Domenica sera è tornato mio figlio dopo tre settimane di vacanze, due in Africa (Capo Verde) e una in Baviera. Stasera ci prenderemo tempo per noi, finalmente, e ci andremo a vedere il primo capitolo della trilogia di Jackson su "Lo Hobbit".
In quest vacanze sua madre ha fatto la semi furba dicendomi la mezza verità sul ritorno: ricordo questo suo aspetto furbesco. Queste sua caratteristica non mi è mai piaciuta ed è stata usata da sempre. Uno dei peggiori difetti della madre di mio figlio. Secondo me è segno di stupidità continuare a credere che altre persone non si accorgano delle mezze verità / mezze puttanate che racconti in giro. Pur essendo bavarese per questo furbismo dalla gambe corte è assai più italiota di me.
Ma ora è giunto il tempo dello stare insieme. Prima cine e poi un boccone per cena a casa. Diventa meraviglioso anche il piccolo vivere quotidiano quando non lo vivi da molto.
Ecco, forse non è che proprio muoia dalla voglia sabato di andar per licei in città a scegliere valutare vagliare. Ma anche questo è parte del vivere.
bhe, interessante che te, che sembri rigido e, voglio immaginare, sincero anche a detrimento di te stesso, hai finito per stare con persone che non erano proprio sincere al 100%.
RispondiEliminaal di là della banale osservazione ying & yang etc., ti sei mai chiesto se nel tuo timore di legarti ovvero di riavvicinarti a una donna non risposi anche questo tema (tradimento, etc.etc.)?
Ma dai uomini in fondo chi e' sempre sincero al 100%. La bugia e' paura, scarsa autostima, senso di inadeguatezza e penso che nella vita tutti abbiamo sperimentato questi sentimenti. La cosa triste e' la menzogna fine a se stessa. Quella e' squallore . Oggi mi sento terribilmente sincera .
RispondiEliminafemina, concordo.
RispondiEliminaper contro, quando mi riferisco al 100% mi riferisco al fatto di essere insinceri nell'intimità, col proprio partner (col quale si dovrebbe fare team ed essere ragionevolmente sinceri) e quindi anche con se stessi.
infine, la bugia fine a se stessa può anche essere fantastica, geniale.
ora che ci penso, il vocabolo squallido non entra nel mio vocabolario, la unica cosa che mi viene in mente è la casa di mia nonna, che era molto molto disordinata.
Come fai a dire questa cosa Max, quando fai apologia del tradimento?
RispondiEliminax emilio pascutti:
RispondiEliminaAmai molto la madre di mio figlio. Veramente.
Quando sei preso anima e corpo, hai un'intera norcineria di fette multiple di svariati salumi sugli occhi ti sfugge spesso qualcosona. Col tempo scopersi quel suo lato che ella definiva come "essere diplomatici". Ma faceva parte di una delle sue caratteristiche, non potevo escluderla per tenermi le altre.
Il timore di legarmi?
Quello che sento emotivamente è dovuto a due caratteristiche: le storie sportive, agili, ludiche in genere è meglio che non durino molto, o anche senza è meglio che, visto che si tratta di sfizi, durano poco. Non amo chiudere e nemmeno dover iniziare a declinare inviti, a ricevere telefonate, ad essere nella condizione mentale di "dover" programmare un impegno con Tizia piuttosto con Caia. Sono piuttosto debole anche se sto rafforzandomi in questi mesi.
E' proprio una senzazione di "sentirmi limitato, vincolato" che mi vien su subito.
Dall'altra parte non ho il vigore e l'attitudine di mettere i rapporti molto velocemente su un piano sessuale che è, in questo momento - ciò che mi interessa di più / al più.
Aggiungi che io sono curioso di scoprire cose che da bravo ragazzo non ho fatto in postadolescenza e cose del sesso non canonico, "oltre". O trovi una compagna che condivide questo cammino (e con AW non successe) oppure devi scegliere tra la libertà (comprensiva di libertà di sperimentazione e di trasgressione) o la comunità del cuore, di sentimenti ed affetti "esclusive" con la compagna
Forse c'è anche qualche dolore sul fatto che ora rifuggo da coinvolgimenti sentimentali.
