Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
lunedì 26 ottobre 2015
Saranno i resti di una festa
Uaahahh,
Muoro!
Ahaha, quante risate che mi sono fatto leggendo questo.
Non so mica se vada bene metterla in pinzillacchere.
Ci sarebbe un trattato di filosofia ed estetica. E pure di scienza e conoscenza. Di sociologia.
In realtà la signora è stata una filosofa inconsapevole, una dissacratrice inconsapevole.
Non è possibile non osservare i limiti di ciò che viene definito arte e un conflitto tra pensiero razionale e "superfetazioni" intellettual(oid)i (*).
Quanto ho riso, oggi!
"Altro caso celebre è del 2014 ed è accaduto a Ravenna al museo del Mar dove un muratore ha stuccato un buco contenuto nell’installazione di Eron (pseudonimo dell’artista Davide Salvadei)"
RispondiElimina(corriere.it)
Un razionalista (in questo caso il muratore) ha risolto un (apparente) problema - il buco nel muro - secondo una logica razionale ovvero non-artistica.
l'arte moderna spesso non è arte. c'è da dire che non dico tutto ma molto è stato già detto (o meglio, fatto), e quindi aggiungere altro.....
RispondiEliminaBoh, comunque adesso sfruttano il tutto come trovata pubblicitaria per l'"opera d'arte" in questione.
RispondiEliminaAnch'io avrei fatto come la solerte donna delle pulizie.
dico sempre: le maniache delle pulizie sono pericolose :))
RispondiEliminaBeh, anche le persone che fanno certe robe non è che siano da meno.
Elimina;)
:P
EliminaIo non riderei. Se non erro Van Ghogh (un tale di passaggio), pare sia riuscito a vendere uno solo dei suoi quadri, in vita. E pare anche sia morto suicida in un campo di grano.
RispondiEliminaAdesso c'è la coda per andare a vedere le sue tele.
E' anche vero che gli artisti veri sono pochi. Io non mi pronuncio, perchè non sono in grado di giudicare.
http://m.youtube.com/watch?v=naBOnkXWYP0
Eliminax Alahambra:
EliminaAhahah, sono morto un'altra volta.
Filosofia dal basso!
:)
Ars sine scientia nihil est
EliminaMi piace molto.
Di recente fu la corrente - non per nulla originatasi nella culla recente della cultura europea, la Germania - del Bauhaus a ribadire una Gestalt estetica ovvero il coincidere essenziale di recente bellezza e funzione.
Grazie per il motto, Lorenzo.
Tutta pubblicita'!penserei quasi male....
RispondiEliminaSe noti non ho citato le "responsabili" di quella roba.
EliminaMah, diciamo che nelle dimensioni in grande della mediocrità di massa pure la_pubblicità e ciò che essa dovrebbe rendere di pubblica conoscenza sollevano molti interrogativi.
Che poi, a me, tutta 'sta retorica del dagli al socialista ! 20+ anni dopo ha rotto il cazzo.
RispondiEliminaCredete pure che questo Paese sia stato affossato dal Pentapartito.
Credeteci.
Le due ''artiste'' ci fanno ancóra scarpetta ... ma l'arte non dovrebbe essere ricerca, laboratorio di nuove forme di linguaggio ed espressione ?
=
Una velina politica in 3D, fuori tempo massimo.
===
> L’opera [...] intitolata “Dove andiamo a ballare stasera?” rappresentava i festini della politica degli anni Ottanta
EliminaI kompagni socialisti non erano molto socialisti, direi.
Stavo pensando a Jeff Koons per rappresentava le orge della politica degli anni zero (prima decade del secolo).
Ma io non mi scandalizzo per il sesso barocco di B. & c.
E' del tutto ovvio, naturale.
Penso che un liberale autentico sarebbe stato meno ipocrita.
E che non avrebbe messo Minetti e altre belle fiche in luoghi pubblici a spese dei contribuenti.
