Sono partito con un bambino, un figlio amato e sono tornato con un piccolo alpinista.
Avevo scritto la pagina di gioia ma il popup dell'immagine mi ha mandato tutto a puttane.
Dalle lacrime della fatica mentale per la fatica, alla gioia di essere in cima al mondo.
Era tutto gasato quando il babbo raccontava delle imprese del piccolo uomo, si gasava, sprizzava di gioia, sorriso così e petto in fuori. Fino al terzo grado di ieri, una via nuova, per morena, cresta e canalone finale.
Fin su, in cima.
In nove giorni, dalle lacrime e muso lungo a stambecco.
Un piccolo uomo diventa grande. Alpinista.
Gioia.
L'importante è che tu non lo dimentichi mai di ricordare a lui.
RispondiEliminaBravi i due Güllich!
E via di "rampicate" adesso ;-)
Purtroppo non più, almeno per il momento.
RispondiEliminaHolidays are over.
Beh, dai, almeno voi un po' di holidays ne avete avute...
RispondiEliminaC'è chi non ne avrà affatto, o giù di lì...