O forse più semplicemente, come scriveva Ellaeivicolipersi, non ho ancora incontrato la tipa che mi prende di brutto.
O forse c'è qualche dolore profondo e/o antico che è là. Ma poiché ho avuto due amori pazzeschi_che_ci_fermavano_per_la_strada a dirci chebbellichessiete e poi le solite storielle qualche settimana qualche mese in mezzo non starei a farmi troppi crucci e seghe mentali su eventuali traumi problemi blocchi e quant'altro che forse potrebbero essere di indagine per psicologici.
x FemminaGaudente:
Io non mi faccio alcun vanto di essere molto sincero. Francamente è un mio limite, visto che non riesco (ancora) a dire mezze verità, ad essere "diplomatico" e - a volte serve! - a raccontare delle sane palle e reggerle.
Dunque è un limite.
Trovo molto più stimolante intellettualmente giocare a carte scoperte in scenari inusuali.
Comunque non sono certo 100% sincero.
Oh! Almeno un poco di nero ce l'ho pure io qualcosina.
La bugia può essere geniale, come scrive max/emilio.
Vedi che essere troppi sinceri può essere stupido? Bisognerebbe avere il discernimento e la libertà di poter essere più o meno sinceri / falsi, a seconda delle condizioni.
Solo una persona che può essere falsa può essere sinceramente, con discernimento, sincera. >;)
x Alahambra:
Ti risponderà Max
Io lo ritengo estremamente etico, ecologico, pulito (una volta egli scrisse che io sono più moralista di lui).
Emilio avvoca una libertà nell'eros (senza libertà non è certo amore) da quanto ho capito, ma non certo il tradimento (quale?) come base dell'eros per il sé e nella relazione.
Questo per quello che ricordo e ho capito io.
x emilio.
RispondiEliminaAdoro il tuo esporre con assoluta sincerità le anime che ti abitano.
Lo squallore fa parte della vita giusto per condurci alla contemplazione della meraviglia. Questo almeno credo. E a dire il vero pensando alla parola squallido mi vengono in mente cose ben diverse dalla casa di una nonna disordinata. Una ad esempio le bocche rifatte di certe donnine attempate (io non sono proprio di primo pelo, anzi non ho più quasi pelo), i capelli tinti degli uomini, i parrucchini e i tacchi 12 al supermercato etc etc...
x uomo in cammino.
So bene che sei sincero a tal punto da non dire di essere sempre sincero. La verità viscerale va detta. La bugia meditata e a malfine va punita (se necessiti vengo io a darti una mano) la bugia fine a se stessa va derisa.
Di bugie io ne dico quel tanto che basta.
x Alahambra mi sono persa l'appunto del Pascutti sull'apologia del tradimento.
FG
dai rispondo, poi vado a lavare l'auto e domani vado per un pochino in amazzonia. se si scatena il vespaio non sarò capace di replicare, peccato >Come fai a dire questa cosa Max, quando fai apologia del tradimento?> ma veramente non mi son accorto di fare apologia. senz'altro apostasia rispetto al mio battesimo, quello sì eheheh ;)
RispondiEliminacmq la parola tradimento non ha senso per me. se noti, non la cito. non la cito perchè è una parola vuota. Digressione: ogni parola è vuota perchè è un contenitore che noi riempiamo di senso (vabè ma qui potremmo andare avanti ore, seguendo il solco semiótico e lacaniano), ma quella parola è vuota per me: che cosa e chi tradisco? ma chi sto danneggiando? ma andiamo, su, quei principi etici che stanno dentro di voi bruciateli, dico io. siate devoti, amate, e se riuscite a farci entrare più di una donna/uomo/famiglia ben venga (ve lo ricordate vittorio de sica che commentava del doppio cenone?). ecco tutto, molto semplice. siate felici e sinceri con chi è coinvolto e siete a posto. per quello parlo di insincerità, e non di tradimento.
