Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
mercoledì 12 dicembre 2012
Utero affettivo
Ultima sera notte mattina con mio figlio ieri stamani. Domani se ne andrà in Africa con la madre e quella parte di famiglia perché per quanto aperti e inusuale siamo una famiglia vivente e aperta. Ci vedremo il sette gennaio.
Un po' mi mancherà il mio bipede, in quelli che sono giorni del focolare e degli affetti. I miei invecchiano di mese in mese e non saranno molti i natali che passeremo ancora insieme.
Allora c'è un po' di malinconia ma anche di senso della vita che prosegue, del ciclo e del tempo della vita che fanno il loro corso.
Ecco, noi papà, come io e _zzz e tanti altri che abbiamo tante medaglie di platino ed oro perché siamo stati eccellenti papà separati, sovente molto meglio di madri egoiche o sbandate, ci siamo creati un utero affettivo che rispetto a quello fisico ha l'indubbio pregio di lasciare respiro ai nostri amati bipedi, di lasciar loro libertà e possibilità di incamminarsi nella vita, senza il dolore e il vuoto che le portatrici d'utero, umanamente, devono sentire nell'allontanamento verso la vita adulta dei prodotti loro e nostri.
Angelo Bona osservava che è proprio il distacco uno dei grandi dolori per le donne, non di rado insopportabili e che cerca di lenire nella sua pratica clinica.
Ecco, forse noi papà separati abbiamo un allenamento sordo e lontano alla mancanza, all'assenza, a questa dolenzia. Forse per questo sopportiamo meglio questi distacchi.
A noi portatrici sane di utero ci e' data la meraviglia dell'accoglienza . L'arbitrio di mettere in moto un destino proprio dentro le nostre viscere. Pero' e' vero il senso di distacco si differenzia dal punto di partenza soggettivo. Voi padri separati o padri con intenzione siete un meraviglioso trampolino di lancio per questi gigli al vento. Che non sono poi cosi fragili.
RispondiEliminaBella la tua riflessione. Molto moltissimo
FG
Non so, penso non si possa generalizzare. Le donne sono così, gli uomini cosà.
RispondiEliminaPerò mi piace quest'idea dell'utero affettivo. In bocca al lupo per questa separazione da tuo figlio, che spero vivrai bene sul serio. Buona serata.
Che un padre abbia un rapporto meno viscerale con il figlio rispetto alla madre mi sembra una cosa ovvia, anzi naturale, non c'è bisogno di essere uno strizzacervelli per intuirlo ;)
RispondiElimina... perchè il cordone ombelicale non lo si taglia alla nascita, rimane per sempre!
tuttavia non ne farei una questione di "cosa è meglio cosa è peggio, più bravo il papà o la mammà": chi ti dice che il figlio non abbia bisogno di entrambi gli affetti, quello materno-viscerale e quello paterno-razionale?
Io credo che essere padri e madri non sia uguale dappertutto: in Italia credo che questi due status vengano stimati, non secondo la realtà odierna, ma alla luce di abitudini passate. Così si finisce per equiparare a virtù lo status di madre, quando poi concretamente la società aiuta ben poco le madri.
RispondiEliminax Femmina Gaudente:
RispondiEliminaGrazie.
x LaDama Bianca:
Sempre il problema delle affermazioni: nessuna è generalmente vera. Diciamo che ci sono anche caratterizzazioni di genere. No!?
Se fossi un artigiano o un industriale del settore calzaturiero sarei destinato al fallimento se usassi le stesse misure e taglio per scarpe maschili e femminili. Anche se è assolutamente vero che si sono alcune donne che hanno il piede più robusto e grande del loro compagno...
x Silvia:
No c'è alcun conflitto tra paternità e maternità visto che sono entrambe indispensabili per un ambiente equilibrato, ecologico per la prole.
Anzi, sarebbe bene che ci siano più figure maschili e più figure femminili di riferimento, visto che la famiglia nucleare è una patologia, una degenerazione.
Da questo punto di vista c'è anche di peggio come ambiente per la prole ovvero le coppie monogamiche, esclusive e omosessuali.
