domenica 8 maggio 2016

Meno (auto) è meglio

Sto andando col bipede a trovare i miei in Lombardia. Sveglia (sua) ore sei e mezza (io ero sveglio dalle prima delle cinque) ha fatto un muso lungo così. Di carburante e autostrada avrei speso un terzo in meno (l'errore che si fa è di considerare solo queste due voci di costo, le tabelle ACI e similari sono assai più salate).
Perché?
Perché voglio educare mio figlio ad usare i mezzi pubblici, specie considerando l'autossicodipendenza di sua madre.
Egoisticamente, in treno potrò fare varie cose tra le quali dedicare del tempo al diario.
Tra le altre cose, combinazione perfetta di treni ordinari (no TAV ovvero regionali) con i quali impiegheremo solo qualche minuto in più che in auto.
Riconosco al governo Renzi l'eccellenza della proposta di trasformare il bollo come accise. Mio papà è da decenni che sostiene che tutti i costi (assicurazione compresa) devono essere caricati sui carburanti: più usi l'auto, più (ti) inquini, più fai incidenti, più consumi le strade, più crei costi al sistema sanitario, più distruggi il settore agricolo e turistico, etc., più paghi.
Massimo sostegno a questa politica del governo Renzi.
Meno (auto) è meglio.

43 commenti:

  1. Concordo.

    Bici, piedi, treno.Buon viaggio

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  2. p.s. concordo su ciò che vuoi trasmettere a tuo figlio, sul sostegno no :D

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    1. Se una cosa buona la fa la squadra di R. non capisco perché non la si debba sostenere.
      Lo martello su debitismo, sul fatto che è tra i più grandi scafisti di stato europei, lo sostengo sulle poche cose buone che fa.

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    2. Condivido con Lorenzo, tantissimo.
      L'auto è un salasso eppure non è vita metterci un'ora e mezza di mezzi pubblici di cui 40 di attesa.

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    3. Ad esempio, se si sottraesse spazio alle auto si potrebbero realizzare metropolitane leggere di superficie alias tramite sede propria con velocità commerciali e capienza/portata notevoli.
      Ma ciò inciderebbe molto sul feticcio: non avverrà MAI.
      Considera anche il tempo che devi lavorare per produrre reddito per produrre il salasso"...

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    4. > farnetichi. Il difetto catastrofico delle "metropolitane leggere", che poi altro non sono che il vecchio tram,
      No. Tram in sede propria in spazio sottratto ala gomma.

      > è che possono servire solo le destinazioni che si trovano lungo il percorso e solo quelle.

      Sei tu che farnetichi e quindi lo proietti sugli altri.
      La questione è che sei nello schema mentale "un solo mezzo" e quindi non concepisci altro che le due o quattro gomme private.
      Invece la mobilità intelligente è meno rozza, meno granitica.
      Il grosso del trasferimento lo fai con uno o due mezzi frequenti veloci e organizzi gli spostamenti in prossimità di casa e in prossimità dell'altro luogo in vari modi.
      I modi non escludono l'uso per camminare o per pedalare di quelle due appendici lunghe che gli autossicodipendenti e la loro paraplegia mentale hanno sotto il bacino.
      Questo vale per un numero molto rilevante di spostamenti.
      Ci sono quei farneticanti di vari paesi danesi, austriaci, bassi etc. che lo fanno tutti i giorni anche con condizioni meteo "proibitive" per gli omettinidizucchero italiani.
      I tram in sede propria
      o - tolgono spazio alle scatola(in)e delle quali gli autossicodipendenti sono appendici;
      o - costano una piccola frazione di metro "pesanti";
      o - si possono fare e velocemente
      e quindi non ci sono migliori motivi, per cui si debba proprio evitare e impedire di farle.
      Certo, tu hai il modello della scatola lenta personale: se è piccola forse potete starci ancora più numerosi fermi in coda.

      Sull'urbanistica concordo: è metà del problema.

