martedì 24 aprile 2018

Ipercomplessità, coazione, nemesi

  • Solo una crisi gravissima o qualche evento inatteso (l'asteroide) - cose che naturalmente non possiamo augurarci potrebbe bloccare l'esplosione demografico-economicista.
    Sergio, commento

Stavo leggendo, stamani, i saltri tripli mortali e, fondamentalmente, una non soluzione, uno stallo, nel raddoppio della linea ferroviaria Firenze - Lucca, dovuti ai problemi irrisolti nell'attraversamento di Montecatini, nella conurbazione LU - PT - PO - FI (per fasri un'idea si può iniziare a leggere da qui in poi). Troppa complessità (legge di Tainter) che impedisce di giungere ad una soluzione.
La crisi di sistemi ipertrofici, ipercomplessi si innescherà per concomitanze di fattori meno "spettacolari" della guerra tra stati (e.g la guerra civile, già in corso qui a bassa intensità con interi enclavi islamiche, di comunità aliene e sempre più esplicitamente ostili presenti nei territori europei) o di un asteroide. Jared Diamond ne ha rilevati cinque nello studio di innumerevoli collassi di culture
  1. cambiamenti climatici
  2. sovrappopolazione
  3. interdipendenza da sistemi esterni
  4. conflittualità con altre culture
  5. anacronismi morali, culturali.
Prego notare come in Europa siamo affetti da tutti e questi cinque fattori
  1. tropicalizzazione/desertificazione del clima;
  2. sovrappopolazione (e.g. l'Italia è già sovrappopolata 4 o 5 volte il sostenibile) e pesanti deficit (ecologici e non solo);
  3. interdipendenza da sistemi esterni (importazione di risorse fondamentali come cibo ed energia dall'esterno, ad esempio);
  4. conflittualità con altre culture (si pensi al conflitto millenario con il Nord Africa o quello plurisecolare con l'Islam);
  5. anacronismi morali, culturali (si pensi alla propaganda martellante sulle fantastiche opportunità di accogliere senza se e senza ma moltitudini di islamici, balordi, senz'arte ne parte,  veri e propri criminali e persino combattenti jihadisti è alla riverniciatura del problema, l'invasione di barbarie, coi colori /miscuglione cromatico di straordinarie tanto fantomatiche opportunità, smentite in tutte le sedi e a tutti i livelli).
Questi fattori sono correlati e intrecciati (ho già citatio, negli esempi qui sopra, le correlazioni tra gli ultimi due).
Altro esempio: la perdita di efficacia degli antibiotici si innesta sui problemi di peso dei sistemi sanitari nazionali in sistemi nazionali appesantiti da deficit e debiti sempre più grandi. Si consideri la storia assurda dei vari bambini di paesi anglofoni (qui, qui) e degli accanimenti terapeutici reclamati per essi, a costi esorbitanti.
Ecco che gli anacronismi culturali e morali (diritto a tutto e al contrario di tutto) coagiscono con la sovrappopolazione (impronta "sanitaria" insostenibile) e la sovracomplessità (strutture medicali estremamente costose e complesse utilizzate per differire  artatamente la morte certa di una persona).
A sua volta, i sistemi devono utilizzare risorse notevoli (ovviamente sotttraendole al resto, le risorse sono disponibili in quantità finita) con delle vere e proprie depravazioni e sovvertimenti morali ed etici.
La senescenza dei sistemi consta anche in forme di autodistruzione, di patologie autoimmuni che li attaccano dall'interno.
I sistemi raggiungono un apice (di complessità) e iniziano a regredire: contengono la propria nemesi e ciò contribuisce alla senescenza.
Conoscerne gli esiti non è sufficiente a prevenire o attenuare il processo.

 

13 commenti:

  1. Risposte
    1. Non c'è il buon senso, non ci sono scienza e conoscenza.
      C'è l'ortodossia del pensiero unico politicamente corretto.
      Gli altri? Tutti nazifascioleghisti.

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  2. Concordo sul cambiamento drammatico della nostra società che accompagna sovrappopolazione e degrado ambientale.

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    1. Buondì agobit.
      Grazie per essere apparso.
      Il degrado ambientale è sempre anche degrado sociale.