Peccato che in questa italia della Mamma_Mia i padri separati siano molto spesso millesimata la frequentazione e il tempo. Non so se ho già scritto di questo, ad esempio di cosa succede in Svezia.
x Sara:
La prima forma di emancipazione delle donne e degli uomini è riconoscere l'importanza fondamentale dell'altro genere e che la diversità ha dei costi che è necessario affrontare.
Ma ciò spesso cozza con l'ego e l'ovvietà dell'importanza dell'altro va al diavolo.ù
Così si sviluppa in un società squilibrata sul peggio del maschile una sorta di pseudo femminismo antagonista che è altrettanto pernicioso.
Ci sono padri separati indegni che comportano che padri separati degni siano trattati spesso in maniera ignobile dalle madri egoiche dei loro figli e da una magistratura spesso inetta, menefreghista, una magistratura che non giudica.
ce l'ha i soldi la tua ex moglie che se ne va in Africa.... diciamo che i morsi della crisi non li sente.....
RispondiEliminaPremesso che l'attività del marito consente loro di andare in vacanza solo in inverno e questa è la loro vacanza annuale, la risposta è sì.
RispondiEliminaAggiungo inoltre che diciamo sono già stati pizzicati dalla finanza per mancata emissione di scontrini.
Insomma fai tu.
Una coppia monogamica costituirebbe un ambiente insano per i figli??????
RispondiEliminaScusa, ma cosa stai a dì?
Sì.
RispondiEliminaLe coppie monogamiche nucleari chiuse ed esclusive della società contemporanea sono pessime come ambiente di crescita.
I piccoli sono esposti moltissimo tempo alle caratteristiche di due persone,di fatto diventa una sorta di plagio.
Sono moltissime le persone che in età adulta si accorgono di aver assorbito purtroppo le debolezze e gli schemi comportamentali problematici di uno o entrambi i genitori.
Nella storia dell'umanità questa chiusura asfittica e malata della famiglia nucleare non ha neppure un secolo, cioè è un nulla che però ha dimostrato appieno le proprie caratteristiche patologizzanti.
I piccoli sono esposti moltissimo tempo alle caratteristiche di due persone
EliminaMa quale moltissimo tempo, Walker??
I nostri figli passano più tempo a scuola che in casa.
Una casa normale è un posto dove girano parenti e amici, non un santuario dei genitori.
Un bambino ha bisogno di figure di riferimento stabili, pur con tutte le pecche genitoriali.
Quindi secondo te crescono meglio i bambini che hanno due padri, due madri, quattro "amici della mamma", quattro "amiche del papà", dieci nonni e un centinaio di zii??
Ma dài!
Fino a tre anni in molt casi passano quasi tutto il tempo con i genitori.
EliminaLa scuola ha un'importanza limitata in quanto è un ambiente specifico,per molte cose protetto nel senso che molte cose a scuola non ci sono non si fanno.
Non vedono i litigi tra un professore e il preside, mentre assistono ai litigi tra i genitori.
Finita cena gli amici non ci sono più e quando la mattina c'è fretta vedono mamma e papà come si comportano, magari a fare i mezzi delinquenti nel traffico etc etc.
> ha bisogno di figure di riferimento stabili
Mh. Questione complessa.
E se le figure di riferimento hanno limiti gravi? E se non sono gravi ma sono quasi solo quelle due figure di riferimento? Tu cresceresti tua figlia dandole solo due alimenti?
Potrebbero essere ottimi ma mancare di magnesio e vitamina PP. Come facciamo allora? Si varia l'alimentazione.
Crescono meglio i bambini che hanno una molteplicità di figure di riferimento come è sempre stato del resto. Visto che fino a pochi decenni fa il 90% della popolazione viveva in campagna, in famiglie di fatto allargate, dove ogni bambino passava molto tempo con zii, prozii, cugini, amici, suoceri, consuoceri, genitori di amici etc.
La famiglia nucleare chiusa è asfissiante per gli adulti che non la reggono, perché dovrebbe essere un ambiente sano per i piccoli?
Questa frammentazione isolazionista di cui è concausa il modernismo non è affatto positiva.
e chi ha deciso che la famiglia patriarcale allargata fosse un modello migliore?
