condizionati dal sesso e non dalla cultura
      > ..come mai tutti i pissesori di pene non soni attratti automaticamente dalla patatina?

      Il tutti è quasi impossibile in natura.
      L'altro giorno avevo visto un uomo pachistano o indiano che aveva sei o sette dita su una mano e altrettante sull'altra.

      Avevo scritto
      "Statisticamente, certamente, esistono piccoli gruppi che hanno comporrtamenti diversi"

      Il fatto che NON sia la cultura a determinare il grosso dei comportamenti sessuali si verifica pure con i fallimentari tentativi da parte dei tradizionalisti di rieducare alla eterosessualità gli omosessuali.
      Altra metà di veritù omessa dai genderisti "la cultura è tutto".

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    5. Non metto in dubbio che i tuoi genitori non ti abbiano educato all`omofobia, ma la società e gli input che trasmette fin dalla più tenera età insegnano che il vero ``Uomo`` è quello macho, che se ne scopa tante e non deve chiedere nai. È virile, muscoloso, e non deve piangere, se no è solo una femminuccia. Magari tu non lo pensi questo, ma inconsciamente questi condizionamenti pesano. Io penso cje un vero Uomo non lo giudichi dai suoi gusti sessuali ma dai suoi valori, dalla coerenza e dall`onestà. Di omuncoli ce ne sono tanti tanti. E tutti fieramente eterosessuali.

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    6. @Spirito

      Boh... ma ci possono essere chissà quante risposte alla tua domanda. Per esempio, non è detto che su 10 figli maschi la natura non ne programmi un certo numero meno sessualmente attratto dall'altro sesso per evitare eccessiva competizione, frizioni, o spaccature all'interno di un gruppo.
      Non è detto che la natura stessa preveda molte più possibilità di quanto noi pensiamo, insomma.

      In ogni caso, uno non cambia preferenze sessuali così facilmente, dai...C'è molto istinto, secondo me. Tu puoi influenzare certi comportamenti, ma poi la tua natura emerge.

      infine, non mi sentirei in generale di essere così drastico nel voler trovare forzatamente una risposta solo nella natura o solo nella cultura.

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    7. Puntualizziamo che della società fanno parte anche le donne, e per molte donne, la maggior parte che io conosco, l'uomo debole è da scartare a priori. Magari non te lo dicono in faccia, ma il loro istinto le porta ad essere attratte dall'uomo deciso, che sa quello che vuole, che non frigna e le da sicurezza... l'uomo macho?

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    8. Ragazzi io penso solo chebprima di essere maschi, femmine uomini o donne siamo tutti Persone e in quanto tali ciascuno habil diritto di amare (o scopare) chi vuole, dello stesso sesso o meno. Gli omosessuali non sono eccezioni strane. ..lo sarebbero se fossero uno su un milione, ma sono centinaia di milioni in tutto il mondo. Sono solo persone che scelgono di essere ciò che sono. Purtroppo è vero cje molte donne sonovattrayyevdall `uomo chebsi mostra macho e figo, ma non tutte, ve lo assicuro. Ci ouace anche la sensibilità e la tenerezza, qualità che stranamente vengono attribuite alle donne. Non ho mai capito queste settorializzazioni. Tipo il sesso forte o il sesso debole. Ma che è. Ci sono donnoni che stenderebbero uno con un ceffone.

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    9. Aggiungo: la natura ci ha creati per procreare e quindi si, siamo geneticamente programmati per essere attratti dal sesso opposto. Ma l`homo sapiens ha un cervello molto sviluppato, un organo incredibilmente complesso che fa di noi le creature più complesse del pianeta e ci dà una cosa grande: la libertà di scelta. Scegliamo chi essere, chi amare, chi desiderare. Se fossimo fatti solo per procreare, saremmo ancora all`età della pietra...

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    10. Spirita,. la nostra società dice anche che se non hai la nuova Porsche Carrera colla supercazzola i-diot se 'n poraccio triste e schifido.
      Ciò non toglie che non si possa osservare che è una stupidata colossale che permette ad alcuni di manipolare altri a proprio vantaggio altri.

      Io vorrei usare un approccio preciso e scientifico: preciso significa che non possiamo esimerci dalla statistica perché in Natura l'assoluto non esiste (neppure la frase gli homo hanno due mani con cinque dita ciascuna è vera, visto che eccetera eccetera). e non possiamo esimerci da osservazioni statistiche. Il fatto che ci sia gente che beve l'urina e mangia la cacca non è che ci possa autorizzare a volere che nelle scuole si insegni che sia possibile (oppure addirittura consigliabile) bere piscia e mangiare cacca.