faccio un esempio pratico.
se la mia donna si va a scopare qualcuno, io mi incazzo? mmmh, è da capire: se mi spiega che ha voglia di scopare, che io non la ho soddisfatta, eccitata o che anche solo voleva fare dello sport, who i am to blame her? Ma non è che deve venire a spiegarmelo o scrivermi in carta bollata: si comporti secondo le normali regole della convivenza tra compagni – mi voglia bene, si faccia scopare con tacchi e giarrettiere di quando in quando, non mi rompa i coglioni a me se poi si trova nelle difficoltà con i suoi rapporti esterni alla coppia. Non son un cuckold, perciò non mi entri in crisi con me spiegandomi che è innamorata dell’altro, ma che mi vuol bene, etc. Perchè sinceramente non sono uno zerbino, ma certo che se mi racconta come si fa scopare e vuole coinvolgerlo potrebbe essere interessante, curioso almeno: scoprirei lati, atteggiamenti totalmente nuovi. sai, le persone sono così complesse ma spesso si relazionano tracciando un solco solo, senza mai sorprendersi, anzi sorpresi e impauriti se si cambia.
se invece è insincera: ad esempio, se mi rompe i coglioni perchè il nostro rapporto è insufficiente, perchè dobbiamo dargli un giro di volta e darci obiettivi oppure ti voglio più biondo o più grasso etc.etc. ecco, se mi attira in questo lavoro su me stesso e sulla coppia (e io ci tengo alle mie relazioni, noi esseri umani siamo così deboli ed è così facile ferirsi che non sto mica cogli altri per fare il male, pensa che ho anche accettato il compromesso di sposarmi) e poi scopro che invece stava effettuando le sue piccole fughe con un altro, io mi dico: ma sei scema? ma che cazzo mi fai fare tutta sta fatica quando puoi esorcizzare i tuoi buchi interiori (e non...) a sta maniera? ma sei una vera vacca borghese, diocane. e ci rimarrei male per questa ragione: come io, che adoro me stesso e ho una altissima opinione di me ho potuto stare con una persona così stupida che mi porta a spasso col guinzaglio come un cane con invenzioni che servono a farla star meglio e giustificare quello che dopo tutto era una semplice voglia di qualche cosa di nuovo sul suo versante? ecco, veramente mi guarderei allo specchio e mi arrabbierei con me stesso al punto da romperlo. perchè c'è qualcosa di sbagliato in te se non riesci a portare i rapporti al tuo livello. certo, c'è anche qualcosa di sbagliato nell'altro, se ti ha bellamente preso per il culo: ma quelli son cazzi suoi. quello che mi dico è che ho scelto male, molto male, e pertanto devo mettermi in discussione: che ho fatto di male? Perchè io livello il rapporto su un certo livello ético e morale e non so fare in maniera che la controparte si attenga (più o meno, nel complesso, non voglio essere anale) alla stessa misura? Perchè e come ho permesso questo unbalance di energie messe nel rapporto?
...
...
RispondiEliminae poi, cara donna appena sposata, concludo con la consueta malizia e con uno dei più bei detti - insegnatomi da una amica irachena (il detto cmq era del fratello di questa amica). How can you eat the same chicken every day? over and over again?
ecco, tu che sei novella sposa, chiediti perchè tuo marito deve o vorrà scoparsi solo te, every day, over and over and over. perchè? perchè lo dice il libro? perchè altrimenti si macchia del terribile peccato di tradimento? ma sai che cosa ce ne frega a noi? (quest'ultima frase per citare vasco Rossi, nume tutelare di un certo sano atteggiamento nichilista e ironico durante gli anni della dc e del pentapartito. Ahimè, la coca lo ha bruciato poveretto).
tutto questo con la consueta mescola di ironia, cinismo e verità che credo sia la cosa più vicina alla verità che ci sia per me.
x max STREPITOSO quadro Picassiano della coppia dove tutto vale che è come dire che non vale niente. Mi PIACE anzi mi straPiace. Buon viaggio novello Colombo delle pulsioni UMANE.