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  3. Ho vissuto molto in Lombardia e conosco bene l'autossicodipendenza dei lombardi.
    La costituzione lombarda, devastata dalla diarrea urbanistica, sarebbe uno dei territori proprio per una fitta, fittissima rete ferroviaria.
    Invece il cialtronismo demagogico locale ha portato alle aberrazioni tipo TEEM, BreBeMi, alla soppressione do decine di linee ferroviarie suburbane, al centinaia di nuove strade provinciali e regionali.
    La Lombardia è nella vena della peggiore e più nefasta sinergia di demagogia filocatramitica, crescitismo, devastazione edilizia speculativa.
    La Brianza uno dei migliori peggiori esempi.

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  4. La costipazione lombarda...
    E' il distorsore del furbofono. Scusate.

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  5. In economia dei trasporti è noto che il traffico su gomma ha i costi più alti e non solo quelli ecologici.
    In una situazione di grave, aberrante debito è ovvio che si debba tagliare i costi maggiori.
    Tra l'altro la demagogia pro evasione di B. (il duale della demagogia antitagli di R.) aveva portato l'Italia e la Lombardia ad essere il primo mercato europeo non tedesco per berline dilussp tedesche.
    Non mi risulta viaggino su binari.

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  6. A-Woman smise di utilizzare l'auto per andare al lavoro per alcuni mesi solo quando il prezzo del petrolio arrivò a 140$ al barile. Si stava rovinando economicamente.
    Non appena il carburante diminuì il prezzo riprese la sua autossicodipendenza. Nel diario della ex coppia c'è un bel po' di materiale.
    Tu e _rio ragionate in modo molto simile prendendo voi stessi e il.vs. approcci razionale come modello.
    Io mi attengo alla realtà che è fatta di masse che NON hanno alcun discernimento nel'utilizzo dell'auto: essi sono la loro auto.
    Come dice Grillo non ha senso riformare la merda. Non ha senso un paradigma autocentrico: l'auto, per i numeri e la costipazione che abbiamo raggiunto è Il.Problema. Non ha senso migliorare il Problema, bisogna ri-salvarlo.
    Ogni misura che penalizzi ultimi problema auto è utile.
    Non è equo?! Boh, forse, non mi interessa. A me interessa qualsiasi intervento che faccia ridurre sensibilmente il cancro catrame-gomma e trasferisca la mobilità sui mezzi pubblici.
    Saranno solo i rimasti a girare in auto? Meglio! Ho già scritto che l'ecologia è antiegalitaria.
    Le masse possono decidere se avere e chiedere una politica basata su una fitta, capillare ed efficiente rete di trasporto pubblico oppure se continuare a sprofondare nella poltrona della propria problemautina chiedendo più risorse per la propria dose di roba.
    Aneddotica, ingegneria, cinematografia, economia, letteratura sono stracolme di osservazioni, principi, patologie l'autossicodipendenza.
    Continuiamo a mettere tempo e risorse a tentare di depeggiorarla?
    Il bollo auto fisso è una di quelle modalità che incentiva il consumo invece che il risparmio/rinuncia. Non va bene.
    Come vedi è altrettanto iniquo sul piano delle buone pratiche e della sostenibilità. Non esiste solo il meteo fiscale.

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  7. Varie distorsioni introdotte dal furbofono. Scusate.

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  8. Aggiungo, come per il canone RAI, un'evasione del bollo auto terribile al sud. Da questo punto R. fa benissimo, ip tempi dei furbastri "fesso chi onesto" deve finire.

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    1. > incapacità di concatenare i pensieri in maniera logica.

