Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
venerdì 2 novembre 2012
In vista del "tonfo"
Al gas stasera c'erano molte cose squisite: caciotte stagionate con alloro, cavolo nero, senape, cime di rapa, porri, pane con farine biologiche macinate integrali a pietra, lievitato con pasta madre e cotto in forno a legna, uova di galline ruspanti di campo, zucche, birre prodotte artigianalmente.
Però...
Ecco, il contadino "di riferimento" ci ha fatto una proposta, in vista del prossimo "tonfo" : considerato che prossimamente molte persone non avranno più i denari per pagare i prodotti del contadino, sarà necessario arrivare a forme di collaborazione economica non monetaristica: ad esempio barattando prodotti con lavoro, coproducendo le trasformazioni.(marmellate, conserve, etc.). Forme di coproduzione più intense e più intrallacciate rispetto al solo acquisto settimanale in abbonamento: il nostro piccolo gas di puri e duri è rimasto l'unico con l'abbonamento fisso alla sporta settimanale, altri gruppi si sono squagliati come neve al sole: la mentalità del supermercato non è quella dell'orto (c'ho voglia di malanzane (a novembre!), questo giro non ci sono nella sporta e allora non la prendo) e mette alla prova e decima tutti i (psedudo) gasisti che non sono più che consapevoli di essere stati drogati dalla finta abbondanza a-stagionale a-territoriale di prodotti finti e/o scadenti, molto spesso tossici.
L'azienda del cattocontadino ha qualche problema e la sua sopravvivenza è anche solo egoisticamente molto importante. Quando il sistema dalla crisi entrerà in collasso il numero di senza lavoro esploderà (in Grecia 30k persone tornate a lavorare la terra solo nei primi mesi della crisi). Nel frattempo dobbiamo cercare di tenere in piedi quel podere e il contadino che lo anima e che ci fornisce il cibo caro ed eccellente.
E' nel vostro interesse fare in modo che questo lusso duri. Troppo bello rifornirsi di ottimo cibo dal contadino. Mangerei volentieri anche io un pane così preparato.
RispondiEliminaIn realtà poiché si tratta di un G.A.S. c'è un impegno solidaristico che non è banale, visto che i prezzi che paghiamo per questi prodotti sono più alti di quelli della GDO.
RispondiEliminaIl problema è che il cattocondatino si è riprodotto cinque volte e ha una famiglia pesantissima che, oltre a distrarlo dal lavoro agricolo, ha costi tali che sta affossando l'azienda.
Il pane è un capolavoro di _igi, un gasato che fa il pane per i gasati dei gas della zona. Acquista i cereali antichi e biologici (frumento e segale), ha un piccolo mulino casalingo, ha il forno a legna che il gas gli ha finanziato acquistandogli in anticipo il pane di un anno.
E' un bellissimo progetto.
E tutti i miei amici mi chiedono di quel pane. E' diventato un regalo che faccio loro quando li vado a trovare.
Vuoi una bozza di pane? Non so dove dovrei portartela, però!.
Dovrà ingegnarsi per vendere di più. Ad esempio portare a domicilio come fa il mio anzi il figlio del mio contadino, aprire la vendita ad esempio la domenica presso l'azienda (è il momento in cui le persone sono più libere) ci sono parecchi modi per incrementare le vendite
RispondiEliminaLa questione è che il cattocontadino che si è riprodotto conigliescamente cinque volte ora è nella cacca.
RispondiEliminaPerché una famiglia così, nel posto dove è (solo per trasportare i figli a/da scuola, atività catechismo etc. si rovina in carburante) è economicamente PESANTISSIMA, nonostante cerchino di stare attenti.
Con un 1€ di profilattico risparmi 200.000 volte tanto (un figlio costa, qui ed ora, ca n10^5€, n intorno a 2).
Per non parlare del pesantissimo impatto ambientale che è la cosa più grave.
Ora la frittata è fatta, non puoi sopprimerli una volta che sono al mondo. Ecco che la sua scelta ha immediatamente conseguenze sulla comunità. Sia pur di livello eccellente, forniture a volte scarse e che saltano spesso.
Con quell'impegno sta poco pure sui campi.
Fare figli NON è (qui e ora) un diritto personale ma è un atto sociale e questo lo dimostra ancora una volta.
ehh... è una storia lunga questa del gas... anche io ne faccio parte, ma senza molta soddisfazione. ho anche della terra che metterei a disposizione, perchè sia coltivata ed i frutti siano comunistamente equamente divisi.. ma non funzionerebbe, la terra è bassa per tutti. è ancora bassa perchè c'è molto denaro ancora in giro. quando raggiungeremo il fondo vedrai che diventerà raggiungibile.
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