      Riporto questo passaggio

      Davide ammette che è visibilissimo, anche agli occhi di un non esperto, lo stato di maggiore benessere animale [maiali allevati allo stato semibrado, NdUUiC] di un capo allevato all'aperto: "Basta guardarne lo sguardo", dice. Inoltre, grande verità che riscontriamo in tutte le nostre visite ad allevamenti più sostenibili, è innegabile che gli animali si ammalino molto meno rispetto a quelli gestiti in modo intensivo. Anche i comportamenti cambiano: i suini qui a Parva Domus fanno gruppo e si difendono l'un l'altro di fronte a possibili pericoli, negli allevamenti intensivi invece c'è individualità, non si crea il branco e non c'è la tendenza all'aiuto reciproco, quindi gli animali sono privati della libertà dei loro comportamenti etologici.

      Parva Domus, allevamento etico

      La costipazione, l'ammassamento comporta degrado etologico che, nelle popolazioni umani, diventa degrado sociale.
      Prego osservare il martellamento da mane a sera sia ideologico che, quindi, operativo, per far affluire nella costipata Europa decine e decine di milioni di stranieri.
      Prego osservare l'esplosione di criminalità diffusa, la barbarie imposta ai nostri quartieri.
      Poi ciascuno tragga le proprie considerazioni.

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    2. Per accogliere le osservazioni che riporti in merito ai maiali (non molto diverse da quelle che mi è capitato di riportare in merito ai polli) occorrerebbe per prima cosa ammettere la natura strettamente animale della nostra specie, con tutto quel che ne consegue. Sembra un'ovvietà e spesso, a parole, si sente affermare qualcosa che sembra richiamare questo assunto. Non credo però che si tratti di vera presa di coscienza, profonda. Sotto sotto, l'animale umano non si considera animale, ma qualcosa di molto più elevato. Sono millanterie, ma quando intere collettività ne sono imbevute...

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    3. I moralisti utilizzano un patetico epiteto: bestia!
      E' un negare la propria natura animale, ovvero le radici.
      Un albero senza radici lo sradichi, lo abbatti, con una semplice spinta.
      Come osserva agobit nella sua ultima pagina (io ho delle obiezioni, le scriverà di là) alla base di questo guazzabuglio tossico c'è l'illuminismo.
      Non è affatto un caso che la Vandea sia stato uno dei suoi primi risultati, come l'eliminazione fisica di milioni di contadini russi e, in genere, l'ostilità delle culture sinistranti per ciò che non si piega al loro totalitarismo artificiale e alienante.

      Anche Lorenzo martella su questo concetto di "non siamo bestie": di fatto la barbarie di queste due madri (una, non a caso, consigliera del PD, forse il partito più tossico in fatto di progressismo radical chic alienante, artificializzante) è proprio il fatto di negare, profondamente e nel modo più radicale e disumano, la natura umana, animale, dell'essere umano.
      Millanterie tossiche delle quali sono state imbevute masse sempre più grandi di sradicati.

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  3. A proposito dello sfortunato bimbo inglese, in un altro blog ho commentato così:

    Mi trovo costretto a cantare una parte non inclusa nello spartito imposto dalla propaganda di questi giorni. La vicenda è effettivamente rivoltante per una quantità di ragioni, incluse alcune di quelle che ci ricorda XXX (nome del bloggher). Per altri versi, XXX stessa cade nel trabocchetto e non evidenzia alcune ovvietà.

    1) Il papa, se veramente avesse avuto intenzioni motivate da compassione e carità, avrebbe potuto agire nel silenzio più assoluto e mettere a disposizione (reperendola tra le pieghe minute del bilancio vaticano) la somma necessaria e sufficiente per un ricovero a pagamento in qualche struttura privata inglese, dove personale ben contento di lucrarci su avrebbe fatto qualsiasi cosa per tenere in vita lo sfortunato bimbetto.

    2) Le spese per il trasferimento e il costosissimo ricovero (di durata non determinabile), stante quel che ci è dato intuire, non sarebbero a carico del Vaticano ma del S.S.N italiano. E, da quel che scrive XXX, della Difesa italiana (l'aereo militare, con equipaggio e squadra medica di supporto).