E neppure leggi ipocrite, moraliste "contro la prostituzione".
Vabbe', tutto ciarpame noto e stranoto.
I primi erano amici di tycoon di stazza locale ( nazionale ), i secondi erano e sono dipendenti di tycoon di stazza globale.
EliminaAttraverso il fottuto pool Mani Pulite la grande Finanza internazionale ha iniziato lo smembramento di questo Paese.
Perché, semplicemente, non serviva più : crollato il Muro di Berlino, crollata l'URSS.
E questo Paese, s'è visto, non ha avuto né la forza né l'intelligenza di camminare sulle sue gambe.
===
Chiaro. Tutta colpa di Berlusconi. Prima di lui solo giardini fioriti e lupi che pascolano con agnelli.
EliminaAi tempi l'Italia confinava con la Jugoslavia, oggi il confine si è spostato a est. La polonia confina con Bielorussia e Ucraina. Mi pare che in Ucraina ci siano già delle tensioni, se non erro...
EliminaDa quale parte della barricata vogliamo che stiano i polacchi?
Esattamente come all'epoca era meglio far star bene gli italiani piuttosto che farli passare alla concorrenza.
Se il confine si spostasse ancora più a est, vedresti che anche in Polonia la pietra pomice non manca.
x Alahambra:
Elimina> Tutta colpa di Berlusconi.
Chi ha scritto questa stupidaggine?
Poi ci sono altre stupidate simmetriche, tipo "l'unto non ha nessuna colpa" etc. .
Mi chiedo come mai uno stato come la Germania, che ha una storia secolare di piccoli stati, simile a quella dell'Italia, abbia - o forse aveva, purtroppo il panmixismo sì global fa danno enormi anche in Germania - una identità nazionale (assai smorzata dopo la batosta della seconda guerra mondiale) e uno spirito comunitario decisamente più forti di quelli dello Stivale.
Erri De Luca sul cancro TAV si è espresso benissimo.
Anche se condivido molto poco della sua cultura questo non toglie nulla alla giustezza del sostenere l'azione di resistenza ecocivica.
> delle n+1 rogne che abbiamo da grattare la TAV sia in cima alla lista
EliminaLe n+1 rogne sono costituite da m (m molto grande) opere la cui utilità sta solo nel sistema clientelare/partitico alla Perotti Incalza etc.
Ora da queste parti vogliono fare il Passante Nord, un'altra distruzione catramitica ambientale, economica, trasportistica. Sono migliaia di opere nefaste, uno dei fattori che hanno portato a questo non-dicibile debito del Paese.
Solo che in Val Susa hanno trovato qualcuno che non ha messo la testa all'ammasso pecoreccio del crescitismo tecnoprogressista distruttivo.
Ne abbiamo già parlato, Lorenzo.
Io sono ferocemente contrario a uteri in affitto, fecondazioni artificiali, etc.
EliminaParadossalmente, in una brutale semplificazione mi trovo su questi argomenti sulle stesse posizioni del vaticancro/ chiesa cattolica. Ma lo sono per motivi così diversi, anzi, quasi antitetici a quelli dei cattolici.
Io ho una mia linea, non posso allora mettermi a dire sì al dirittismo riproduttivo (a spese di 'sti poveri bimbi) solo per essere contro i cattolici e ai sinistri radical chic dirittisti.
Direi che la prima colossale mancanza è proprio quella dell'unico partito che ha qualche idea localista che è la Lega.
Ma quelle idee sono immerse in una quantità colossale di cialtronate, di antagonismi (agli antagonisti) etc. .
La resistenza ecocivica in Val Susa è
- destra nel senso di conservazione della terra nel senso che tu hai sottolineato più volte di destra - sinistra tradizionali.
