Ieri sono tornato dopo molti giorni in milonga (molti = 4). Ma ero partito col piede sbagliato ho fatto fatica a svegliarmi alle 21:10. Devo aver esagerato coi bucatini all'amatriciana. O il primo caldo che mi lessa?
Per una volta ho passato qualche tempo rilassato a godermi il ballare altrui. Il tango è ballare per te, ballare per la partner, ballare per il pubblico. E così c'è questo rapporto tra ballerini e pubblico che a volte è feroce, come osserva Haim Burstin, ogni tanghero tende ad essere feroce nei giudizi sui consimili.
Godersi il ballare altrui. Quante coppie principanti, alcune terribilmente goffe, sgraziate altre goffe ma belle nel senso che c'è tensione e attenzione nei confronti dell'altro anche se sono primi passi.
Godersi il ballare, pure l'esibizione superba di Marian Ines Bogado e Sebastian Jimenez. Il tango è fisica applicata in forma d'arte. E anche se quella è la loro professione e una delle centinaia di serate in giro per il mondo, Sebastian è riuscito ancora a stupire Maria Ines sulle cui labbra affiorava, di tanto in tanto, un sorriso incontenibile malcelato. La magia avviene ancora anche per coloro che sono ai vertici mondiali che hanno fatto del tango la loro professione.
Caldo e stracchezza a parte qualche tanda è uscita bene.
Poi i due si sono messi a ballare con i milongheri della serata. Per un attimo mi è venuta la tentazione di invitare Maria Ines ma , probabilmente è ancora un po' presto e non era una gran serata per me.
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