Venerdì ho lavorato duramente, sono arrivato alla sera cotto. In milonga non sarei andato neppure se mi avessere spinto; ero stanco mentalmente e ciò è incompatibile con l'impegno mentale, ancora molto, troppo che esso mi richiede (il sabato non sarebbe stato compatibile con la ciaspolata di domenica mattina). Il primo brano delle tanda andava così così poi a calare, in peggio. Il tango è un amante esigente. Mi sono seduto e ho chiaccherato un bel po'. Il posto era modernamente brutto, forse orribile (il contrastro con la bellezza candida del paesaggio intorno al luogo stridente), sigillato, aria viziata che si tagliava con una motosega. Tra le altre cose, _ara la tanghera batticuore c'aveva addosso 'n'odore quasi puzza che trovavo veramente sgradevole; può capitare. L'essere vicini, testa a testa, corpo a corpo, mette in armonia o in conflitto pure il territorio olfattivo di ciascuno.
Comunque inizio a detestare sempre più la bruttezza pseudo moderna. Il mondo va da schifo anche e perché è sempre più brutto, squallido.
non ti conosco più!
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