    3) Il ragionamento del coprire in loco le spese sanitarie presso una struttura privata inglese con una semplice serie di versamenti, senza scomodare diplomazia e burocrazia addirittura per regalare una cittadinanza (il che chiaramente serve a definire un precedente e creare un moto emotivo in favore delle cittadinanze donate a chiunque le dirigenze decidano di donarle), poteva valere anche per lo Stato italiano. Anche in quel caso, i dirigenti così solerti, compassionevole e caritatevoli potevano provvedere prelevando le cifre necessarie dai propri conti personali, magari nel silenzio generale o, al limite, aprendo una sottoscrizione volontaria. Così non è stato, e la vita (comunque condannata, a quanto pare) del bimbo non era e non è tra le priorità di chi ha deciso di trasformare un caso umano nell'ennesimo oggetto di propaganda, trasformando per l'ennesima volta l'informazione in formazione.

    4) Tutto questo in un momento nel quale non si perde occasione per ricordarci che "non ci sono soldi", usando il pretesto (che episodi di questo e di altro genere, vedi interventi in Siria, dimostrano essere solo un pretesto) per affossare il tenore di vita degli Italiani, cornuti e mazziati. Anche di quegli Italiani che si rivolgono a un S.S.N. in rovina per loro comuni mortali ma, evidentemente, ben florido quando si tratta di usarlo per fini di propaganda. Alla faccia del mio amico 96enne tenuto, sfinito e dolorante, per oltre 48 ore sulla panca di un "pronto" soccorso della mitica sanità del Nord Italia perché "non ci sono posti in reparto".

    Nello scrivere mi son dimenticato gli altri punti che avevo in mente, ma direi che anche solo questi quattro bastano e avanzano. E' una vicenda lercia da qualsiasi parte la si guardi, inclusa quella che intendono farci passare per "buona e giusta". Non casco (più) in queste reti.

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    1. Io trovo tutto questo nauseante.
      Qualche giorno fa, a La Zanzara, hanno intervistato un signore (dalla cadenza direi laziale, romano) che raccontava le disavventure, fino alla morte, del padre che NON era potuto essere ricoverato in terapia intensiva: semplicemente non c'erano posti (molti pazienti erano invasori).
      Le risonse sono limitate e finite.
      In questo paese si fanno morire gli inferiori, gli italiani, che le hanno pagate, 'ste robe, per offerta di cure mancanti dovuta a consumo di altri e, dall'altra parte, si organizza un delirante squadra di pronto intervento, elicottero - razza- hovercraft - squadra medica etc. per andare a recuperare un moribondo bambino inglese.
      Siamo alla follia e al razzisno antiitaliano più estremi.
      Forse il caso di ribadirlo anche nel luogo di XXX.

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    2. "XXX" mi ha risposto con un'acredine che faticheresti a credere, dando a me dell'insensibile attaccato ai soldi. In altre parole, non ha compreso il senso di quel che ho scritto (forse perché, per comprenderlo, avrebbe dovuto condividere alcune basi che non si mettono insieme in un quarto d'ora).

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    3. Beh, se hai voglia di condividere l'indirizzo (puoi scrivermi in privato) vengo a curiosare pure io.
      Nello spazio delle idee è necessario dar manforte alle battaglie importanti.

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    4. Non credo sia necessario avere "segreti": http://sauraplesio.blogspot.it/2018/04/alfie.html

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  4. Non voglio parlare per tutti, ma son cose che ho abbondantemente notato. Come ho notato che in quei casi a nessuno viene in mente di tirare in ballo l'applicazione della legge Mancino, per dire, o del "razzismo" a sproposito così spesso invocato in altri casi.

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  5. Il rabbino di Roma si era già espresso sul pericolo dell'invasione islamica.
    Nella comunità ebraica, mi pare di capire, ci sono posizioni assai differenti: gli invasati del "mondo è di tutti" (a capo dei quali Soros) a quelli che sanno che l'islam è un fattore di deflagrazione delle società che aggredisce innestandosi, in tutta la storia, in tutte le culture, come ricordava Giovanni Testori.

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