      Io trovo perfino pedante, noiosa questa smania della minuziosità pedante così tipica del politicamente corretto. Se è vero che non si deve condizionare reprimendo, non si deve condizionare neppure favorendo. Non si può essere culturalisti o genderisti a metà.
      Lasciate spazio a coloro che arrivano, che non sia tutto fatto e insegnato, diceva Marquez.

      Infine, sono molto chiaro: nella mio relativismo assolutamente libertario e rispettoso delle tendenze sessuali delle persone, come già osservato sono razionalmente e graniticamente
      contrario ad altre cose "conseguenti".
      E poiché l'esperienza mi insegna che si inizia a proporre il bicchiere per poi volere la botte, ritengo che sia meglio smascherare queste mezze verità.

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    11. > Se fossimo fatti solo per procreare, saremmo ancora all`età della pietra...

      Purtroppo homo è riuscito a dare il peggio di sé
      si è dato gli antibiotici (ma non i profilattici)
      e ha continuato a procreare come se antibiotici (e neppure i profilattici) esistessero.

      Quindi si tratta di mezza intelligenze e mezza demenza.
      Gli homo dell'età della pietra favevano molti meno danni e non è mai successo che conducessero il pianeta alla scomparsa della vita (superiore) come sta facendo l'homo del silicio e della plastica.

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    12. Il fatto che UnBipedinone si presenti con un barbuto wahabita yemenita o pachistano con pulsioni omo a fatica dissimulate (più son moralisti e religiosi più son falsi) sarebbe il massimo del peggio che potrebbe succedere a mio figlio.
      Il fatto che a me non piaccia non significa che non possa succedere.
      Io potrei anche agire moralmente, culturalmente, evitare le invasioni di merdislamici, ci sarebbe un cattoinvasato omosessuale. Potrei quindi rendere l''omosessualitù un reato e la cosa sarebbe clandestina.
      La libertà di scelta a volte non esiste, a volte esiste e ha dei costi.

      Tra i sistemi che possono limitare molto le libertà individuali per una morale COLLETTIVA ci sono anche quelli sovietici e nordcoreani. Non mi ricordo se incontrino le tue simpatie. ;)

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    13. Non fare mica il commutare di contesto come tentano di fare le persone religiose quando le stringi sul piano oggettivo e allora zacchete cambiano su quello metafisico, allora dimostri che quella metafisica è fallata e allora ritornano su un'altra cosa oggettiva etc. etc.

      Il bene e il male sono accezioni morali
      Nell'etica esiste il proficuo e il dannoso, nell'ecologia ciò che è sostenibile e ciò che non lo è. L'etica, in vero, contestualizza: se aggiungi la dimensione del tempo ecco che le valutazioni diventano più complesse e quasi sempre più stringenti (=> deficit e debito come disastri, mentre la morale "miope" li propaganda addiritttuta come rimedi, come opportuni).

      > IMMORALI, cioè esistono solo se e quando la propaganda riesce a sovrascrivere il comportamento "normale" delle persone.

      Allora, ti dico che è normale che in natura ci sia una quota di omosessuali. Allora dici che è un comportamento che non va bene, gli avi etc, la libertà individuale non esiste, la morale COLLETTIVA stabilisce che siano comportamenti anormali.
      Ti faccio esempi di regimi MORALISTICI COLLETTIVI e mi dici che in quei contesti i comportamenti normali, naturali, non sono ammessi.

      Ti dirò, che non hai torto, perché contestualizzando succede quello che hai detto, sistemi paranoici, che impongono morali assurde.
      Però questo è vero anche per sistemi morali tradiizionali che avevano 'sto incubo della omosessualità come strumento per non aumentare il clan quindi cacca diavolo.
      Come direbbe Nietzsche, esiste una genealogia della morale che spiega molte cose. Nietzsche non è stato particolarmente tenero colla morale monoteista, proprio quella di sodoma e gomorra.

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  4. > Sodomia in origine indicava qualsiasi pratica sessuale che non fosse funzionale alla riproduzione.

    Come ecologista non posso che notare lo straordinario valore etico di queste pratiche. Torniamo alla pagina precedente ovvero alla problemino 10 miliardi posto all'attenzione di Stpehen e considerazioni a lato.

    ritorniamo agli anacronismi "genetici" andate producetevi eccetera eccetera di un globo che c'aveva forse 100M homo (un settantesimo dell'attuale) e tribù semitiche a rischio di estinzione.

    Il vizio, ora, è virtù.
    Io penso, che ora, nelle "sacre scritture" dei monoteismi ci sia Il Male e penso sempre più alla raffinatezza delle culture pagane e alla loro meravigliosa teologia politeistica.

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  5. a me solo una volta è successo di ricevere le attenzioni di un gay. io ero molto giovane (19 anni), lui era molto famoso (relativamente famoso dai.....). ricordo che fui atterrito dalla cosa

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    1. Il mio fidanzato é stato palleggiato da un collega. L'ha presa sul ridere ma non é che gli abbia fatto piacere... Fascista pure lui?

