giovedì 28 aprile 2016

Festa della sostituzione

Ieri alla macchinetta del caffè, vicino al mio ufficio, sentendo il coro unanimesdegnatosalmodiantedirittista antifa e antiquà sul 25 aprile, ho vinto la mia ritrosia e ho ricordato alcune cosine:
  1. I sinistri post / diversamente / orto / para comunisti hanno il massimo rancore possibile con i fascisti proprio perché questi erano come loro, socialisti, con l'unica differenza che non prevedevano l'abolizione della proprietà privata. E' noto in biologia che la lotta più cruenta è quella intraspecie seguita solo da quella tra specie simili concorrenti sullo stesso biotopo.

  2. Il paragone storico più corretto è con l'Italia giolittiana rispetto alla quale le condizioni sociali delle classi popolari fecero balzi avanti straordinari (Mao Tse  Tung era un ammiratore e studioso di Mussolini anche perché egli voleva capire come migliorare il più possibile nel minor tempo possibile le condizioni delle masse cinesi). Per questo il fascismo ottenne un consenso così ampio.
    Cito la citazione lorenziana (un motto che dice più di mille parole): Franza o Spagna purché se magna. Leggere qui (testimonianza di un comandante partigiano da me sollecitato) come era la Decima Legio, la città poi più comunista d'Italia (*).

  3. La festa della sostituzione del socialismo fascista con quello cattocomunista ha i suoi riti, le sue morali. Più sono moralisti, più sono manichei, dissociati dalla realtà e proprio fascist(oid)i (sarebbe stalinisti ma uso il loro gergo rozzo) più sono ciò che volevano sostituire, con cui hanno competuto e che hanno sostituito.

  4. A livello internazionale, gli "invasori" tedeschi si sono ritrovati degli alleati voltagabbana da un giorno all'altro. La grande catechesi ha denominato invasori coloro che erano stati traditi e liberatori gli invasori statunitensi che, dopo settanta e passa anni, hanno ancora le loro basi militari e i loro sistemi di plagio e controllo ideologico, delle telecomunicazioni ben piantati sul suolo italiano e nella testa dei sottomessi. Questo è solo uno dei falsi, delle inversioni che sono la "base assiomatica" storta di questo oppio che è stato cacciato nella testa dei fedeli.

La Grende Sostituzione continua e io mi trovo a detestare. con massima raziocinio, questi fondamentalisti invasati, dissociati dalla realtà, ipocriti e falsi, oscurantisti, questi collaborazionisti froci masosadici col culo e le vite degli altri - la mia compresa.
I colleghi (a pare uno, che mi ha dato ragione) hanno smesso di salmodiare, io sono tornato nel mio ufficio. Per un quieto vivere dovrei prendere lezioni da zentropista.


20 commenti:

  1. Nel mio relativismo mi sono affrancato da un approccio morale (quello della pagina citata), non ho più alcun intento moralististoide né moralisticheggiante.
    Quando le persone vivono nella miseria, nel degrado, è del tutto fisiologico, normale, sano che ci compiacciano, approvino e sostengano sistemi politici che hanno migliorato la qualità della loro vita.
    Il problema è ora dove siamo passati dall'anelare al vivere dignitosamente, da condizioni di oggettiva miseria, all'opulenza rincoglionente del vivere consumistico, servizistico liquido e al conformismo dilagante, compreso quello della liturgia comunista funzionale al potere delle castalie relative.

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    1. ti rendi conto charlie, di quello che hai fatto?
      questo è capace di farsi seghe per mesi sul tuo commento...contento tu!

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    2. l'autoerotismo è la massima forma di espressione dell'amore verso sè stessi :-)

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    3. non c'è dubbio, ma tu sarai la sua fantasia :X

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    4. > questo è capace di farsi seghe per mesi sul tuo commento

      Cos'è codesto linguaggio sguaiato da vajassa!? Non so se tu lo faccia apposta o se sia una tua natura celata.

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    5. no palese, esattamente come te, che quando parli di " chiavare " non sei da meno vajasso, burino o tamarro. e poi mi riferivo a Lorenzo, credo che Cb si rivolgesse a lui...

