Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
martedì 15 maggio 2012
Stupiditàlia
Sento sinistri discorsi pro crescita, a partire dai presidenti, quello vecchio italiano e quello francese nuovo - lo sciocchezzume non ha età - giù a seguire per Camusso, Bersani, Letta e altri gestori di potere (non cito l'altro peggio, quello di centro e destra) che pare siano i primi imbecilli a non capire l'evidente realtà dei limiti del pianeta e della biosfera.
Sempre a sinistra (anche in Attac e al gas, ho scritto un tanto sintetico quanto drastico cazziatone dissonante dissacrante e stridente con le stupidità che ascolto e leggo) sento i deliri pro debito e pro deficit: che se non fosse per la data di evacuazione non potrei distinguerli dal peggior ciarpame pubblicitario pro consumismo (ricordate lo spot "Compra e fai girare l'economia?") del berlusconismo di plastica di qualche anno fa e del populismo nazionalpopolare "Più trippa per tutti" di sempre , ai quali, 'sta massa ondivaga di sinistri (o antidestri che i destri sono antisinistri, c'è una dualità fortissima tra essi, per la maggior parte si tratta dello stesso ciarpame visto da due punti di vista opposti) falsi e ipocriti si opponeva in recente passato con inni all'austerità berlingueriana (sì, quella da applicare agli altri), dagli addosso ai tedeschi brutti cattivi cacca diavolo - W il debito! - come se corruzione, consumo del territorio, distruzione del paesaggio, assalto alla res pubblica, malavita, illegalità diffusa, esterofilia, autofilia, familismo, parcheggi in doppia e terza fila, dipendenza da vaticancro, monnezza ovunque fuori da casa mia antibortismo, complicazionismo, bigottume, buonismi moralisti e mile mila altri schifi italici fossero dovuti a loro.
Leggo di anarchici e popol(in)o vario che attaccano Equitalia. Ma questi, dove erano nei due secoli, compresi gli ultimi due decenni, di distruttrice evasione, Grecia e Italia i primi due paesi peggiori in Europa? Allora anarchici che pure io lo sarei parecchio ma non certo come voi, se tirate le molotov alle sedi, please, evitate di andare in ospedale quando cascate dalla scala o vi viene un ictus e autoimplementate il vostro sistema sanitario. Eh!? Con quali risorse volete vengano accolti i clandestini (che io anarco localista respingerei ed espellerei coattivamente sistematicamente anche violentemente se necessario per reagire alla loro azione violenta, colpirne mille per educarne dieci milioni).
La crisi è soprattutto una crisi di menti sempre più piccole e scadenti. Idiozia e citrullaggine, pensiero gregario ed acritico, voler tutto ed il suo contrario, qualunquismo ignorante rimangono straordinariamente abbondanti, crisi o non crisi.
La posizione di alcuni gruppi anarchici è assolutamente inconsistente, incogruente.
RispondiEliminaLa mia teoria è che le tasse debbano essere versate e gestite solo localmente, il meno possibile
1) per non alimentare in alcun modo il sistema di potere (di fatto un sistema di sfruttamento)
2) per non permettere al sistema di raggiungere dimensioni-in-grande fuori dal controllo dell'agorà
3) per evitare che lo sfruttamento delle persone porti ad opere nefaste come TAV, come inceneritori, come varianti di valico, come centrali termoelettriche o nucleari etc.
Sistemi democratici comunali, diretti a rigida sostenibilità locale, interindipendenti, autodifesi, autodisciplinati.
Un paio di comunità anarchiche che conosco solo nel loro modo di vivere molto austere e richiedono una disciplina di vita così rigorosa che quasi sempre un tot di gente svampita che pensa di andare là a cazzeggiare fannullonisticamente scappa via dopo pochi giorni.
In contesti di sostenibilità profonda è ovvio che non c'è alcuno spazio per emigrazioni (la popolazione/consumo è commisurata alle risorse locali, non è necessario emigrare persone né far immigrare risorse (predandole altrove)) né per immigrazioni (che vengono a gravare insostenibilmente su sistemi a sostenibilità su biocapacità locale scassandola).
Sugli anarchici sfondi una porta aperta. Sono semplicemente inutili. Su Equitalia, dipende: la metà delle procedure che partono sono sballate. Questo non vuol dire che vadano messi fuori legge, solo che certo personale è da colpo di Nagant alla nuca, nel modo russo-cinese. La sinistra italiota la conosciamo. La destra sto ancora aspettando che arrivi. La storia dice che quando tutto va storto ma storto sul serio, arriva una destra seria e spiana. Il consumismo? Una illusione. Non lo sarebbe se il consumatore boicottasse in massa certi beni, sfruttando il potere del non-consumo, ma succede ben raramente.
RispondiEliminaLa democrazia ha in se i semi del suo fallimento, già lo diceva il buon vecchio Platone. Da noi si è già all'anarchia de facto (impunità et cetera), e abbiamo l'altro piede nell'oligarchia.
Anarchia e oligarchia sono entrambe i presupposti per il ritorno della tirannide.