RispondiEliminax FemminaGaudente:
RispondiEliminaEh, lo squallore è una nominalizzazione.
Dico albero e tu ci vedi un acero, io un abeto, l'astrazione è la stessa ma il vissuto, la nostra percezione è diversa.
Anche per me lo squallore è la finzione, il travisarsi, il finto e tu ne hai citati alcuni.
Il tacco 12 al supermercato.. dipende. Ecco, dipende. Forse non rientra nei miei squallori.
Dipende se il tutto è finto. Ecco.
Sì, Emilio a me_mi piace un tot.
E lo linkai quando scriveva.
Prima o poi spero di scuotergli le mani, dovesse prima o poi tornare a bologna.
x Emilio Pascutti:
Il tradimento da una parte è evoluzione.
C'è questo aspetto nel trasgredire un patto.
Dall'altra è un patto.
E il patto determina forma e contenuto del tradimento, la sua Gestaltung.
C0è un aspetto morale (la rottura del patto) ed un aspetto etico (ma stro danneggiando? sto facendo del bene?).
Certo la morale è in parte etica e l'etica ha una morale.
Per il resto...leggo.
Le persone sono complesse e questa complessità non può essere (se non per approcci che si rivelano quasi sempre essere rozzi, come la morale è) a binari questo_si, questo_no.
Dipende. Dipende da molte cose, dal contesto, dal momento.
Zio peto, dovrei laurà ma mi distraete voi.
Ragazzi, io non ho voglia di discutere per poi sentirmi dare dell'aggressiva.
RispondiEliminaIl tradimento consiste nell'infrazione di un patto, quale che questo patto sia: se uno e la sua compagna decidono che si possono scopare chi piace a loro, ma solamente di giovedì, il fatto che poi scopino di venerdì è un tradimento. Si può stare a sindacare sulla bontà del patto iniziale, sulla valenza di un giorno della settimana piuttosto che di un altro, tutto quello che pare a voi, ma si sta tradendo quello che consensualmente si era deciso.
Ora, FG, in un commento qui Max (alias il sig. Pascutti) ha dichiarato di essere (cito testualmente) "fedele fino ad un certo punto". Ora, siccome l'italiano ha delle parole che han dei precisi significati, mi domando come si possa esserlo, fedeli fino ad un certo punto. E' una condizione che prevede un sistema binario, 0 od 1, o lo si è o non lo si è.
E ripeto, non sto parlando di scopare con altri che non siano la propria moglie, parlo di rispetto o meno di un patto reciproco. Nel momendo in cui questo patto reciproco viene rotto, si consuma un tradimento e vien meno la fedeltà. Il nasconderlo, diventa menzogna, ovvero mancanza di sincerità.
Poi, tutto il discorso che sempre il caro Max (di certo uno a cui la dialettica ed evidentemente una certa infarinatura classica non mancano) ha fatto qui sopra, ma sì, certo, tutto bello e tutto giusto, per chi sceglie di vivere consensualmente un rapporto di quel tipo. E infatti, lo ribadisco per centomillesima volta sperando questa volta finalmente di venir creduta, non è questione di sesso.
Non è mai questione di sesso per quel che mi riguarda. E' il rapporto tra persone che mi interessa, e la libertà di poter vivere i miei senza sentirmi dare costantemente della bigotta moralista perchè vivo come pare a me.
Quando mi scaldo e divento aggressiva FG, è sempre per questo motivo: espongo le cose sul piano della mia logica (la mia, non quella di qualcun altro) e rigorosamente la questione vien messa sul piano della moralità, una moralità che non vivo e non predico tra l'altro. E allora mi irrito parecchio sì.
