Settimana intensa e alla fine con forti
tensioni al lavoro.
Sono finito su un progetto a trovarmi a
fianco un brillante sregolato incurante. Direi un precox che sparge la sua roba
non di rado fallace, sbagliata e che ha scambiato disponibilità e collaborazione con altro. Se dovessi trovare una immagine efficace: lascio in giro le mie mutande chiazzate di cacca... se non ti piacciono spostale.
Giovedì avevamo una demo, qualche minuto
prima apro una cosa sulla quale mi aveva chiesto un aiuto, patatrac,
si schianta. Allora, cazzo vai avanti su altre robe quando hai 'sti
problemi?
Gli avevo già detto che non
ero d'accordo sulla disorganizzazione di compiti e attività specificando anche su quale punto critico. Giovedì
e venerdì mattina ha continuato come se non gli avessi detto nulla.
Venerdì pomeriggio allora ho affrontato la questione: riusciamo a
trovare un accordo sul metodo di lavoro?
No. Rivolgiti alla capa.
Allora qui c'è un problema di rapporti
e dignità umana prima che di tutto il resto.
Se non fosse che il progetto è critico
per l'azienda, io dovrei arrivare alla educazione diretta, che
sarebbe una lotta continua. Gli esiti? Pessimi per il progetto.
Io conosco questi persone che potrei
indicare come realizzatori precoci: buttano fuori della roba che
appare come funzionante in cui all'interno c'è il contenuto del vaso
di Pandora.
Il fatto che il tale sia un consulente
esterno è parte del problema: viene, fa della roba, va, il resto
sono cazzi di chi rimarrà. Dopodomani crolla tutto? Boh, non mi riguarda. La liquidità appariscente che
caratterizza la contemporaneità caratterizza non poco anche questo
progetto, il contesto, i criteri. Poi ci sono i probemi personali, l'ego, la politica del fatto compiuto, disordine e sciatteria, l'ansia da prestazione e la frenesia del fare della roba.
Lunedì mattina ho organizzato una riunione a tre: potrrà essere pesante ma certi problemi è necessario affrontarli prima possibile.
Questa orribile tensione ha lati positivi, io vivo anche di
adrenalina e quando arrivo ad un certo punto mi piace lo scontro. Certamente il progetto non ne giova.
Ma soprattutto ogni prodotto informatico ha sempre qualcosa che non gira. Mai vista una roba fatta bene
RispondiEliminaVendere problemi.
EliminaSe alcune tipologie di prodotti fossero fatte con la stessa qualità dei prodotti della cialtronogia informatica avremmo tassi di incdentalità che nessuna persona sana di mente accetterebbe.
Aggiungo che io ho improntato parte degli studi e gran parte del percorso professionale al kaizen e alla qualità totale.
EliminaDevo dire che la.maggioranza delle persone non solo no ha questa mentalità ma è ostile ad essa.
Risultati: vengono giù ponti in Sicilia, il monte Toc nel bacino del Vajont, trasfusionano uno con sangue del gruppo sbagliato, il servosterzo delle Alfa fa rumori orribili a fine corsa, ergastolano rumeno evade due volte e va a fare rapine violente eccetera eccetera. Mi chiederei perché la tecnologia informatica dovrebbe fare eccezione e non essere cialtronogia quale è.
Dal tuo post ho capito che:
RispondiElimina1) il progetto e' critico per l'azienda
2) il tuo collaboratore e' un consulente esterno che e' impreciso / approssimativo / inconcludente nel lavoro
Domande:
a) siete obbligati a tenervi lui?
b) lo pagate in ogni caso???
c) se il progetto va male, su chi ricade la colpa?
Io non sono in un'azienda vera e propria, ma devo dire che non sono come il tipo che descrivi, ne' come i tipi che descrive Lorenzo.
Il mio capo mi ha educato bene, io lavoro bene e il capo e' contento (almeno finora) e percepisco un ritorno per il mio lavorare bene.
In uno dei progetti abbiamo una azienda come controparte. Ecco, tra due settimane li sbattiamo fuori, sono in ritardo nei pagamenti a noi e sono continuamente in pausa caffe', non fanno alcunché di quello che devono fare, e se lo fanno vanno a rilentissimo, si parla e si riparla sempre delle stesse cose, com'e' possibile che esistano realtà del genere? E probabilmente non sono neppure i peggio.
