Se qualcuno mi parla di pommarola oggi, lo prendo a pugni.
Undici ore nel rosso, ieri.
Solite robe da gas, soliti pomidoro comunisti.
Li abbiamo cotti.
Ci siamo cotti.
Anche UnBambino. E' stato grande. E' entrato in crisi di stanchezza e anche pure di stufezza, alla fine.
Gli ho detto che gli servirà, nella vita. Arriveranno tempi in cui sarà necessario tornare a fare le cose insieme, qui vicino, per sopravvivere. E' stato premiato, alla fine.
Una volta tornati a casa, ha reclamato il risotto alla crema di pomodoro e basilico. 'azz.
Ma non ho potuto dirgli di no. Se lo era guadagnato con la ramina sul campo.
In effetti è una di quelle cose che mi riesce discretamente.
Tutto cio' mi ricorda i tempi della nonna quando era ancora viva....ricordo l'enorme e pesantissimo pentolone nero di ghisa in cortile nel quale ribolliva un inferno rosso...e i vasetti con la guarnizione di gomma e la chiusura spaccadita...ormai sono rimasti in pochi a fare queste cose...bello...e poi vuoi mettere il risottino al pomodoro appena fatto...ha tutto un altro sapore ^_^
RispondiEliminaaltro che Emilia, qui siamo in Campania....
RispondiEliminax Babi70:
RispondiEliminaEheheh.... Hai presente il critico gastronomico terribile in Ratatouille? Come viene fulminato dal flashback olfattivo, tattile e gustativo?
Sono viaggi del cuore e dei sensi indietro. Come se un ancora ci pigliasse per la collottola e ci trascinasse là, dalla nonna,, ancora senti il profumo che usciva dalla marmitta nera col rosso della salsa dentro... :)
x Francesco071966:
Penso che sia una tradizione comune, praticamente quasi tutte le regioni in cui si coltiva il pomodoro. Non solo Campania. Anzi, questa regione e in particolare la provincia di Parma, ha una storia secolare di lavorazione del pomodoro.
RispondiElimina...e anche io faccio la salsa in casa...con tutto il suo rituale di albeggiare, imprecare, sudare e canticchiare, insieme, a truppe....
RispondiEliminap.s.: per UnBambino questi saranno ricordi meravigliosi...