>mi domando come si possa esserlo, fedeli fino ad un certo punto.>
RispondiEliminaho 3 risposte:
1) rimanendo fedele ai tuoi principi e a quelli dell'altro/a ma accettando la crapula come un segno di emanazione divina (e la salsiccia, dice un amico, è dimostrazione della natura suina di dio)
2) rimanendo fedeli ma non fino a ledere la tua integrità spirituale e sessuale, cioè tirando anche la carretta del rinnovamento, cioè rimanendo flessibili
vabene, volevo salutarvi. tra poco parto per un viaggio che spero mi faccia incontrare il tapiro che è in me. come sappiamo il tapiro è un animale che assume continuamente piccole dosi di foglie da differenti alberi, per non subire gli effetti degli alcaloidi. queste foglie piene di alcaloidi si usano nella foresta per fare il curaro per uccidere e il curaro per curare. mi avete fatto compagnia durante questi mesi di noiosa sao paulo, tappa obbligata. vi ringrazio, ci sentiremo tra un po' di tempo, sicuramente da un altro continente e da una altra città.
ah, sì, scusate lo pseudonimo, ma non sto riuscendo a cambiarlo nelle impostazioni del profilo di google. tanto vale.
ciao
max
La fedeltà ad un patto è un valore.
RispondiEliminaMa anche la trasgressione è un valore. Da una trasgressione del patto viene la sua evoluzione, la sua rinegoziazione.
Quindi Alahambra hai ragione a sottolineare che c'è un ecologia nel patto tra pari.
Ma anche Max lo ha scritto, c'è una integrità anche personale oltre che relazionale, c'è un aspetto evolutivo.
Gli Zadra hanno scritto un saggio che si chiama trasgredire con amore.
Si trasgredisce ad un patto, a delle regole e ciò può essere nefasto ma anche ecologico.
Qui il discernimento e lo spirito con cui si vive. E quelli non te li da nessuno schema di norme procedurali o sessuali.
Se c'è un patto, c'è un'altra persona che a quel patto ha aderito. Mancare, trasgredire come dici tu, significa interrompere un rapporto di fiducia con quella persona.
RispondiEliminaSe la tua evoluzione personale, a cui senza ombra di dubbio in primis bisogna dar conto, fa sì che quel patto ti stia stretto, si rinegozia con l'altro, se ne parla, se ne discute. Prima di trasgredire. Perchè altrimenti non è, di nuovo, che scuse e banalità. E se l'altro non vuole cambiare i termini, comunque il venir meno al patto non è corretto.
Certo che far di testa propria è molto più facile e comodo, però poi non parliamo di sincerità, perchè son due cose che proprio non possono stare insieme.
Fondamentalmente sono d'accordo.
RispondiEliminaMa...
Ma non esiste il feticcio della sincerità assoluta e non esiste neppure quello della inviolabilità assoluta.
No!?
C'è la questione etica: la trasgressione del patto fa male (ha risultati negativi, comporta un peggioramento) o fa bene (è fruttifera aumenta la fertilità della relazione, la qualità dei rapporti)?
I limiti hanno senso se li si trasgredisce con saggezza e con una certa regolarità. Altrimenti diventiamo dei talebani. E il limite, il patto, da strumento, fine.
Non capisco come spezzare un rapporto di fiducia possa esser un bene.
RispondiEliminaContinuo a pensare che non sia questo il modo di coltivare un rapporto ed una relazione, e invece comprendo molto bene come mai relazioni basate su questi fondamenti falliscano miseramente ogni giorno.
Alora, tempo addietro (devo aver sceritto qualcosa in aWaM) lessi un lavoro di uno psicologo cattolico che a dentri stretti ammetteva di aver osservato nel corso della propria esperienza perofessionale che certe fughe/avventure fedifraghe avevano portato una ventata di libido nella coppia ravvivando la relazione. Ora non ricordo bene ma penso che si riferisse a uscite fuori porta inconfessate.
RispondiEliminaAllora, questo è un caso di violazione benefica, ecologica. Ovviamente perché il/la fedifrag* è stato in grado di mantenere nascosto quanto avvenuto.
