Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
martedì 12 marzo 2013
E' tutt'altro
Domenica sera ho dovuto bestemmiare in aramaico per trovare un parcheggio per la milonga in centro. Oltre venti minuti di ricerca a zonzo, ero furibondo. Io odio profondamente venire in città in auto. Viaggiare in treno è mille volte più confortevole e veloce ed economico ed ecologico. Poi la città me la giro in bici, come ieri che sono andato a lezione dall'altra parte della città e poi tornato alla stazione, pedalando felice le ore della tarda serata.
Ma questi sviluppisti accrescitivi consumisti semplicemente sprecano miliardate di euri per costruire nuove strade e PEGGIORARE il problema della immobilità privata, a renderla privilegio dei benestanti, sottraendole al far funzionare i servizi pubblici anche la sera/notte (sarebbero colossali risparmi a livello nazionale) cosa hanno in testa come "politica"? E così devi scendere in città in auto, spendere molti soldi inquinare chimicamente ed esteticamente, aumentare il PIL e rovinarti la vita e buttare tempo coll'incazzamento della ricerca parcheggio.
Ieri sera in treno, l'ultimo, c'era una decina di turche e turchi che tornavano al loro albergo, immagino dopo aver partecipato al Cosmoprof. Ad un certo punto hanno iniziato a cantare ed è stato bellissimo. Gente che canta e si esprime artisticamente, gioisce insieme alla fine di una giornata di lavoro. Ridevano e cantavano e le loro arie e sonorità mi portavano a terre lontane. Anche io poi sorridevo, ci siamo guardati per un po' prima che tornassi a leggere. Essere illluminati! Quando ero piccolo, a casa della nonna, in montagna, tavolate lunghe così, con la polenta e lo spezzatino e i crauti e vin bon e sgnapa e tutti cantavano, canti alpini. Erano tavolate felici. Non si ballava ma si cantava molto, quello sì.
Molta gente non ha capito una emerita mazza della decrescita. La decrescita felice e gaudente non è la crescita negativa a diminuzione del PIL. E' molto altro. E' quasi tutt'altro.
Questo è il messaggio che invece passa :-(
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=j2k1VZ44M-c
Quel video pubblicitario è paradigmatico di come l'interesse di pochi (qui essenzialmente i capitalisti azionisti della Mercedes e alcune persone impiegate nella sua filiera) lavorino per interessi personali a peggiorare sensibilmente un sistema assai degradato.
RispondiEliminaPoi sono gli stessi che sono pappa e ciccia con i religiosi che ti dicono di far più figli perché più bipedi poi significa anche più auto vendute, più mercato, più afffari. Poi se ci sono più persone nelle costipazioni e i mezzi pubblici vengono "tagliati" poi le persone sono sempre più insardinate nei mezzi pubblici.
Insomma la crescita consumistica peggiorativa vs. la decrescita serena ed edonistica.
Io ritengo che la massa sia sostanzialmente stupida, quindi manipolabile e poi pure masochista, visto che c'è una cultura profiondamente avversa al piacere e invece molto centrata su dolore, malessere, sofferenza.
Molte persone semplicemente sono schiave dell'auto e felice di esserlo, così profondamente plagiate da non essere neppure conscie di come esse siano vittime, siano schiave (madre di mio figlio, madre di tuo figlio, A-Woman sono le prime tre che mi vengono in mente).
Per quello la descrescita rimarrà una scelta elitaria e quando le masse dovranno piegarsi per il crollo delle risorse disponibili sarà coercitivo e drammatico,. sarà un collasso cruento invece che una descrescita serena.
Decrescita gaudente (vedo che questo termine torna sovente nei tuoi scritti piccola emozione narcisistica) Fatta questa precisazione sarebbe tutto più semplice se gli stati oltre a misurare il PIL misurassero con attenzione anche il BES
RispondiEliminaPare che lo abbiano capito in pochi.
FG
Ps. bella la fotoricordo dei canti alpini a tavola.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2013/03/11/Istat-Cnel-oltre-Pil-ecco-Bes-misura-benessere_8378277.html
Sì, la decrescita è anche un paradigma di panorami estetici ed edonistici.
RispondiEliminaCome vale per l'equazione
Quantità x Qualità = k
k, costante, qualcosa dovrebbe avvenire anche per Benessere Equo e Sostenibile
BES x PIL = k
Grazie per il contributo, Femmina Gaudente.
L'immagine è tenera, con quel vecchio stile, vero!?
Tenerissima. Ricordo delle gite al mare con il mio Babbo. Durante il tragitto si divertiva a far cantare me e i miei fratelli sempre la stessa canzone per lustri.
RispondiElimina" Quel cane di stoffa che mi hai regalato era carinoooooo"
FG
Anche il mio babbo cantava di brutto quando ci portava al mare Che cantate!
RispondiElimina:)
Mi ricordo varie canzoni tra le quali una canzoncina in tedesco
che sono riuscito a recuperare ora, erano lustri che non la sentivo.
Ma è bellizzzzimo!! kitschissimo e vintage di brutto. :)
Ma i ns figli che diranno? Ohh, non avevo visto una cippa del paesaggio (che data la orrenda metastasi di capannoni e cemento forse è anche meglio) perché in viaggio stavo tutto il tempo a spippolare sulla console, furbono o aifon!?