Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
venerdì 14 marzo 2014
BachecagendO
_lia, una delle poche tanghere con cui iniziai i corsi, super _lia che ha proprio una passione genuina e - vista gli abbandoni che si susseguono - autentica, ha da tempo una zampa malconcia; ha dovuto quasi abbandonare lo studio e la milonga. La passione sincera però la tiene comunque vicina e così avrebbe organizzato, insieme con _ara, la mia compagna di studio nel corso di città una serata balotta (a far balotta, festa, come si dice nel capoluogo felsineo) nella quale vedere Tango di Carlos Saura.
Ieri ci ha mandato via mail la proposta: essendo articolata su una certa serie di data e su una ottina o decina di destinatari e destinatariesse, ho pensato maschilmente di... aprire un doodle. Cosa di meglio di una bachecagenda? Non stiamo a inondarci di mille mila mail, che se ne perdi una poi noncapisciucazzdelrest, etcetera eccetera etecetera. Un* va lì, vede un po' chi c'è quando, clicca le sue crocette, ha finito senza usurarsi troppo di sfregamenti e attriti palle e ovaje. Semplice, bello, no!?
Beh, è stata completamente ignorata.
E' assolutamente, freddamente e squallidamente semplice. E' continuata la ridda "impazzita" di messaggi e contromessaggi animata dalle nostre vivavi portatrici di vagina nonché tangheresse: io non posso il 4 | ma allora non vengo neppure io | ma dove vai? | non andare lì | no là a me piace di più || ma allora facciamo il venerdì dopo | ma Piz ha detto che non può il 30 e allora io verrò solo il 28 | ohps, io il 4 andrò a Treviso | etcetera etcetera etcetera.
Prima che quasi smettesse chiamavo _ren la basca per chiederle se voleva venire a ballare in milonga. Ero pure di fretta, mi aspettavo risposte tipo "Ah ciao, stasera non posso." oppure "Siiì, dai facciamo che arrivo da te a un quarto alle dieci".
E invece _ren att(r)accava delle pezze pazzesche, iniziavano a passare le decine di secondi fino a che non dovevo dirle, "Scusa _ren, ho fretta, magari ci sentiamo un'altra volta | dopo in auto | ...".
La psicologia è più forte della tecnologia (e quindi la tecnologia non è usata quasi mai per ciò a cui serve ma per ciò che serve alla psicologia).
La tecnologia ha un genere.
Insomma, non è una bachecagenda, con la patata.
E' un bachecagendo, col pisello.
P.S.
Martedì saltata milonga, pure ieri saltata lezione (_aria non poteva, mi sono fermato tutta la sera al gas). devo iniziare a preoccuparmi?
Sì, che stanotte esagererò!
esageri ?
RispondiEliminaF.
Sì, sì!
RispondiEliminaSì, però pure tu! Ma dai: un doodle?! Ma che cazzo è un doodle? Ahahaha :)
RispondiEliminache vuoi, è un ingegnere !
Elimina:D Ah, ecco come stanno le cose! Ora è tutto più chiaro! ;))
EliminaLa psicologia è più forte della tecnologia (e quindi la tecnologia non è usata quasi mai per ciò a cui serve ma per ciò che serve alla psicologia).
RispondiEliminaLa tecnologia ha un genere.
Ah ah ah !
Grandioso !
Questa te la quoterò, e grazie per il consiglio di questo Doodle ...
siccome sono portatore di pisello, apprezzo la bachecagenda !
^_____^
non è vero, dipende da che gente frequenti, forse è anche un po'una questione anagrafica.
RispondiEliminax Clorinda:
RispondiElimina:)
x Marco Poli:
Attenzione alla platea.
Poiche' e' essenziale e va al sodo delle faccenda, potrerti innimicarti molte portatrici. =:)
x Sara:
Diciamo che le portatrici coinvolte sono nell'eta "-enta".
°_____°
Eliminaallora sono dure di comprendonio!
RispondiEliminaPenso, semplicemente, che esse prefefiscano cippettare cib molte mail. Questo e' femminle e significa "io presto attenzione a te, dedico a te i miei pensieri e le mie parole". Questo non e' possibile con doodle che e' essenziale, quindi "maschile".
RispondiEliminaChissà.
EliminaChissà se, anche in questo, ci stiamo muovendo verso una parità metro tra i sessi ...
Vedo le ragazze più giovani molto aggressive e competitive, con i maschietti.
Non certo in questo caso.
EliminaSecondo me puoi apparire aggressiva maschile per un po', forse anche per sostegno o spirito di branco. C'era un articolo su Il Fatto sulla sessualità (penosa e precoce) degli adolescenti, in cui le femmine desiderano prima di tutto perdere la verginità.
Ma quando perdi i vincoli sociali, sei in intimità, riemergono alcune connotazioni di genere e quella del prendersi cura verbale del prossimo e dimostrarlo anche con le parole è tipicamente femminile.