Ci sono molte condizioni: quante volte per quanto tempo etc.
Non c'è una regola valida sempre.
Lo vedi perchè mi irrito?
RispondiEliminaPunto primo: non ho parlato di sesso, ma infrazione di un patto. Che sia sul cibo, sul sesso, sui vestiti, sul lavoro, sulla macchina non ha alcuna importanza: un patto è un patto.
Punto secondo: che diamine c'entra il fatto che fosse cattolico? Sei tu che ne fai sempre un discorso di morale. Io rimango sempre, e dico sempre, sul piano della logica. E la logica, il senso intrinseco delle parole, non lascia molto spazio per i voli pindarici nel cercare alibi e scuse.
Tanto per dirtene una, mio marito è assolutamente, completamente, definitvamente e convintamente ateo. Non ha alcun genere di sistema di valori basato su quello che Max definisce sprezzantemente il libro (che poi, dovrebbe scriverlo con la maiuscola, ma tant'è). Eppure, come me, è convinto che le tue arrampicate sian, appunto, arrampicate per giustificare un comportamento senza prendersene poi le responsabilità.
E aggiungo: è ovvio e palese che ciascuno può comportarsi come meglio crede, ma le conseguenze fan parte di quel che si fa.
Le mie scelte mi han portato ad una relazione più che felice che permane e dura da più di un decennio e recentemente arricchita da un matrimonio.
In effetti qui siamo finiti a parlare di sesso perché siamo partiti dall'eros alla domanda di Max su come io abbia potuto avere una storia importante con una persona (la madre di mio figlio) che da sempre utilizza quasi sistematicamente le mezze verità.
RispondiEliminaL'eros non è fatto solo di sesso, ma anche di molte altre cose.
Ho fatto riferimento al cattopsicologo perché nella teologia cattolica la fedeltà esclusività del matrimonio (anche quello dei preti con la ecclesia) è uno dei precetti più importanti.
Ma come ogni precetto che fa parte del patto, esso può essere violato.
La violazione, la trasgressione, la rottura del patto aveva portato effetti positivi nella relazione, anche se questo fu, è stato ed è considerato cattolicamente GRAVE.
Sono felice per la tua felicità, Alahambra.
So che per te è importante.
Ma il mondo è vario e ho la senzazione (non leggo un diario della tua vita che non c'è) le scelte che hai impostato nella tua relazione per me sarebbero insopportabili, non mi farebbero bene.
Sono proprio le conseguenze che contano: se la trasgressione/rottura del patto ha effetti positivi essa è ecologica, se ha effetti negativi essa non lo è.
Poi bisogna considerare anche il tempo, perché gli effetti non sempre si manifestano in bene o in male subito.
Tempo addietro ero intransigente su molte cose, come te, Alahambra.
RispondiEliminaC'era concetti e valori che ritenevo non potessero avere MAI eccezioni o deroghe.
La madre di mio figlio mi prendeva in giro, mi diceva che deboli e impariti si danno regole ferree alle quali aggrapparsi.
Nel mio caso aveva ragione, ero un bamboccione idealista e perso negli spazi teorici di una perfezione e disumana e inesistente. Poi sono cambiato e ho capito qualcosa.
Insomma, vorrei dirti che ero molto severo allora e che posso com-prendere ciò che intendi. Ora ho compreso anche altro cose.
Probabilmente ancora poche. ;)
E siamo arrivati al nodo cruciale: è chiaro che ciascuno opera delle scelte a seconda di quello che gli pare meglio. Ma per fortuna direi, considerato che non stiamo al mondo per soffrire.
RispondiEliminaQuello che mi disturba quando ti leggo, è il fatto che mi sembra che tu non voglia mai prenderti le tue responsabilità. Prendi il caso della tizia a casa tua che non ha voluto combinare. Ti sei posto il dubbio di stare correndo, di averla spaventata, di esser stato precipitoso rispetto ai suoi tempi? Da quel che hai scritto non pareva assolutamente.