- ecologica perché ricorda i limiti
- razionale perché contro il tecnoteismo progressista senza se e senza ma
- localista in quanto ricorda la sovranità di una comunità sulla sua terra
- etica perché ricorda che l'unica democrazia possibile è quella locale, sul territorio
- civica perché si oppone allo sperpero citrocapitalistico Sì TAX di quantità di risorse colossali prelavate con un fisco ladro ai servi del fiscoglepainps
- politica perché ha una visione
- scientifica perché ha smentito punto per punto la dottrina Sì TAV/TAC/TAX e i suoi dogmi positivisti
Eccetera eccetera.
Poi uno si dovrebbe chiedere come mai certe persone convergono in certi posti a fare certe cose invece che in altri posti a fare altre cose.
EliminaEh.
La Resistenza in Val di Susa è utile al Sistema, che ha chiuso in un piccolo recinto periferico nella geografia complessiva molte delle teste e cuori caldi che avrebbero potuto rompere il cazzo altro, in luoghi nevralgici del Paese ( come quella valle non è ... anche se a qualcuno - ehm - piace idealmente che lo sia ).
Io farei una bella scansione ai capi dell'azione di opposizione alla conclusione dei lavori, scommetto che tra di loro ci sono non pochi infiltrati a libro-paga dello Stato.
===
Siamo finiti fuori argomento e su cose importanti.
EliminaIl fatto è che io non ho tempo, in questi giorni.
Dovrei anche solo recuperare qualche pagina in No tav.
Ad esempio partire dal dogma che sia necessaria una linea che non si sa neppure come chiamarla (prima TAV, poi TAC, io la chiamo TAX e qualcuno capirà anche il perchè).
Ad esempio il grafico in questa che spiega tutto ovvero va alla radice del problema.
Semplicemente non c'è alcun bisogno di una linea TAX.
Vi volete mettere a discutere come migliorare la buccia, chi abbia il diritto di tagliare la mela, se usare il nuovo coltello ad alta tecnologia o chi debba pagarlo, se sia corretto dire di no, etc. quando essa è marcia.
Sviluppare una teoria da assiomi palesemente insani, irreali!? Mah.
Noto che il positivismo tecnoprogressista miete vittime anche qui dentro.
L'inferno lo conosco bene (ci vivo) anche se è nominalmente collocato in un altro posto rispetto al tuo (che conosco comunque, anche se di passaggio). Ormai ho un'età sufficiente per aver notato che "gli inferni" cominciano pressoché sempre con l'apertura d'una via di comunicazione. Poi prendono piede a velocità crescente.
EliminaMio nonno mi ha insegnato che la malerba va estirpata dall'orto appena spunta, perché se no va in semenza e non te ne liberi più.
Il caso specifico è un caso specifico, e come tale va preso. La mia affermazione secondo la quale "gli inferni" cominciano pressoché sempre con l'apertura d'una via di comunicazione e poi prendono piede a velocità crescente è invece un dato di fatto generale che non può essere declassato da quel "bubbole". Non me l'ha raccontato qualcuno, non l'ho letto su un libro... l'ho visto coi miei occhi più e più volte, verificando anche il caso contrario (ovvero che dove non arrivano vie di comunicazione le cose si mantengono inalterate per decenni). La "testa di ponte" è pressoché invariabilmente una via di comunicazione. Nel mondo malato in cui ci troviamo l'isolamento salvaguarda dal contagio.
EliminaLorenzo, in questo caso ti rispondo scherzosamente secondo il tuo stile: "Ma piantala!". Nel senso che 1. stare a sottilizzare sulla terminologia non cambia la sostanza delle cose e 2. le vie di comunicazione, nel contesto, nascondono davvero qualcosa di "bellico" nella guerra che l'espansione umana senza senso che abbiamo vissuto e che continuiamo a vivere sta conducendo contro ogni spazio non antropizzato o ragionevolmente antropizzato. E' da quelle che comincia l'inferno al quale giustamente fai spesso cenno.