      Nel tentare di farmi passare per deficiente lo diventi.
      La trasformazione della tassa di proprietà auto in accise sui carburanti NON ha né soli metri di valutazione fiscali né soli effetti fiscali.
      Se sbraiti che il sasso che cade nello stagno ha un solo effetto (ad esempio di sollevare il fondo) dandomi dell'illogico perché ho fatto notare che ha sollevato degli schizzi o del moto ondoso, non fai una bella figura.
      Inerente la tassa (regionale) di proprietà auto c'è anche la questione dell'evasione e se in Sicilia un tot non la pagano e poi, per coprire i buchi prendono tasse in Emilia sfruttando i servi del fiscoglebainps modenesi o ferraresi o fidenzini... si tratta di ecologia pure quella, la regola delle case come distribuire il carico.
      Un poliedro NON ha una sola faccia, ad esempio quella del tuo metro di giudizio di equità solo fiscale.
      Ti fai prendere dal voler dimostrare la tua tesi perdendo di vista il resto.

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    2. Eì del tutto ovvio che aumentando i costi del carburante prima o poi avrai una diminuzione della domanda di carburante. Questo procedimento, in genere, NON è lineare.
      Quindi sei tu che rischi di passare per deficiente, quando neghi l'ovvietà della legge della domanda e dell'offerta.

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    3. Null'affato visto che sono decenni nei quali si è seguita una "politica" di sostegno alla (im)mobilità privata su gomma e alla peggiore, nefanda, antipolitica urbanistica.

      La distopia che si è realizzata è propri il risultato di più fattori sinergici al peggio, per un numero spropositato di anni.

      La gggente esce di casa a far la spesa in auto perché sono stati distrutti tot milioni di ettari per far posto ai tumoretti della GDO, come la ggggente entra in un Drive merdonald perché vuole mangiare merda nella scatola di merda su quattro ruote che la contiene tot tempo al giorno.
      La gggente usa i SUV in città, compra case in luoghi orribili non serviti da alcun mezzo pubblico o serviti male e poi vota il politicastro che propone loro la merda della nuova superstrada o della sesta corsia in più.
      Sono tutte realtà, altro che traveggole.
      Il meccanismo è, come nel caso dello tsunami migratorio, dovuto ad una serie di concause e da molta gggente che partecipa all'aumento e aggravamento del problema per idiozia, fanatismo, speculazione e molte altri motivi.

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  9. La cosa "simpatica" è il modo in cui gli organi di propaganda hanno esposto la questione della tassa di possesso sull'auto: hanno parlato di Renzi come di quello che vuole eliminare il bollo auto. Oh, già... eliminarlo... sì. Le cose stanno proprio così, no? Perché è così che ce le hanno "vendute" gli organi di (in)formazione.

    Ho motivo di credere che alla fine, fatti due conti, la "manovrina" comporterà esborsi maggiori per tutti. Del resto, quale momento migliore per alzare i prezzi dei carburanti di quello in cui detti prezzi sono un poco scesi? Ci si fa meno caso, no?

    Poi c'è la storia dell'obbligo di revisione anche per i veicoli non circolanti e, parrebbe, pure quello di assicurazione obbligatoria per gli stessi veicoli. Spero siano solo esagerazioni di qualche allarmista della domenica, ma c'è da aspettarsi di tutto e di più.

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  10. Provare a considerare la questione da un altro punto di vista? Tipo... riorganizzare le cose per fare in modo che non siano necessari spostamenti se non occasionali e voluttuari? Non è che l'abbia prescritto il medico il dover vivere con schemi collettivi per i quali siamo praticamente costretti a sciropparci almeno 50-100 km al giorno, nè!

    Un esempio? Tassare maggiormente il centro commerciale (quello con l'ampio parcheggio al quale arrivi solo in auto con x km di guida) e, simmetricamente, detassare la bottega del paese della Brianza (quella dove vai a piedi o in bici mentre porti fuori la spazzatura) affinché possa proporre prezzi concretamente comparabili a quelli del centro commerciale. Verificare e imporre che l'equivalenza dei prezzi resa possibile dal diverso regime fiscale sia reale. Impossibile? Ma no, dai! E' che costringere la gente alla guida rende un sacco.

