Ad esempio che venti competenze regionali passeranno allo stato. Che lo stato potrà interferire nelle leggi regionali per quel poco che rimarrà di competenza regionale (clausola di supremazia), abolizione delle provincie.
Osservo i manifesti pubblicitari demagogici per il sì: semplificare la burocrazia, leggi più semplici... Che sciocchezze! Una dei principi di ecologia politica più semplice è quella del
Quando osservo queste antipolitiche decise dai soviet globali più o meno apolidi transcapitalistici e calate a forza sui territori, antidemocratiche, contro paesani e cittadini, ancora una volta penso che l'ingovernabilità, in quanto ostacolo di questo progresso al peggio, è un efficace fattore di ecologia politica (**).
Ci sono molti modi di peggiorare questa già mediocre se non pessima costituzione antidemocratica e questa riforma ci riesce bene.
Già il pateracchio del senato di nominati, una pseudo abolizione non abolizione è così orribile che anche i favorevoli al monocameralismo dovrebbero votare no.
Il mio sguardo si volge alle piccole patrie confederate in un Europa leggera. Un'unione di cantoni quasi autarchici, nei quali il primo articolo sarebbe “L'Italia è una Repubblica confederale cantonale a democrazia diretta, basata sulla sostenibilità”. Un articolo che sarebbe una metacostituzione interna alla costituzione.
Solo il fatto che il Financial Times e i vari gruppi di pensiero (think tank) progressistoidi anglofoni, le castalie sinistroidi sì global alla Clinton – Soros si siano espresse per il Sì sarebbero motivi sufficienti per votare no.
Il Sì non sarebbe solo una svolta decisa verso il nazionalcentralismo fasciocomunista: sarebbe peggio, una semplificazione per un'ulteriore eurocentralizzazione del potere, un ulteriore allungamento della filiera del potere. Semplificare significa meno controlli, mani più libere, meno contrappesi. La dittatura è una delle forme di gestione del potere, coi suoi contro e pure coi suoi pro, solo che non è bene che venga spacciata per democrazia “semplificata”.
Il fatto che Renzi sia l'artefice di questa riforma al peggio è proprio nella sua ottica di animale da potere, un campione eccezionale uscito dal grande filtro passamerda. Un operatore (di livello alto in Italia, medio globalmente) che viene indirizzato da queste castalie progressiste, moraliste, parassitarie globali.
Già, il Renzi dei comitatini.
Francamente semplificare la politica per agevolare questi personaggi è l'ultima cosa da fare.
(via emmeebasta)