EliminaSul rapporto tra costruzione del TAV (o altra opera analoga non ancora esistente) e la dismissione delle ferrovie (o altra opera analoga già esistente)... UUIC ha più volte sottolineato, e son d'accordo con lui, che manutenere le opere ferroviarie esistenti e ottimizzarne il servizio con interventi non di costruzione ma di buona manutenzione e gestione è altamente desiderabile, e che la costruzione di "grandi opere" in aggiunta non fa altro che cannibalizzare l'esistente e condannarlo alla rovina.
EliminaTornando all'inferno, lo stesso fenomeno (insieme all'aumento numerico della popolazione) è all'origine dell'espansione acefala delle conurbazioni, che avviene parallelamente all'abbandono o alla museizzazione dei centri. Si costruiscono opere sostanzialmente inutili distruggendo le aree sulle quali dovremmo basare il nostro sostentamento (e la nostra esigenza di ambienti umanamente vivibili) e si condannano opere già esistenti alla "paralisi"/museizzazione o alla decadenza/abbandono invece di renderle funzionali o ricostruirle sul sedime già urbanizzato e, quindi, biologicamente già "morto" e sostanzialmente irrecuperabile in tempi misurabili su scala umana.
Questo meccanismo di espansione, del quale il progetto TAV è parte (per quanto non particolarmente significativa), andrebbe fermato. Ovviamente, non sarà fermato.
Sulla buona fede degli attivisti anti-TAV non mi esprimo perché non ho dati di prima mano sufficienti, solo cose per sentito dire. Certo è che, stante quel che ho appena scritto, trovo pernicioso il concetto della costruzione di un TAV, o di un ponte sullo Stretto di Messina, o di un'area fieristica, o di un centro commerciale in grande stile, o di un parco eolico, o di una centrale fotovoltaica con pannelli a terra, o di qualsiasi altra cosa (in quanto nuove costruzioni in sè), a meno che avvenga su aree già interamente edificate (si noti, interamente) e riadattate allo scopo.
Se dovessimo applicare la logica lorenziana "sono due binari, non è l'inferno" alle migrazioni di massa, diremmo che sono sempre gruppetti di "tre o quattro migranti, mica un inferno".
EliminaHo pubblicato in no tav e immobilita molti dati, evidenze e fatti concernenti il fatto ovvio che se in un sistema ferroviario asfittico a cui si dedica una fetta piccola degli investimenti in infrastrutture per la (im)mobilità del paese si prendono 24G€ e li si mette nell'edilizia (ferroviaria) è del tutto ovvio che, considerando la limitatezza delle risorse (qui si torna a ciò che il 99% de il_bobbbolo odia ovvero il pareggio di bilancio e i limiti della realtà) li si deve togliere al sistema ferroviario. Vedi smantellamento e sfascio della rete anoressica (Moretti la indicava come "snella", l'inquinamento inizia dal linguaggio).
Infine, le vie di comunicazione sono il primo e più efficace sistema di distruzione dei sistemi naturali ancora non o poco artificializzati / distrutti come osserva MrKeySmasher e di espansione del teratoma antropico.
Nel caso della Val Susa si aggiunge la assoluta e lampante inutilità visto che la ferrovia esistente e potenziata di recente non solo lavora che per il 25% delle sue possibilità ma è in ulteriore diminuzione.
Diminuzione del traffico merci causata dallo... smantellamento sistematico di scali ferroviari merci perchè... non ci sono i soldi.
Ahahah, questi pensano che siano tutti dei koglioni rimbambiti.
Eccetera eccetera e mille dati contro questa bojata assoluta.
Se ti metti a fare l'antagonista degli antagonisti sei un antagonista, Lorenzo e ti fai menare in giro da loro.
> la ferrovia TAV
EliminaPoiché voi non sapete a cosa serva, inizialmente fu chiamata AV (alta velocità) poi dimostrata il traffico passeggeri sempre più scarso e la soppressione di un tot di treni passeggeri si decise che si sarebbe chiamata AC (alta capacità) ma non è alta capacità (merci) perché già ora la linea ha una alta capacità ma un traffico merci via via minore.