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  11. x Lorenzo:
    > Usare i mezzi pubblici è impraticabile
    > a meno di non organizzare tutta la propria esistenza in funzione di quello. 

    Infatti.
    Uno degli sport più diffusi è quello do organizzare la propria vita su scelte autocentriche, diventare parte attiva nel tumore catrame~gomma e poi chiagnere quando prezzi dei carburanti o buone scelte politiche evidenziano l'insostenibilità di quella scelta e cercano di contrastare quel modello.
    Scelte personali miopi che diventano scelte di demagogia antipolitica quando i politicastri di turno ti promettono delle bojate - problema come
    o - più strade
    o - più parcheggi in centro
    o - più tumori commerciali tipo Assago
    o - più passanti, bretelle, mutandazze
    o - più tagli sui mezzi pubblici "costosi", "inefficienti" etc.
    o - più benzina per tutti.

    E'un sistema scemo e miope composto da moltitudini di scelte sceme e miopi e di scelte di antipolitica del territorio. peggiori.
    Il fatto che il tumore edilizio (fortemente sinergico con il tumore catrame-gomma) sia dovuto a scelte LOCALI non ammette transfer o capri espiatori per demagogie varie. Ogni popolo ha urbanistica e logistica che si merita.

    Io ho scelto abitazioni e lavoro anche in base di considerazioni logistiche.
    Ciò comporta costi e benefici, problemi (anche grandi) e gioie.
    Scegliere, discernere è importante anche se incompatibile col dirittismo bottepienamoglieubriachista.

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  12. Il bollo auto é una grandissima rottura di palle.

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  13. Le accise sono peggio.

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    1. Falso.
      Visto che a parità di km percorsi / consumo eliminano l'incombenza di pagamento del bollo.
      Quindi "rompono le palle" di meno, non di più..

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    2. Nell'italiano che parlo io " rottura di palle" sta per scocciature, per incombenza di cui si farebbe e meno.
      Quindi se il pagamento (all'ACI, posta, tabaccheria, etc). viene rimosso, io avrò una incombenza di meno (e quindi in termini di "rottura di palle" le accise sono meglio e non peggio).
      L'immoralità dal tuo punto di vista, in questo scambio, non c'entra nulla, LorenzoCheLaButtiInCaciara.

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    3. IO me ne frego visto che le due auto le uso proprio poco (non ho ancora imparato, inoltre, a guidarle insieme).
      Non è che puoi andare a smenarla che uno è bruttocattivoassassino se c'ha tre coltelloni da cucina in casa se poi non li usa per assassinare, no!?

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  14. Per inciso: una decina di chilometri in due ore li percorri a piedi, e senza neppure sforzarsi troppo a correre, semplicemente passeggiando. Dunque è insensato PAGARE un mezzo pubblico per una cosa che puoi ottenere senza sforzo col fai-da-te in tempi equivalenti e senza sottoporti alle angherie degli orari senza costrutto tipici di tanti mezzi pubblici.

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  15. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  16. UnUomo, sono d'accordo con te che la nostra società è maledettamente troppo autodipendente, anche per pigrizia dei suoi abitanti.
    Da aprile sono andato a vivere in campagna, in una vecchia villa di famiglia. Faccio l'orto 100% bio, uso solo l'acqua di giove pluvio per bagno e WC, mi riscaldo con la legna del posto e per tutto questo sono molto contento. Purtroppo niente treno, niente autobus, trasporti niente di niente, solo una strada che ti conduce al paesino lontano e che ti collega - fisicamente - alla civiltà. Sono costretto a prendere l'auto anche solo per gettare nel cassonetto della spazzatura lontano 2 kmt i pochi rifiuti che non vanno nella compostiera: tutto ciò mi irrita terribilmente. L'alternativa è tornare a vivere in città.

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    1. Come ho scritto qui, il traffico su gomma è considerata il Male in territori costipati (i mali vanno sempre a braccetto).
      Pochi arrivano all'eroismo di Gaia Baracetti che vive in zona rurale senza salire da anni su un'auto.
      Io mi riferisco al 99,99% dele persone non eroiche.