In che forma arriverà lo sapremo presto.
Gli anarchici sono molto utili perchéci ricordano quotidianamente che il potere costituisce dei sistemi parassitari che è necessario mantenere ai minimi termini.
RispondiEliminaIn questi tempi sono tra i più utili.
Ci sono vari modi di vivere l'anarchia e molto spesso lo si fa per antagonismo più che per ideale e per ragione, scienza e conoscenza.
La definizione di villaggio autonomo gandhiana o di piccola pattria (quella di Fini) o di agorà comunale permette di mantenere i sistemi piccoli e di far sì che quanto dovuto alla comunità per cià che è bene comune sia il giusto, sia controllato, sia gestito con massima oculatezza.
In un condominio, in una frazione, Equitalia non è necessaria: c'è un sistema di controllo reciproco, non puoi essere parassita in una piccola comunità, ti autoescludi, ti spingono a trovare modi diversi per fornire il tuo contributo.
Puretroppo in questo sistema i soldi di paesani e cittadini vengono sperperati o usati per opere finalizzate agli interessi di lobby e con risultati nefasti per la collettività e per l'ambiente.
Se ogni contribuente si vedesse arrivare una cedola di 600€ per il TAV in Val di Susa, vorrei vedere quanti continuerebbero ad essere favorevoli. Poi aggiungi 200€ per i CUP6 e per il sostegno ai petrolieri tramiete consumo di nafte e oli pesanti per il termoelettrico. Poi 235€ per...
La destra...
Cos'è la destra, cos'è la sinistra?
Mah, francamente ho sempre chiesto a destri e sinistri un decalogo in cui spiegare ad un bambimo di 9 o 10 anni cos'è destra, sinistra e centro. Non ho avuto risposte oppure incongruenti tra loro.
Il consumismo (sociale) è stato creato da sistema produttivista-capitalista per aumentare dimensioni della piramide e la velocità di percolamento verso l'alto di risorse e potere.
Solo che ha devastato il pianeta e consumato ogni risorsa. Il barile è vuoto e ora ci troviamo con 7G homo, in una situazione che Chefurka descrive molto bene con l'immagine di un elefante in una stanza, un fottuto casino senza soluzioni. Ad esempio il problema dell'arma demografica è tipicamente di destra, ora, in un mondo stipato uno dei peggiori pattern di antipolitica.
La democrazia ellenica era ristretta per censo e classe e in piccolo, nell'agorà.
Era un'altra roba rispetto al falso ideologico attuale che, di fatto, è diventato un modo per "metterlo in culo alla gente con il suo consenso" come dice Massimo Fini.
In questa psicopatica litania pro crescita che milioni di piccole menti scadenti continuano a pronunciare e a voler sentire, passano in sordina alcune notizie.
RispondiEliminaCome questa
http://www.corriere.it/politica/12_maggio_16/pdl-blitz-falso-bilancio-calabro_375065c6-9f15-11e1-b258-f2fcbb76be58.shtml
Questo è il merdoso centrodestra di questa merdosa italianità corrotta e corruttrice.
Il grandioso carico di merda nella quale Grecia e Italia sono è dovuto a migliaia di badilate così.
Poi sarebbero i tedeschi cattivi...
A me interessa che ci sia un cambiamento culturale, sociale, prima che partitico, di potere, AB.
Destra, sinistra, centro, se sono espressioni di un paese marcio saranno marce.
Non riesco a vedere nessuna utilità nell'anarchia, nemmeno nell'infinitamente piccolo. E' semplicemente irrealizzabile. L'anarchia è assoluta assenza di regole. Le regole ci vogliono e soprattutto bisogna rispettarle. Quando si parla di piccole comunità non si parla di anarchia, l'anarchia non presuppone comunità, perchè la comunità si dà delle regole.
RispondiEliminaLa destra per me è corporativismo sociale, l'opposto del capitalismo. E' governo eletto tra gente che lavora, non tra chi fa della politica un lavoro. Quindi non c'è, almeno qui da noi. E' anche l'idea della democrazia diretta, mai applicata. L'arma demografica non è nè di destra nè di sinistra, è di tutti. Cina e Russia comuniste insegnano. Noi poi, abbiamo il Vaticano in casa, con cui persino il PCI doveva fare i conti.
Il falso in bilancio non serve punirlo con qualche anno di galera, bisogna punirlo con multe multimilionarie, perchè solo quello capisce certa gente. E comunque l'Italia è il paese dell'impunità: nè multe, nè galere. Bisognerebbe partire da qui.
I tedeschi non sono cattivi o buoni, sono limitati. Non si può correggere il sistema accelerandone la caduta, bisogna cambiarlo. La gente non può essere tassata nel momento in cui non arriva a fine mese, perchè così si fa saltare tutto. E infatti sta saltando. I tedeschi hanno voluto fare l'euro a immagine e somiglianza del marco, non capiscono l'inflazione. A suo tempo sono stati "perdonati" con la Francia per i loro sforamenti. Loro si e gli altri no?