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    2. (palpeggiato)

      Uff... É venerdì...

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    3. Il palpeggiare è già decisamente più intrusivo. E sgradevole.

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    4. "Palleggiato" era molto freudiano...

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    5. Direi che in questi contesti non canonici c'è molto freudiano.

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  6. > lo "ultra uomo" che si fa le regole da solo. Pia illusione
    [...]
    > la tua fissa per la demografia

    ovviamente, un mondo di x esemplari mediocri di specie ha infiniti problemi di meno (la complessità è più che lineare) di xM homo.
    Ti illudi che il numero non sia il problema, Lorenzo.
    Il numero, la scala, sono il problema n° 0.

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  7. 'mazza uomo, volevo scriverlo anch'io un post sull'argomento perchè negli ultimi tempi ho notato un certo aumento di incontri con femminielli. Pure l'altro giorno al bancone del bar c'era un tipo con la camicina bianca che mi ha attaccato bottone ed era abbastanza insistente, da segnalare che avevo la barba di tre giorni e la faccia di uno che si è appena fatto 20 anni a Badu 'e Carros, per cui non è che fossi proprio invitante (a meno che il tipo non abbia pensato "questo è appena uscito di galera e per cui..." ahahah).
    Ma tornando serio, secondo me l'orientamento viene influenzato anche dallo stile di vita e dall'ambiente in cui uno vive e cresce.

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    1. In mensa a pranzo c'era un* travestit* che, tra l'altro, parlava con un volume esagerato. Eccessivo quindi volgare.
      Certamente esiste una infuenza: se no ci accoppiamo voluttuosamente stuprando quella bella gnocca di fronte a noi in autobus è perché abbiamo imparato, culturalmente, a governare gli impulsi.
      Ma quando le condizioni ambientali cambiamo, quando si va agli estremi del dominio, le pose culturali cessano e tornano i comportamenti più istintivi.

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  8. Io sono convinta che se un uomo non mi nota e'perche'non ha una propensione verso le donne. Non e'questione di essere belle, ma di essere "femmine".
    Per contro se non mi voglio far notare, sono capace di mimetizzarmi come un topo grigio.

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    1. > e se un uomo non mi nota
      Quando siamo andati agli in-boscati, ad un certo punto si è aperta una relativamente lunga discussione tra _zia e _rta
      una delle due affermava che un tale era un figaccione della madonna
      l'altra affermava che non si poteva guardare.

      Questo, ovviamente, non avviene sono tra voi femmine, avviene anche per noi maschi.
      Uno ti passa accanto e non ti nota neppure, l'altro passa accanto a te e ti ... vorrebbe già "mettere incinta". ;)

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    2. Ahha, Lorenzo! :)

      > Non è vero, i maschi sono attratti da qualsiasi donna in età fertile e hanno più o meno gli stessi criteri di valutazione.

      Insomma, basta che sia viva e respiri.
      Ecco, ti porto due mie vicine di casa (non vorrei paragonarle a due tazze di cesso per non offendere questi importanti oggetti) e poi voglio vedere se c'hai voglia di chiavarle.

      Ecco, io non solo non chiavo tutte ma non mi comprerei neppure una BMW. Devo essere ridotto male! (8)

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    3. "qualsiasi donna in età fertile" non è esattamente lo stesso di "quelle più carine"
      Per il resto, osservazione 100% pertinente.
      Maschi che cercano bellezza e freschezza
      Femmine che cercano un partner potente che garantisca risorse e tranquillità per la prole.

      Questo a livello di comportamenti base, istintivi.

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  9. Se non voglio farmi notare...(belin di tablet!)

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  10. A me piacerebbe avere un furbocido valido in generale, non solo per furbofoni ma per gurbi e furbofoghi.
    Popolazione italiana: da 60M + 6M invasori a 20M.
    Oh yeah!

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  11. Generalmente provo fastidio per un certo tipo di sguardi (e ne ricevo spesso, ma non perché sono attraente quanto più perché son tatuata e la gente sembra pensare di essere al circo) indipendentemente, però, dal fatto che appartengano a uomini o donne. C'è un modo di guardare gli altri che non è rispettoso né educato ma che fa sentire violati. O, per lo meno, fa sentire me così. Le attenzioni, invece, pulite, corrette, curiose quelle mi piacciono e me le godo, sia che arrivino dal sesso femminile sia dal maschile. Non vedo grande differenza, onestamente. Forse perché sono cresciuta in un orizzonte culturale familiare che non ha mai definito l'eterosessualità come l'orientamente principale e il resto come eccezione, ma come uno dei tanti orientamenti possibili. Si tratta, per come la vedo io, senza pretesa di verità scientifica, di casualità.

