Il destino ha voluto la lontananza, sono i segni del cammino.
Trentun denti brillanti bianchi e sani, uno cariato. La lingua va là. In realtà è inutile raccontartela, uomo. Si ripetono i cicli. Roghi di cupo rancore scottano la carne che si stacca a pezzi, rimane l'anima nuda.
Ti eri innamorato di un'idea, tu, da solo, è solo opera tua la catasta, cattedrale sbilenca che scricchiola, che cede. In cima la avevi posta, era una una tua dea e forse lo sarebbe devintata dea e troia, via via più.
Dakini, solo nel tuo desiderio.
L'anima erano di donna e pure la carne e i desideri e il suo amore che ti porge nelle mani nei riccioli. Non dea troia.
E ora, sfrizzola la carne sui gradi arancioni delle cupe vampe.
E la metamorfosi si accartoccia.
Chiave nella toppa arruginita, la porticina del legno di rughe di stagioni di sole, ogni folata di vento, cozza sul muro scrostato e ritorna al cigolio.
I cicli della vita.
Fa male.
Perché l'hai vissuto il movimento nascente, quel pensare a Donna di cuore e bagascia. E sai che si spengono. Tornano donne e tu le desideravi dee.
Novantacinque su cento d'amore.
Ma il cinque che rimane, quello è sale sulla carne che brucia.
Cupe vampe.
Non so se detestare lei o odiarla. E poi la mancanza, l'indifferenza e tutte le peggiori emozioni che ribollono, ecco la sorpresa di fiele nell'uovo.
Novantacinque su cento ti strazierai quando avrai rotto il giocattolo della tua gioia.
Sì pensa ad un'eutanasia prima che diventi inglorioso, indegno.
Leggeri tornano i tuoi cicli come ruote di carro che spezzano ciottoli.
Ti eri innamorato di un'idea..molto probabilmente sono d'accordo o forse speravi che quest'idea incarnata donna riuscisse a reggere questo gioco cosicchè tu non sentissi quanto faticoso è far durare un amore normale...
RispondiEliminaElle
"A Sua immagine e somiglianza..."
RispondiEliminaVero.
L'amore normale è faticoso, è spaventosamente faticoso. Specie quando hai la responsabilità di bimbi che hai messo al mondo.
Abbiamo conosciuto questo, sai.
Ma col tempo vieni a sapere anche che siamo Dei, se lo vogliamo.
Straordinario. Straordinariamente faticoso.