L'idea di aprire una seconda enorme e teratogena discarica in un parco nazionale è un'itaglianata di quelle che ci contraddistinguono, come il danno che si aggiunge al danno.
I resistenti di Terzigno hanno tutta la mia solidarietà.
Il tumore consumista, inquinante, malavitoso affarista sviluppista si accanisce contro le ormai esigue resistenze immunitarie. Servi, inceneritoristi, delinquenti, governanti, indifferenti, mistici della crescita negano la realtà, la realtà dei limiti.
Scettic*? Fai bene. Guarda un po' qui...
(insu.tv)
forse dovrebbero cominciare ad aiutarsi da soli. Potrebbero fare la differenziata che non fanno... ed eliminare tonnellate di spazzatura gudagnandosi anche di sopra.
RispondiEliminaL'area partenopea è un interessante laboratorio di studio degli effetti dell'insostenibilità che anticipa scenari futuri molto più estesi.
RispondiEliminaImplosione civica, regressione culturale, neofeudalesimo, deficit di biocapacità, surplus di inquinanti, i grandi numero della massa che fungono da catalizzatori al peggio.
Direi che mi sarei stupito se non fosse diventato così.
In quanto al gaudagnare, ci sono molte buone pratiche che possono anche essere redditizie, ma quello non può essere l'unica giustificazione.
Altre pratiche ancora migliori non richiedono transazioni economiche né hanno una connotazione monetaria.