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    1. Dici sguardo ed e' solo una parola per innumerevoli modi di rapportarsi con gli occhi.
      Anhe i miei, per quanto piuttosto severi su molte cose, su altre erano assolutamente aperti e liberi da schemi anche se con uno spirito di osservazione e critica piuttosto vivo.

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  12. UnUomo: ...furbocido valido in generale... per gurbi e furbofoghi. Popolazione italiana: da 60M + 6M invasori a 20M.

    1) cosa sono i gurbi???? Furbi?

    2) chi decide chi viene furbocidato e chi no? Tu?


    Lorenzo: mi metto a studiare un virus che distrugge i furbofoni

    Saresti in grado di farlo davvero? Intendo: creare un virus informatico che faccia alcune cose elementari come: diffondersi.

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  13. Mi viene sempre timore a leggere robe quanto sopra, e desiderio/urgenza di fare un backup!

    Comunque, quale delle cose citate sopra sapresti fare, se ti ci mettessi?

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  14. Qualche mese fa ho conosciuto una ragazza tramite amici, nelle varie serate in cui siamo uscite insieme, dal modo in cui mi guardava e dal suo atteggiamento percepivo un interesse/desiderio...non mi dava fastidio, ero più che altro incuriosita dalle sue attenzioni nei miei riguardi. Poi come sospettavo, ho saputo che era bisessuale..pensandoci adesso credo che se lei ( che e' una bellissima ragazza) fosse stata poco attraente, sicuramente non avrei gradito le sue attenzioni.
    Conosco molti uomini gay, ragazze lesbiche e bisessuali, posso dire che molti di loro hanno un apertura mentale piu' elevata rispetto alle persone etero.
    Comunque pur non avendo problemi con le diversità sessuali delle persone, mi infastidiscono i transessuali e ancora cerco di capirne il motivo.

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    1. Ci fu un tempo, quando stavo in Lombardia - erano gli anni dell' hi energy, Bronsky Beat, Frankie Goes to Hollywood, c'era la prima house ruggente, il Plastic 'O Killer a Milano, il No Tie, etc. che per questioni di dolce vita bazzicai ambienti creativi con notevole presenza di omosessuali o anche luoghi proprio omosessuali.
      Io cercavo di capire se esistesse una caratterizzazione e... alla fine, l'unica caratterizzazione certa e' che in quelle comunita' c'erano... omosessuali.
      Non posso dire piu' aperti o meno. Perche' se alcuni di loro hanno superato difficolta' per vivere la loro condizione, c'e' da dire che poi si autoghetizzavano, c'era una sorta di antidiscriminazione discriminatoria.
      Insomma, col tempo posso dire che... sono comunita' con dentro gente che viene dal mondo.
      Io non ho mai avuto problemi. Ecco, devo dire che la mia esperienza e' stata di persone... rispettose. Quando capivano che come etero non potevo assecondarli le cose finivano lì.

      x Lorenzo:
      In effetti qui si arriverebbe al razzismo positivista.
      Ma il razzismo non ha senso.
      Il fatto pero' di essere nato e vissuto in una certa cultura sì.
      Quindi se fin da piccolo impari a cimentarti in certe attivita', sarai, non di rado, molto meglio di coloro che ci sono arrivati moto piu' tardi, fosse solo anche per gli anni di evoluzione e la facilita' di apprendimento (a x anni e' decisamente piu' facile che a 3x anni).

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    2. vero quello che dice Lorenzo sulla mafia gay di Milano

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    3. Una persona dotata di apertura mentale e' in grado di vedere le situazioni da vari punti di vista, ed e' in grado di ascoltare e riflettere, nel caso, anche cambiare opinione sull'argomento in questione. Sicuramente e' una persona desiderosa di ampliare i propri orizzonti. Quando parlo di persone aperte o meno, mi riferisco sessualmente, sia al fatto di essere gay etero o lesbiche, sia per quanto riguarda essere sessualmente aperti ( cioe' aperti a provare altri modi di far "sesso", che sia con più persone o scambi di coppia, ecc..). Trovo ci siano tantissime persone sotto questo aspetto che sono chiuse e che ti catalogano con i propri pregiudizi e quindi non sono aperte nemmeno a discutere delle proprie opinioni.

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    4. Lorenzo, io non catalogo, credo che ognuno possa scegliere di essere quello che vuole essere e fare cio' che vuole nel rispetto delle altre persone, capisco che le persone possano non essere aperte verso alcuni argomenti, lo accetto e comprendo, siamo franchi, esistono persone che accettano certe cose, altre che invece decisamente non ne vogliono sapere, né comprendere, né discuterne, credo che quest'ultime non siano mentalmente aperte ma chiuse. E se vogliono essere cosi' che lo siano. Questo non vuol dire catalogare, vuol dire prendere atto di come possono variare le opinioni delle persone ma ascoltarle comunque.

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