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    6. Questa non è una pagina sull'eros e nemmeno ha connotazioni goliardiche.
      Tu non riesci a distinguere i luoghi, i registri e tendo a pensare che questo non sia affatto voluto. Ti inventi dei tentativi di offendere che pero' si rivelano armi a doppio taglio perche' perdi punti, ti metti sul piano non dell'argomentazione ma dell'offesa personale fatta, peraltro, in modo patetico, sguaiato.
      Parafrasando Woody Allen, la differenza tra una persona degna e una vajassa è che la prima può decidere di giocare a fare la seconda ma non il viceversa.

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    7. e sarò il viceversa, pazienza...vivrò lo stesso.
      Che Woody Allen abbia avuto tale pensiero, preciso preciso, per una vajassa be' è una tua riprovevole manipolazione di tutt' altro citazione.
      l'evidenza che i fascionazisti, negazionisti, cui tu sei il porta bandiera, adesso si palesa ben netta. S.

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    8. Lorenzo, lo sai che il confronto più stimolante è con i diversi.
      Quel che non capisco in Esse è se la sua siano provocazioni oppure se crede veramente in ciò che scrive. Mah.
      Il primo caso, se si persevera, metamorfosa nel secondo.

      Essessa, il noto pensiero di Woody Allen è che la differenza tra un intelligente e uno stupido è che il primo può fare il secondo ma non il viceverda.
      Ma questa differenza non riguarda solo l'intelligenza ma anche il modo di rapportarsi: una persona garbata può giocare fare la vajassa ma non il viveversa.

      In quanto a fascionazista, se è così che mi qualifichi, devo dire che mi fa un diosxcreto piacere. L'insulto di un "nemico ideologico" è sempre occasione di soddisfazione.

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    9. Quando andavo dai cocomeri, dai cattocomunisti mi insulta(va)no dandomi dell'econazi, delfascista.
      Quando mi rapportavo coi destri, mi davano del komunistoide.
      Parafraserò un motto fascista: tanti insulti, tanto onore! ;)

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  3. Io preferisco che abbiano vinto gli americani.
    Poi quando volete venire a farvi un giro in archivio fatemelo sapere.

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    1. Perché i documenti occultati sui crimini dei vincitori ora invasori, quelli, ce li dimentichiamo!?

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  4. Sara, perdi tempo, Lorenzo studia l'archivio segreto di Libero ;))

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    1. Lorenzo argomenta sempre cio' che dice.
      Il fatto che gli si imputi questa dote a mo' di difetto indica che i detrattori, in questo caso tu, siete incapaci. Di sostenere un dialogo. Come del resto succede sempre ai fondamentalisti.
      E' per quello che sto iniziando a pensare che i vostri antagonisti, i fascisti, alla fine, non abbiano tutti i torti a trattarvi con le maniere forti visto l'impossibilita' di ragionare e la volonta' di non farlo: questo e' giusto perché lo dico io e tu non sei un cazzo.
      Ecco, di fronte a questa "capacità" dialettica, rimane solo la forza bruta.
      Ed e' cio' a cui questo pensiero unico, tra il cattolico e il comunista sta portando, ad una spaventosa e sciagurata regressione civile, civica che non potra' che sfociare in una sirianizzazione della societa', in una orribile guerra civile perche' qualcuno che non si adattera' a questo ciarpame, a questa corruzione, ci sara'.
      Ancora una volta, le persone che hanno dei fantasmi in testa, li realizzano.
      Ecco l'oscurantismo oppiaceo a cui sta portando la fede progressista / marxista / terzomondista / ugualista / dirittista / sìglobal eccetera eccetera.

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    2. Mio nonno materno, più "rosso" di un peperone, visse la sua gioventù nel ventennio. Ebbene, negli anni '80 (prego ricordare cos'erano gli anni '80 rispetto all'oggi) affermava che in epoca fascista poteva godere di una libertà ben superiore rispetto a quella della quale poteva godere nella "modernità". Ricordava due sole condizioni: dire sempre "sì" in ambito lavorativo e non immischiarsi in questioni "sensibili" legate alla politica. Osservava che la libertà nasceva non già dalle leggi, ma dalla possibilità di eluderle per via della sostanziale mancanza di controlli, particolarmente nei piccoli centri (lui viveva in un paesino allora sperduto nella campagna).

