Sono andato al seggio per partecipare al referundum consuntivo sugli accordi sindacali col governo. E' indispensabile partecipare ad ogni momento di democrazia diretta, considerata la loro scarsità. E poi c'è la questione importante sulle pensioni, questione di principio. Il lavoro è l'attività normale per vivere. Punto. Relativamente a questo c'è una forma di isteria, di follia della collettiva della sinistra, un rimbambimento generazionale e fazioso che ha colpito tutti i compagni.
C'era il sindacalista al seggio che aveva due cellulari/palmari da 800€ l'uno. Secondo me ne usa l'1% delle funzionalità. Probabilmente l'ha comprato per le belle suonerie.
Siamo ancora molto lontani dall'austerità nobile del Comandante. Già.
>Il lavoro è l'attività normale pe vivere.Punto.
RispondiEliminaDetto da te aman è quasi una presa in giro: è più il tempo che passi su internet che quello che passi a guadagnarti la pagnotta.
Al di là della giustezza/giustizia dei principi, sarebbe opportuno comprendere che sono pochi gli spazi di "discussione" ormai, non tanto perché manchi la democrazia, quanto e soprattutto perché ormai mancano i soldi...
RispondiEliminaIl sindacalista a cui alludi con i due cellulari, se li è comprati con il denaro suo?
x utente anonimo:
RispondiEliminaLavorare il minimo per raggiungere gli obiettivi...
x biancac:
Per discutere e partecipare, credimi, i soldi sono solo dannosi. Quando ci sono soldi le persone si isolano che è esattamente il contrario del trovarsi per discutere.
Togli i soldi e vedi se si discute per genuino interesse o per secondi fini.
>lavorare il minimo per raggiungere gli obiettivi
RispondiEliminaAh, è così che la vendi ai tuoi colleghi? E certo: se gli obiettivi non li raggiungi tu li devono raggiungere quelli che lavorano anche per te.
Senti, parliamo di cose serie: questo blog non decolla. E dire che tu ce la metti tutta. Anch'io ho provato a farti pubblicità su "awomanaman", dicendo: "andate a vedere il nuovo, bellissimo blog di aman".
Però nessuno mi ascolta. Sarà perchè non cagano me o perchè non cagano te?
Santa pazienza, io te l'avevo detto di mettere anche qui un po' di erotismo, ma tu niente: "no, faccio un blog politico, vedrai come ti scateno un putiferio. Altro che Grillo e il suo V-day".
E invece con i contatti che hai non riesci neanche a pagare l'affitto e la luce.
Senti, pensavo: forse devo cambiare ruolo, forse anzichè l'antagonista dovrei fare l'adulatore.
Guarda se sono capace, che se no chiedo a ad Anne:
"Ohhhh, ma che idea arguta, e anche molto originale, quoto, sottoscrivo e approvo".
Fammi sapere. Un bacio.
Credo che il Che non sarà mai eguagliato da nessuno. Non sarà facile trovare un uomo che dimostri la sua coerenza...
RispondiEliminaPensa che i poveri scemi detrattori, soliti merikani e feccia cubana, lo chiamavano il porco perché in tempi di lotta non si lavava.
RispondiEliminaErano talmente ignoranti che non sapevano che per la guerriglia nelle foreste subtropicali, una sorta di grasso naturale aiuta a prevenire e a diminuire gli attacchi di zanzare ed altri parassiti emofagi. Uno dei molti esempi di insulti che fanno onore.
Era austero e grande. Proprio l'anima migliore e idealista della rivoluzione, austero e sobrio, stava coi compañeros ne condivideva il poco cibo, una vita ai limiti della povertà. Nulla a che fare coll'establishment mediocre che come sempre tenta di istituzionalizzare le rivoluzioni e salire sul carro del potere.
Era coerente: idee e fatti.
Guarda mata63, se cerchi coerenza, allora ti hanno dato l'indirzzo sbagliato. Hai visto il post "dalla padella alla brace"? Unuomoincammino è perplesso sui monaci che si fanno massacrare. Secondo lui lo fanno per avere Cocacola e Nike a buon mercato.
RispondiEliminaLì è scettico e poi elogia il Che.
Quando si dice la coerenza.