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    2. Arturo, due km a piedi li fai in venti minuti. In bicicletta in meno di dieci (eventualmente con "carretto" al seguito, se i rifiuti sono tanti). Vale la pena prendere l'auto per "scaricare" i rifiuti? Prova qualche volta l'alternativa, vedrai che te ne innamorerai (diventa presto una scusa per fare quattro passi).

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  17. > Non dico che UomoCoso ha DUE auto, troppo facile.

    > Invece dico che la accisa è moralmente sbagliata e sul piano pratico NON riduce il numero di veicoli circolanti.

    > Ergo, UomoCoso nella migliore delle ipotesi ha espresso una teoria sbagliata.

    Il fatto è che tu, Lorenzo, c'hai in codesta crapa, il tuo insieme di credenze più o meno storte o dritte. Direi nulla di male, visto che sei uno della specie, non un alieno.
    Però te_non_ti piace quando qualcuno te lo fa presente. Potrei citare il tuo buffo scaldarsi quando, in occasione dell'uscita in Val di Mello/Masino, ti adirasti con qualcosa tipo "la Lombardia non è mica Balubaland, qui non c'abbiamo mica zone senza copertura cellulare".
    Quindi la realtà quando si discosta dalle tue credenze è sbagliata.
    Dal calo del prezzo del carburante c'è stato un aumento di circa il 5% del traffico. Che è una sciagura.
    Potrei ricordare poi tutta una serie di principi e misurazioni della trasportistica (induzione / evaporazione del traffico, Levis Mogridge, Jevons etc.) che osservano come la specie si rapporta alla mobilità e dintorni.

    Di fatto sei come i comunisti o i religiosi: se non è nella (mia/nostra) morale è sbagliato.

    Ora dovrei tornare ad alcuni punti come le mie due auto ma non mi interessa visto che, ferme - assumo qui - non inquinano.

    Ma io faccio regolarmente cose per le quali sono storto rispetto ai comportamenti generali come prendere il treno quando (apparentemente) non conviene o mi fa inimicare il bipede già non poco condizionato dall'autossicodipendenza della madre.
    A te_non_ti piace la mia "morale" della realtà, ti irritano le ovvietà oggettive della necessità che aguzza l'ingegno, del prezzo che condiziona la domanda, etc. . Non ti garba ciò che ostacola l'autossicodipendenza di massa e diminuisce il traffico e il "modello" demenziale che, di fatto, li apologizza, li sostiene, li rinforza.
    Ciò è moralmente (la morale non esiste se non nella testa dei moralisti) sbagliato per te e moralmente eccelso, retto per me, per la mia etica de "il trasporto su gomma in territori costipati è il Male" e con esso ciò che ha portato ad esso e lo alimenta.

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    1. Corollario: la trasformazione bollo -> accise è (purtroppo una sola) misura abbastanza efficace contro il tumore traffico su gomma => è ecologica => è giusta.

      Secondo corollario: una sola misura (tariffaria) è insufficiente.

      Se la non progressività è considerata iniqua, si passi al razionamento per nucleo famigliare: t max n litri di carburante al mese.

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    2. > "dissuasione" messa in opera dal Comune tramite il pedaggio entro la cerchia dei bastioni e il sistema del "gratta e sosta"

      Come tutte le forme di intervento "monetaristiche" non solo non risolvono il problema (che problema c'è? io continuerò a pagare il pedagggio e da domani aumento il prezzo delle bevande / del taglio capelli / del rogito / faccio lo sciopero per la rivendicazione...) ma
      o - creano sperequazioni (riccastri, parassiti, vippastri e questo ciarpame entrano tu no)
      o - creano il modello di emulazione (se riccastri, parassiti e vippastri entrano, io farò di tutto per essere uno di loro).