Te l'ho già detto in passato, mi sembri un adolescente di 40 e passa anni, che agisce e poi dà la colpa a terzi dei "danni" che provoca.
Ora, mi auguro che tu trovi sulla tua strada una donna che condivida il tuo sistema di valori, con la quale instaurare un rapporto come dici tu, ma la vedo assai difficile, se i presupposti sono comunque l'eccesso, il venir meno alla parola data e la menzogna.
Che poi era esattamente quello che dicevo sul diario di Luca e Chiara, nè più nè meno. E infatti...
Sono responsabile.
RispondiEliminaUn tempo lo ero pure troppo fino a ledere la mia dignità.
Mi consideto respons-abile anche perché non scarico mio debolezze, non mi appoggio su nessuno, non rompo a nessuno con le mie paturnie e capricci e se mi vanno i capricci ho imparato che devo guadagnarmeli da solo.
Non riesco a mentire, le uniche menzogne che reggo sono della cazzate bambinesche.
La parola data per me è sacra. Se non riesco o non posso non do alcuna parola. In questo senso non mi prendo responsabilità.
A proposito di _lla, la siciliana.
Se ci fosse stata una serata di ludico e divertente sesso bene per entrambi. Non c'è stata, pazienza. Ho intuito che è fragile e non ho intenzioni di fare il crocerossino.
Sono stato precipitoso? Mah, forse si forse no. Non siamo finiti a letto appena usciti dalla milonga la prima volta che ci siamo conosciuti ma dopo un po' (a casa sua) e poi ancora dopo altro tempo una seconda volta a casa mia.
Per quello che poteva essere, qualche momento piacevole e gratuito ella per me ed io per lei è andato bene così.
Così, una storia su un paio di sere che non è finita nel sesso vero ma si è limitata a qualche momento piacevole e a del petting.
Non ci farei troppe analisi.
In questo periodo non voglio altro, Alahambra.
Se capita bene, altrimenti si passa oltre.
Va tutto bene, sei un uomo libero e puoi fare quel che ti pare senza che chicchessia possa venire a sindacare sulla cosa.
RispondiEliminaSolo, per piacere, non dire che la parola data per te è sacra nello stesso momento in cui dici che un patto si può trasgredire in quanto ecologico e sano. Ti rendi conto anche da solo della evidente contraddizione.
Che poi, è precisamente il punto a cui volevo arrivare dall'inzio della questione, sia per quel che riguarda te, sia per quello che riguarda il Sig. Max.
Siete liberissimi, ovviamente, di fare tutto quello che vi passa per la testa, ma non cercare di giustificarlo con voli pindarici ed argomentazioni arrampicate sugli specchi.
Dite piuttosto che anche il cazzo ha le sue ragioni.
RispondiEliminax Alahambra:
RispondiEliminaNon ti do tutti i torti. Alcune responsabilità è vero, non me le prendo. Anche in campo sentimentale. Insomma, in questo periodo della mia vita ho capito che non son certo affine alla relazione-sacrificio, alla relazione-sostegno, alla relazione-assistenza.
Tutte cose buone e giuste ma come dare la tachipirina ad un*, una tantum, per periodi di tempo limitato. Tutto questo fu certamente molto rinforzato dalle letture di Osho che criticava sistematicamente e ferocemente le relazioni-bisogno o relazioni-tra-mendicanti.
Come ho espresso più volte sono alla ricerca delle mie trasgressione: su quella della parola sono ancora piuttosto binacastro come cigno, anzi, direi candido.
Le contraddizioni esistono, Alahambra. Puoi essere candido solo se hai qualche punto nero qui e la che differenzi il bianco che senza nero non può essere distinto.
Decvi vivere le contraddizioni.
Che è diverso da vivere sistematicamente nel caos e senza patti, valori, regole.
x FemminaGaudente:
Il cazzo ha le sue ragioni, ha un suo sistema di valore ed è giusto che non sia sempre zittito, taciuto, chiuso senza aria.