Insomma, la ferrovia TAX ovvero che non serve a un cazzo se non al sistema citrocapitalistico e al centralismo parassitario, alle coop edilizie.
> a me serve tanto quanto (se non di più) di quella che porta UomCoso a Bologna
[...]
> perché i valligiani non volevano vivere come i loro nonni
Sono stupidaggini.
Ora ci sono 3 tipi di collegamenti sulla francia (due catramitici e uno ferroviario). Si può già andare avanti indietro come vuoi che ora ci passa già il TGV.
Che, peraltro, NON usa la linea AV TO - MI perché troppo costosa (linea peraltro spaventosamente sottoutilizzata come è noto tra gli appassionati di ferrovia, penso che siano neppure 20 le coppie di trenti AV che la percorrono al giorno).
Ahahah, siamo alla demenza.
Inutili strutture mastodontiche che non servono ad un cazzo e non servono neppure a quello che dovrebbero servire perché, appunto, troppo costose.
La valle alpina è una delle valli più straordinariamente connesse con l'Europa centro/settentrionale occidentale.
A proposito di mondo reale e rappresentazioni di una fantomatica necessità vitale e urgente di collegamento insoddisfatta.
Lorenzo: "Poi potrei anche chiedere di prendere un inceneritore dei tre che ho attorno casa e piantarlo vicino a UomoCoso e un altro vicino a MrCoso."
EliminaHo capito il senso effettivo della frase, ma mi va ugualmente di puntualizzare che nella succursale dell'inferno ove vivo io ho già 1. una discarica consortile a 700 mt da casa, 2. uno stabilimento chimico di levatura internazionale a 2km da casa, 3. uno stabilimento di produzione di pneumatici a 2km da casa (in un'altra direzione). 4. un'autostrada a 500m scarsi, 5. una miriade di allevamenti intensivi di bovini da 200-300 capi ciascuno entro un raggio di un paio di km scarsi, 6. due colorifici, uno dei quali di levatura internazionale, entro un raggio di 5km. Ovviamente il tutto immerso in una sorta di enorme bivacco edilizio/viario/commerciale che pare un frullato di pessime intenzioni trasformate in orride realtà che oscillano tra il mal condotto e il semiabbandonato o il completamente diroccato. Sono certo di essermi parecchio avvicinato a quel che vedi dalla tua finestra, quindi prova per una volta a comprendere il perché di certe mie affermazioni. Nonostante le apparenze e le inevitabili differenze di stile (siamo due individualità distinte) condividiamo più esperienze di quanto sembri, dà retta. Dunque lascia perdere la storia dell'inceneritore, che tanto più o meno a breve arriva anche quello pure dalle mie parti, indipendentemente dal tuo "augurio".
P.S. Non provo alcun piacere nel sapere che in Italia ci sono, letteralmente, milioni di persone che vivono una vita di merda. In compenso provo una certa "contrarietà" nel verificare che a molti di loro pare non interessi (salvo poi vederli andarsene in giro con sguardi e comportamenti da alienati senza neppure aver coscienza del perché, o comunque senza voler ammettere quel perché del quale sono magari consapevoli).
Inceneritori che... fanno magicamente "sparire" i resti di una festa.
EliminaCome il deficit debito è la chiave di volta contro la sostenibilità in bilancio, finanziaria, le discariche aeree sono la chiave di volta del consumismo con la camomilla del "tanto i rifiuti spariscono e vengono valorizzati".
C'è sempre questa pletora di tromboni arroganti e 'gnoranti pro "termovalorizzatori" che sparano delle colossale stupidate (anche uno squallido pseduo prof pseudo scienziato baldracca della UniMo che ha vinto una causa contro Grillo di recente) delle idiozie per creduloni filo nuclerariste e filo inceneritoriste, "dimenticandosi" di alcune scomode leggi della fisica chimica.