Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
giovedì 21 luglio 2011
Solidarietà ai porcospini, agli olmi, agli zii di Tornavento
Qualche giorno fa ero incappato nell'ennesimo massacro della Natura. La terza pista a Malpensa. Una speculazione sviluppista (già malpensa è un regalo tossico socialista sul quale poi si sono gettati tutti i mestieranti del potere). Farneticazioni della crescita tipo "per arrivare a 50 milioni di passeggeri" (progettato per 30 ora ne serve a stento 18 e sono in diminuzione, visto che non poche compagnie aeree smammano).
http://www3.varesenews.it/gallarate_malpensa/articolo.php?id=209632
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_luglio_19/20110719NAZ22_07-1901120174143.shtml
...
'na Val Susa del Varesotto.
600ha di bosco da distruggere, un intero paese Tornavento destinato ad essere raso al suolo, un'alluvione di cemento, altra biodistruzione. Ora non ho tempo per cercare la pubblicazione di quella ricerca epidemiologica che evidenzia come in quell'area c'è un tasso di mortalità per malattie respiratorie (i ciarter inquinano e parecchio) abnormemente più alto della media.
Abitanti di Tornavento? c'è l'esproprio, l'espulsione a altro.
Paradossalmente da miaperfidia c'era stata una discussione su (in)sostenibilità e su inquinamento.
I numeri non sono un problema, diritto ai charter e all'aviocherosene per i charter (ma non certo a casa mia) , diritto a fare 12 (dodici) figli prima, poi a migrare poi, l'inquinamento più grave è quello della mente, l'altro, è meno importante.
Poi arriva anche la morale: il problema è l'iniqua distribuzione delle risorse.
Il meccanismo della crescita: più charter, più corrente elettrica. Per tutti (in Brasile un'intera poolazione, i Kayapò, che verrà alienata, distrutta per costruire un enorme bacino per la verdognola energia diroelettrica). Più auto, più blog, più concerti, più tutto.
Tutti hanno diritto a di più.
Ai due cellulari, come me, alle scarpe che mi piace tanto ma tanto quel sedicesimo paio, ad andare in aeree a Goa e a Londra, ad avere il nuovo spider della BMW e a molte altre cose.
Molte di 'ste cose garbano e garberebbero pure a me. Un po' sto' attento un po' trasgredisco. Ma non sono così ipocrita da non ammettere che il numero sia il 50% dei problemi (visto che nessuno vuole tornare a vivere in condizioni di sussistenza).
Il numero di Homo non è un problema, parola di miaperfidia. 10, 100, 1000 Lampedusa, viva l'Italia a 120M e poi a 300M di Homo. Il petrolio lo pigliamo in Libia e Iraq e Niger, il coltan in Congo. La terza pista per l'aumento non la riusciamo ad esternalizzare. Ci scoccia a noi.
Anzi. tutti abbiamo diritto di fare 12 figli e quindi di avere 144 nipoti nel giro di una trentina d'anni. Sì dai!
E' solo l'inquinamento delle menti il problema, l'aritmetica della torta non esiste e non importa.
Ora, lo zio citava spesso Buddha.
Ama te stesso e osserva.
Se si nega la distruttività del numero, non si osserva la realtà.
Non solo è inquinata, distrutta la Natura, ma è inquinata la mente.
E l'inquinamento del negare la dimensione fisica, il problema del numero, è uno degli inquinamenti più tossici.
Sì, l'inquinamento della mente è il più tossico, su questo siamo d'accordo. Da esso derivano tutti gli altri problemi.
La realtà non esiste, è immateriale, mentale e spirituale.
La terza pista a Malpensa anche per andare a Goa non solo non è un problema, non esiste.
Più tutto per più tutti.
minchia, è talmente sfigata malpensa altro che fare la terza pista.....
RispondiEliminaL'ultima volta che utilizzai Malpensa fu per andare a Cuba, nel 2003.
RispondiEliminaGli aereoporti sono non-lioghi, non meno orrendi di altri posti.
Se ho capito bene e' un progetto partito col piede sbagliato. Proprio perche' i socialisti lo usarono non perche' servisse ma per alimentare il consenso e raccogliere voti in lombardia.
Piu' o meno la stessa cacca di gran parte delle grandi opere inutile e nefaste.