Il bipede, come scrivevo, mi ha precettato tutto il giorno per la pedata, prima attiva quindi passiva. Cosa non si fa per 'sti pezzi di cuore. ;) Così dopo il torneo triangolare della sua squadra, un salto in pizzeria (non c'era tempo per cenare a casa) e poi a quel bar nella zona parco/ricreativa del paese in cui egli abita.
Insomma, assisto alla partita come un totano in mezzo ad un gruppo di tacchini. Non di rado le situazioni più paradossali, grottesche, forniscono piacevoli sosprese, basta saperle cogliere. Mi ritrovo circondato da un nutrito manipolo di appassionati emiliani "sportivo di calcio nonché autorevole CT della Juve o del Barsa" che discutono in dialetto stretto. Ahah. Io amo questo dialetto, così vocale e musicale.
Alle spalle - non l'ho ancora scritto - i tendoni gastronomici della festa dell'unità e un lisciodromo che andava di brutto. Dopo la miscellanea sonora del pomeriggio quella della sera, con mazurche, cori dei tifosi a Berlino, grida dei telesportivi in mezzo ai quali era il totano, foxtrot e colpi di basso elettrico, odori di ragù e gnocco fritto.
Nell'intervallo, spinto dalla curiosità, faccio qualche passo e mi avvicino al lisciodromo. Prima di tutto noto l'età media generalmente alta, poi che sono tutti piuttosto felici. Sorrisi, piroette "approssimative", la fronte imperlata per qualcuno, una sorta di entusiasmo maturo che trapela, una voglia di stare assieme, di fare "balotta" come si dice qui. C'è un donnone a capelli corti che rimproverà il suo maritino che sbaglia qualche passo, sembrava un boscaiolo arrabbiato. Sono così goffi e brutti eppure... sorrido: non molto diverso dai bisticci di molte coppie sulla tecnica nel tango. C'è la gioia del ballo: il liscio ha avuto questo effetto di prendere ogni espressione coreutica, di omogeneizzarla e toglierne l'80% delle peculiarità e caratteristiche tecniche e renderla affrontabile dall'80% del "popolo", legge di Pareto per il ballo. Tre anni fa in maremma assistii ad una tarantella plasmon, ieri hanno liscizzato anche la pizzica salentina. Non ne esce intero nulla! Ahaha.
Torno a fare il totano in mezzo ai tacchini per il secondo tempo, a godermi le stilettate in emiliano tra gli astanti, pro e contro Juventus.
La faziosità, forse una delle cose che detesto maggiormente come espressione delle disonestà intellettuale, sublima, tenta di diventare, quasi, un pro, è
sicuramente
un motore emotivo.
Ecco un Lorenzo calciofilo! :)
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