Eliminamia madre che l'ha vissuta la ricorda con orrore!
il regiù che comandava come un despota e tutti gli altri a sottostare.
mancanza di intimità.
ingiustizie.
gelosie e rivalità e litigi a non finire.
non la si reggeva nemmeno quella, di famiglia, la si sopportava solo perchè non c'era la possibilità di andarsene.
la molteplicità di figure di riferimento va bene, ma non la confusione di ruoli tipica di certe famiglie "allargate" ... talmente allargate che il bambino rischia di perdersi!
EliminaPossiamo paragonare famiglia patriarcali "fisiologiche" e famiglia nucleari "fisiologiche" oppure famiglie patriarcali patologiche e famiglie nucleare patologiche. No!?
EliminaRitengo che le lotte di potere, i conflitti aspri e le prevaricazioni non manchino né nell'una né nell'altra.
Cmq, un piccolo che in una fmaiglia nucleare subisce il plagio genitoriale o assiste quotidianamente alla violenza tra i genitori ha la possibilità di scappare da zio suocera nonno prozia o cugino?
Cmq non intendo apologizzare la famiglia patriarcale basata come scrivi sul potere e sull'imposizione del diritto di sangue.
Io penso a famiglie allargate e a gruppi di persone che condividono valori e stili di vita.
Il bambino rischia di perdersI?
Sì!?
Dal piccolo della mia esperienza posso dirti che esiste almeno un caso in cui ciò non è affatto successo.
Anzi, UnRagazzo è in condizioni molto migliori di molti suoi amici e compagni di scuola più o o meno e anche diversamente "sbandati" da queste famiglie nucleare patologiche in cui hanno preso non pochi problemi direttamente dai genitori.
io sarei d'accordo, er dire il vero...ma forse ho letto troppo aldous huxley...o forse ho avuto una famiglia mononucleare che si chiedeva perchè io volesii stare fuori casa...ahahah
RispondiEliminaAnche la mia si chiedeva come
RispondiEliminaMai io volessi stare fuori casa. Allora ha deciso che ero fuori di testa . E io onestamente forse li ho assecondati impegnandomi seriamente ad essere proprio una corda pazza.
FG
Ps FG decenne avrebbe voluto tantissimo che i suoi genitori si separassero in modo che la fanciulletta non avesse mai visto cosi da vicino il sentimento della sopportazione per etica morale .
x emilio pascutti:
RispondiEliminax Femmina Gaudente:
Qui posso leggere le vostre testimonianze.
aggiungo un elemento interessante in più: i miei genitori si sono sempre voluti abbastanza bene, nonostante abbiano passato anni duri perchè venivano da background disastrati entrambi.
RispondiEliminama soprattutto si sono sempre amati nel senso fisico del termine, apprezzati esteticamente e divertiti insieme. ora son dei splendidi sessantenni e auguro a tutti di passare una cena a anversa o vienna con loro, dipendendo da dove cazzo sono ora: vi divertireste.
la buona educazione e i buoni sentimenti non mi son mancati come esempio...ma io credo che non bastino: sia io che mio fratello siamo un disastro e abbiamo vissuto fanciulezza e adolescenza come un incubo - ogni tanto ci confessiamo - cercando famiglie supplettive fuori, con somma ira e violenta incomprensione e gelosia dei genitori. il tutto ha ovviamente generato certi patatrac...
ovvio che ogni caso è complesso e fa storia a se, ma propongo uno scenatrio impossibile: se io avessi accettato di andare a studiare negli stati uniti o in francia, come potevo allora a 14 anni, son certo che mille frustrazioni, violenze e traumi adolescenziali dovuti alle paturnie della famiglia che deve risucchiarti, normalizzarti, alla quale devi conformarti (il fantastico mandato del padre, la fantastica gelosia materna) me li sarei risparmiarti. altri problemi avrei avuto, sì, ma almeno roba nuova!
vabbè, era così per elaborare.
> la famiglia che deve risucchiarti, normalizzarti
RispondiElimina> alla quale devi conformarti (il fantastico mandato del padre, la fantastica gelosia materna)
Ad esempio...
Cmq ogni modello sociale presenta pro e contro.
Ora sarebbe di sperimentare altri... pro e contro. ;)