Va beh, scusa se ho divagato, buona fortuna Lunedi.
> impreciso / approssimativo / inconcludente
EliminaImpreciso sì.
Approssimativo sì.
Inconcludente?
Ni.
Nel senso che è brillante e veloce a realizzare dei prototipi. E' un realizzatore di scenari per palchi di teatro o sfondi cinematografici. Ci sono artigiani che sono maestri in questo (chi è appassionato della nota esalogia cinematografica tolkienana sa di cosa sto parlando).
Allora una facciata iperrealistica di edificio sul fondo del palco è il massimo. Ma se cambi il contesto quello è il peggiore scenario possibile: supponi che a Nuvola vendano un appartamento al secondo piano di quell'edificio, che tu abbia organizzato il trasloco, sia arrivata lì sotto coi camion, prendi le chiavi, le infili nell'uscio in legno...
a), b) Non posso risponderti, sono questioni sul piano di dirigenza dell'azienda.
Eliminac) Il progetto è un bambino che è stato concepito con il programma di farlo nascere a metà del quarto mese.
Rischio problemi (gravi): 1 - ε.
Io devo pararmi il culo: quindi ho informato per iscritto tutte le scelte dei capi sulle quali ho rilevato lacune gravi in termini di ingegnerizzazione, evoluzione, manutenzione, fragilità, instabilità, eccetera.
Ora devo pararmi il culo anche per la robaccia che _calpi caccia dentro.
Io sono un martello: meticoloso e preciso e documento tutte le scelte. Se la riunione di lunedì sortirà alcuni effetti, come il fatto che ciascuno dei due deve essere responsabile per il ciclo completo (test e manutenzione comprese) della parte di sistema che lavora, andremo in quella direzione. Altrimenti si apriranno scenari ostici: lavorare con una persona da cui difenderti? Come può finire l'uscita di un ambulanza in cui a metà degli incroci ci sono discussioni e scazzi pesanti tra i due dell'equipaggio?
> quando apri la porta trovi le persone A e B che si stanno facendo i fattacci loro
RispondiElimina> mentre il telefono squilla, driin driin.
Qui non capisco se con "fattacci loro" intendi "cose personali non lavorative" oppure se stiano lavorando ignorando la questione urgente.
Non posso dire che il collega stia facendo cose sue personali; dico che è disordinato, sregolato. Se non hai finito il minimo per quella cosa perché vai avanti? Sarebbe come se nel montaggio di un automobile uno piantasse lì di lavorare sulla scocca e iniziasse a lavorare sulla tappezzeria o il montaggio dell'impianto elettrico: cosa succede a tappezzeria e impianto elettrico quando dovrai riprendere a saldare?
Oppure: hai montato alla culo la portiera anteriore destra, perchê passi al portellone del vano bagagli quando la prima non si chiude neppure?
Con il collega, _calpi, sono a questi livelli.
Una volta ho messo a posto la portiera anteriore destra e ora pretende che sia egli a montare le portiere e io a metterle a posto.
Qui si aprirebbe un laboratorio di psicologia per ego fuori controllo...
Poi dovrei raccontare un episodio che dice molto sul'ego del prototipizzatore ...
RispondiEliminaMan, i consulenti bravi costano. Vuoi un consulente come dici tu? Allora caccia i soldi e vedrai che lo trovi.
RispondiEliminaLa verità è che tutti vogliono abbassare i costi, e questi sono i risultati.
Del resto, i dipendenti e i "dirittismi" sono per te un fardello insopportabile. I mondi perfetti non esistono.
Rallegrati, che almeno il tuo consulente parla in italiano. A breve dovrai interagire a distanza con un centro "di eccellenza" del sud est asiatico.
Se per fare quel che si deve fare ci si concedesse quei tempi che sono realisticamente indispensabili e ci si limitasse a quelle attività che sono realisticamente utili... sai che pacchia, come si vivrebbe meglio? Invece.... corri... corri... fai questo... fai anche quello... poi si inciampa, si cade e ci si fa male. E si finge di stupirsene anche se era già tutto nelle premesse.
RispondiEliminaP.S. Nella scuola, ho visto cose che voi umani... e sai cosa? continuo e continuerò a vederne. Anche in merito ai "consulenti esterni", dei quali non c'è effettivamente bisogno. Eppure, pare che le dirigenze ne siano innamorate, forse perché generano "movimento", come dice (secondo me a ragione) Lorenzo.