      Confrontare questa testimonianza con la realtà attuale. Oggi si dice che saremmo liberi. Sarà vero? La memoria tramandata ufficialmente sarà oggettiva?

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  5. Ho la stessa situazione nel mio ufficio, la vivo ogni giorno, gente cresciuta alla festa dell'unità, per quieto vivere li lascio sproloquiare tra di loro

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    1. "Mi raccontava Arturo Tofanelli, il direttore di Tempo Illustrato, il primo settimanale italiano a colori, che il 25 aprile del 1945 stava viaggiando in treno da Torino verso Milano e sulla massicciata ferroviaria vedeva luccicare dei cerchietti di metallo. Ma per l’abbaglio del sole non riusciva a capire cosa fossero. Il treno si fermò in mezzo alla campagna e Tofanelli poté osservarli con maggior attenzione. Erano i distintivi del Pnf (Partito nazionale fascista) di cui i viaggiatori si stavano furtivamente liberando. Gli italiani da tutti fascisti, o quasi, che erano stati, erano diventati in un sol giorno tutti antifascisti. E poiché avevano la coda di paglia e il terrore che qualcuno li riconoscesse e li indicasse come i fascisti del giorno prima divennero di una ferocia bestiale."
      25 Aprile, Festa dell'eterno opportunismo italiano, di Massimo Fini

      Io ho sempre avuto grossi problemi con i conformismi. Sebbene lo sfascio e la sirianizzazione ordita dai cattocomunisti (con questo termine,per me dispregiativo, intendo quell'area che va dai cattolici alle varie correnti della "sinistra" variamente comunista) mi portino a guardare con simpatia agli antagonisti di questi implementatori di europicidio, io penso che non avrei mai potuto sopportare neppure il conformismo fascista.
      Io non sopporto la gente che spegne la testa in una religione, gentaglia che sproloquia, che crede.
      Ora, il Credere Obbedire Combattere era un motto fascista: ma almeno, come ho sempre riconosciuto alla "destra", essa e' piu' schietta e quindi riconoscibile.
      In altre parole lo sproloquio sinistro, non solo e' una conseguenza dell'artificializzazione della societa' e quindi oggettivamente un inquinamento, un problema di massima antiecologia in sé, ma è anche assai più subdolo. Come osservavo da Esse, gli antifa, antiqua e antilà sono violenti a mezza e bassa tensione e quindi più pericolosi, perché truffano i sistemi immunitari della società aggredendola poi dall'interno.
      E' molto più pericoloso uno che ti mette del cianuro in un latte di mandorle fascendoti credere che e' bello democratico egalitario etc. di uno che ti tira un cartone o una sprangata. Dal secondo ti puoi difendere, non dal primo.

      Grazie Beppe per essere apparso.

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    2. Sempre alla macchinetta del caffé una collega si lamentava che una figlia, alle elementari, ha una "maestra" di italiano che non sa il congiuntivo.

      Per me sarebbe da licenziare all'istante (magari è una eccellente cuoca o una brava ragioniera mancata). Poi si va a prendere gli esaminatori di questa che ha il posto di stipendio, e si licenzia anche quelli.

      Purtroppo l'ugualismo sinistro che te sia uguale a me anche se non sai il congiuntivo e io sì e te poi fai l'insegnante, è una delle cause del problema.
      Si torna all'assistenzialismo, al "diritto" al posto di lavoro e altre fanfaluche del genere.

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    3. Profondo Nord. Due settimane fa. Consiglio di classe "integrato" (più classi in contemporanea). Conto le teste, confronto le provenienze: su diciotto insegnanti presenti, dodici meridionali di più o meno recente acquisizione (una bella "spallata" è stata data dagli arrivi dovuti alle recenti assunzioni: TUTTI meridionali).

      Intendiamoci: presi uno per uno, nel caso specifico fortunatamente sono tutte ottime persone. Il problema è quel rapporto espresso in quella collocazione geografica, profondo Nord, 2:3. Vi sembra normale? A me no.

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