      Io sarei, per un razionamento a nucleo famigliare dei carburanti e dell'energia e per carota e bastone (qui semplicemente non entrerai dal gg/mm/aaaa e per quel giorno avrai il mezzo X1 e poi l'Y2 e infine lo Z3).

      Come ho scritto il prezzo dei carburanti deve essere, come per tutta l'energia, il più alto possibile.
      Ma questa è solo UNA sola delle molte misure necessarie.
      I problemi gravi e complessi si affrontano
      o - agendo su più fronti possibile
      o - nel modo più radicale possibile
      o - con metodi di breve, medio e lungo termine.

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    3. Le soluzioni radicali non vanno bene.
      Le soluzini sinergiche non vanno bene.
      Quelle tariffarie/fiscali men che meno.
      Le soluzioni alternative impensabili.
      Le soluzioni all'estero ... quali!?
      Insomma, sei come i sostituzionisti, filo massmigrazionisti nei confronti dello tsunami migratorio: c'è sempre qualche motivo per cui qualsiasi misura di contrasto non è opportuna, è assurda, è irrealizzabile, è immorale, ci vuole ben altro.
      Si, lo è visto che si ritiene che il problema sia una ricchezza/opportunità/libertà.

      Io non ho mai visto Zelig, quindi non capisco la metafora. So che è un programma comico, ecco, arrivo a quello.
      Noto che hai in testa quello.

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  18. Io ho la sensazione che la trasformazione bollo - accise, tra le altre cose, produrrà un aumento della cilindrata media delle auto circolanti e finirà per spostare utenze dal metano al gasolio.

    Riguardo a questo:
    "Dal calo del prezzo del carburante c'è stato un aumento di circa il 5% del traffico", dove li hai trovati questi dati?

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    1. ...le compagnie d'assicurazione ... buone quelle!

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    2. > Da questi numeri si evince come il numero di nuove auto immatricolate NON dipende dal pezzo della benzina

      Certamente le auto non vengono acquistate per cuocere la marmellata. Ma io non ho parlato di acquisto di auto (che come prodotti semidurevoli hanno un mercato che è fortemente influenzato dalle prospettive economiche di breve e medio termine): io ho parlato di uso dell'auto.

      Infatti, negli anni della crisi, io ho osservato, qui in città, un tot di persone che hanno ripreso ad andare in giro in bici. E non appena si è iniziato ad uscire dalla fase acuta E con i prezzi dei carburanti passati da 1.8€/l a ca. 1,3€/l, un sacco di persone si sono rimesse a utilizzare (di più) l'auto.

      Si tratta, come si dice, di un mercato piuttosto rigido (come tutti quelli attinenti le varie forme di dipendenza patologica).

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    3. L'ecologismo dell'avere i veicoli a motore e usarli il meno possibile è già qualcosa, no? Io stesso ho un'auto (un furgone, per la precisione) e una vecchia moto ultratrentenne. Ebbene, nel giro d'un paio d'anni sono passato da una percorrenza complessiva di circa quindicimila chilometri annui a poco più di seimila. Fatti due conti, direi che è un risultato piuttosto palpabile. A questo punto, il livello di percorrenza è assai più difficilmente "comprimibile", perché si scontra con l'anelasticità d'un sistema sociale che rende in certa misura coatto l'uso del mezzo proprio, sistema sociale implementato o comunque agevolato in massima parte (ne sono convinto) proprio per la volontà dirigenziale di "spremere il limone" per conservare i propri spazi di manovra arbitrari.

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    4. A volte proponi di fare calcoli, a volte li rifuggi. Direi che la tua propensione per la razionalità è come le frecce delle auto dei carabinieri.

      "Appuntato, funziona la freccia?"
      "Adesso sì, adesso no, adesso sì..."