E comunque nè loro nè i francesi hanno mai messo in dubbio l'Alta Velocità.
> L'anarchia è assoluta assenza di regole.
RispondiEliminatu ti riferisci a quella che io chiamo anarchia antagonista.
Nell'anarchia ideale ciascuno si regola, la regola è l'autodisciplina e patti (regole) concordati tra pari.
> arma demgrafica
Diciamo che è una caratterizzazione di sistemi aggressivi e, fondamentalmente, non sostenibili.
> l falso in bilancio non serve punirlo con qualche anno di galera,
> bisogna punirlo con multe multimilionarie
No.
La multa la paghi, esci e torni a fare i bilanci creativi e recuperi i denari che hai pagato.
In galera ci stai.
Nelgi USA ti mettono in galera, non ti danno le multe. Ma essi hanno più lustri di peggior capitalismo alle spalle e qualche anticorpo lo hanno sviluppato.
> Non capiscono l'inflazione.
No no, l'hanno capita e anche troppo, da Weimar in poi.
L'inflazione è indice di un sistema malato squilibrato, è la febbre alta di un sistema in cui i prezzi nominali aumentano vevolcemente, sicuramente più velocemente di beni e servizi prodotti.
In altre parole l'inflazione è l'indicatore di un paese cicala, che fa il passo economico più lungo della gamba.
Aumenti i prezzi, così, a culo, per guadagnare di più senza produrre di più e questo in maniera gregaria.
No grazie.
Sai che tra teoria e pratica c'è sempre l'umo di mezzo no? :)
RispondiEliminaIo non ho voglia di mantenere altra gente. Se gli fai pagare una multa della madonna, magari sulla percentuale dei ricavi da quando ha iniziato a furbeggiare, gli affondi l'azienda. E passa la voglia agli altri. Dalla galera esci dopo qualche anno, basta trovare il parafulmine disposto a farlo e poi riempirlo di soldi. In America fanno così, e anche in Svizzera. in questo modo col cavolo che converrebbe.
Probabilmente preferisci la deflazione all'inflazione, ma non in questo momento la deflazione può portare ad un ulteriore peggioramento della situazione. Per certi beni, vedi l'informatica, c'è già da anni, è un bene per la gente ma un male per chi ci lavora. Non si guadagna quasi più nulla nel settore. E molti chiudono. Alla fine rimarranno in pochi e decideranno loro i prezzi. Ed allora sarà un male. Poca concorrenza nessun vantaggio per l'utente finale.
> Io non ho voglia di mantenere altra gente.
RispondiElimina> Se gli fai pagare una multa della madonna
No, ciò che temono più è la reclusione, non una multa. Prendi il Berlusconi, ad esempio. Questi con il pidimenoelle stanno affossando il reato di concussione che è definito in modo cristallino, come osservava Massimo Fini.
Se tu sgarri non paghi, no no. Tu hai anche troppi denari e pagare per te sarebbe come pagare 'na cena o vendere una casa o ... No, tu finisci in galera (a lavorare e riparare i danni, marcire inc arcere è diseducativo e io sono da sempre favorevole al lavoro (anche forzato se necessario) per i reclusi. Ad esempio il Silvietto lo mettiamo a recuperare persone completamente rincoglionite e plagiate dai rifiuti che le sue televisioni spargono nell'etere 22h 40' al giorno (spero che ci sia 1h 20' di televisione non tossica nelle sue reti, ma non avendo il televisore non lo so.
> vedi l'informatica, c'è già da anni,
RispondiElimina> è un bene per la gente ma un male per chi ci lavora.
> Non si guadagna quasi più nulla nel settore
Qualche mese fa quando bazzicavo antikomumnista tu mi segnalasti un sito di ecologia destra nel quale in un articolo l'autore esaminava molto bene l'emorroagia di risorse e capitali causato dalla globalizzazione, dalla delocalizzazione, dalla deindustrializzazione e come questo avrebbe portato sicuraemnte il paese (o la Nazione come dite voi destri :) alla povertà.
E' del tutto ovvio che se decine di milioni di persone come unico requisito negli acquisto si fissano sul prezzo, prenderanno software indiano, scarpe e pelati cinesi, carta australiana o palloni pachistani, mettendo te, i contadini, gli artigiani in competizione con il lavoro da schiavi di altri contadini, ingegneri o artigiani sfruttati e spremuti come limoni. La grande inculata (quelle dolorose, non quelle belle con le donne come piaccono a me =:) è che tu consumatore non pagherai le scarpe 4€ (con un dignitoso ricaricop del 200%) ma continuerai a pagarle 150€ (qui i ricarico va fuoriscala).
Non pagherai la livenza sw 4€ al mese ma continuerai a pagarla come prima.
Ecco che la filiera parassitaria e marcia crea il danno.
Perché senza lavoro tu potresti anche vivere con un terzo del reddito con beni importati se costassero un terzo, ma essi continuano a costare come prima o più di prima.
Non esiste solo il prezzo in un prodotto: esiste la sua qualità, la qualità del processo, la dignità del lavoro, la sostenibilità ecologica...