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    5. Non ci sei, Lorenzo. Il mio risultato consiste nel fatto che oggi percorro meno della metà dei km che percorrevo io stesso ogni anno. La misurazione è immediata e sulla stessa identica unità. Il problema? Nel frattempo in Italia sono arrivate x centinaia di migliaia di persone aggiuntive, delle quali almeno una percentuale sono ora "automunite" e stanno vanificando i risultati che ho conseguito a prezzo di non pochi arrovellamenti. Tra l'altro, non credo di potere comprimere molto oltre il mio ricorso al veicolo privato, anche se esistono ancora piccoli margini a prezzo di un grande sforzo che non è detta che mi venga voglia di affrontare (per cosa? per permettere che altre xmila "accoglienze" possano rendere il mio sforzo privo di risultati?).

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    6. D'accordo. Ricomincerò bello bello a scorrazzare gaudente a destra e a manca tra auto e moto, allora. Sicuramente farà un gran bene a tutti. Soprattutto alle dirigenze di turno, che passeranno all'incasso e sapranno usare al meglio, in modo assai più ecologico di quel che potrei fare io, le risorse così raggranellate. Ad esempio, potrebbero mettere in piedi il necessario per fare un quarto valico tra Genova e Alessandria, che tre mi paiono un po' pochini. Così il traffico potrebbe snellirsi e io potrei scorrazzare in qua e in là ancora di più, fornendo ulteriori quattrini per un quinto valico, e così via. Bello.

      Nel frattempo, qualche buontempone sta costruendo l'ennesimo capannone a meno di duecento metri da casa mia. Eh, va be', uno in più o uno in meno cosa cambia? Sono già così tanti!

      A quell'altro sovvien l'eterno, a me sovvien Dorelli:

      Aggiungi un posto a tavola
      che c'è un amico in più
      se sposti un po' la seggiola
      stai comodo anche tu,
      gli amici a questo servono
      a stare in compagnia,
      sorridi al nuovo ospite
      non farlo andare via
      dividi il companatico
      raddoppia l'allegria.
      La porta è sempre aperta
      la luce sempre accesa.
      Il fuoco è sempre vivo
      la mano sempre tesa.
      E se qualcuno arriva
      non chiedergli: chi sei?
      E se qualcuno arriva
      non chiedergli: che vuoi?
      E corri verso lui
      con la tua mano tesa.
      e corri verso lui
      spalancagli un sorriso
      e grida: "Evviva, evviva!"
      e così, e così, e così sia...

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  19. Qui dovrei intervenire ancora con un po' di dati, misure e altro, confutando alcuni sillogismi discutibili.
    Ora devo andare che alle 20:50 mi passeranno a prendere. Domani sarò in giro, poi in milonga.
    Vedremo quando sara' possibile.
    Negli ultimi tempi non riesco proprio a star dietro al diario e ai numerosi commenti.

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  20. > Il fatto che TU faccia o non faccia certe cose non significa che GLI ALTRI possano fare altrettanto.

    Guarda, conosco questo artificio retorico.
    Quando discussi di decrescita, una delle obiezioni è(ra) che "è una teoria, non si può fare".
    Tutte cazzate perché ci sono migliaia di persone che lo fanno perché lo VOGLIONO fare. Puoi andare a vederle, vedere come vivono, prendere misure, studiare le pratiche, etc. .
    Gli autossicodipendenti non hanno alcuna intenzione di modificare il sistema da cui dipendono.
    Solo che esistono intere città, interi territori nei quali si vive in modo estremamente diverso (stavo pensando ad Odense, ad esempio, una delle città con la più alta qualità della vita).
    Certamente esiste anche Il Cairo o Karachi. Tanto sono così, no!? Beh, allora tu guarda Il Cairo che io guarderà ad Odense.

    > con la costruzione dei complessi di uffici nelle aree sempre più periferiche (in ragione dei costi dei terreni)

    No, in ragione della speculazione e dell'antiurbanistica autocentrica (tanto la gggente c'andrà in auto).

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  21. Vai a Odense o ad Amsterdam e pedala, invece di far polemica zuffaiola.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.