sabato 11 febbraio 2017

Ragione infoibata

Avrei voluto scrivere ieri ma non è stato possibile. Ero passato sul primo binario, lato Prato, per rileggere la lapide che cita la "incomprensione" per questo episodio orribile.
Ho letto un po' qui e là in questi giorni la storia delle foibe e di ciò che successe in Venezia Giulia, in Dalmazia.
Poi sono tornato da Gaia, che io reputo autorevole (e poi, eheheh, intuisco, sento mi sta seguendo nel prendere le distanze dall'inquinamento sinistro, ci vuole tempo per uscire dal condizionamento, dal plagio).
Percepisco l'orrore dei quei tempi.
Sostanzialmente colla nazionalizzazione, il tentativo di separare genti incompatibili, prima e dopo avrebbe avuto una sua ragionevolezza, una propria ecologia.Quella medicina, quel tentativo fu assai amara. Così avvennero, prima e dopo,  cose orribili.
Non mi metto certo a trombonare alcunché. Del resto non voglio certo mettermi a seguire il nauseante, asfissiante, opprimente martellare su 'ste solfe della resistenza (ridotta a quella comunista) con il quale mi frantumarono e continuano a sfrantumamri i cabasisi.
La guerra è guerra e solo degl stupidi possono credere che non esista o pensare che non avvengano cose orribili in essa. E parte del mondo, della realtà.
La cosa, invece, che non ammetto è la rimozione sistematica di tutto ciò che avvenne diciamo colla fine della seconda guerra mondiale. Triangolo rosso in Emilia, purghe, eccidio di Schio, Porzus, il bombardamento  sistematico dei civili inventato dagli angloamericani di Dresda, Zara, etc., Kosakenland, eccidi di civili in Germania. Più mi informo, cerco e più scopro.
Silenzio. Omissioni.
Il problema è che come tutte le chiese, anche quella comunista è intrisa di mezze verità, di omissioni.
Non è possibile giudicare anche perché non c'è stato il bianco e nero, la ragione e il torto. Specie nei Balcani.

La storia è sempre la storia scritta dei vincitori e ritengo che a questo non sfugga certo la scrittura secondo "sinistra" ortodossia, in troppi punti omissiva, della storia secondo il punto di vista partigiano, antifascista.
Mi ricordo, in vacanza in Jugoslavia, nella seconda metà degli anni ottanta, l'odio dei croati nei confronti dei serbi e nei confronti della (anti)politica comunista titina di spostare, di mischiare, di frammentare gruppi etnici con altri gruppi etnici (l'applicazione sociologica, distopica dello "internazionalimo reale", arroganza che nega storia, scienza e conoscenza) così sistematicamente applicato nell'URSS (leggete, di Terzani, Buonanotte signor Lenin).

La tensione dovebbe essere verso la questione "come possiamo imparare della storia ed evitare che queste polveriere multietniche tornino ad esplodere?"  oppure, ancora più,  "come possiamo imparare della storia ed evitare queste polveriere multietniche?".
Invece, noto, ora, oggi, il fanatismo masosadico di questi invasati marxistoidi, intenazionalisti andare esattamente nella direzione di creare un vaso di pandora siriano in Europa, con tutto e il contrario di tutto a vivere gomito a gomito apologizzato, supportato, implementato e imposto dai neo soviet e dalle masse di militanti comunistoidi utili idioti. Una industrializzazione dell'odiarsi prima che sarà esplodere in odio e violenza poi.
Ecco, io sono interessato anche alla storia che narrano i vinti. E vedo che tutto si sta ripetendo ancora.

12 commenti:

  1. magari hai anche ragione. ma mi domando che posizione potresti prendere se l'odio nascesse tra abitanti di Sasso Marconi Nord e Sasso Marconi Sud

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    1. Francesco, in L'ombra del bastone, riassunto condensato della vita di un villaggio alpino (Erto) diciamo dal 1890 al 1920, si osserva come una vita di poverta', di miseria e quotidiana gomito a gomito, senza spazi anche mentali, di fuga, comporta una estremizzazione del vivere, nel bene e nel male.
      Anche nel male.
      Se vuoi che gli abitanti di Legnate di Sopra e Legnate di sotto si prendino a legnate, inizia a concentrarli, ad aumentarli e poi, piano piano, inizia a togliere le risorse. Osserva cosa succede.

      Ci sono delle ragioni per la violenza e pure per le guerre. Ne ho discusso ampiamente in passato (ad esempio, questa). Direi che una delle follie attuali e' non solo di ignorarle ma di apologizzare e realizzare le migliori condizioni per conflitti cruenti, per il colasso, la frantumazione sociale.

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    2. fate però pace col cervello

      le guerre si fanno per ragioni economiche o etniche?

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    3. Le motivazioni etniche seguono sempre, rivestono il conflitto per le risorse.
      Ad esempio, in Israele gli israeliani si prendono con la forza le proprieta' fisiche, i terreni, dei palestinesi e ci costruiscono sopra i propri insediamenti.
      Le guerre dell'ultimo secolo sono per il petrolio.
      Ora l'esplosione demografica dei paesi subtropicali islamici (popolazoine decuplicata in poco tempo) comporta scarsita' di risorse (in territori subdesertici o desertici).
      Quindi quelle popolazioni si espandono verso nord alla ricerca di stato sociale, di lavoro, di montone, di cus cus etc. .
      Ovviamente l'espansione e' apologizzata dal punto di vista religioso.
      La storia della Siria e' paradigmatica: con la Libia era una sorta di Svizzera o Norvegia del mondo arabo. La crescita esplosiva della popolazione ha comportanto che il paese passasse da esportatore netto di petrolio (quindi con un forte nero nella bilancia dei pagamenti e la disponibilita' di molte risorse) ad un importatore netto di petrolio e di tutto il resto. Una lenta e in progressica crescita perdita di capitali, ricchezze che ha portato il paese alla poverta', poi alla miseria quindi al collasso.

      In questo periodo noi subiamo una guerra migratoria che da bassa intensita' e' gia'diventta a media intensita'. Solo questione di tempo.
      I "doni" islamici inizieranno, una volta in prevalenza numerica, a prendersi tutte le risorse necessarie. Ovviamente le risorse sono finite, quindi e' ovvio che gli europei inizieranno a impoverirsi, a immiserirsi, a essere ridotti una minoranza negletta in Europa.
      Osservare la barbarie e il degrado della vita sociale nei paesi scandinavi. E' un processo gia' avanzato.
      Gli islamici vanno in Sverigstan o in Norgstan perche'possono avere risorse, beni, assistenza e poter continuare a fare figli, ad aumentare la propria presenza a spese dei locali.
      Alla fine e' sempre una questione di risorse.
      Sempre.
      Rivestita con dei costumi colorati di vario tipo.

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    4. > le iniziative della signora Bonino sono finanziate dalla Fondazione Soros

      Non mi meraviglio affatto.
      L'obiettivo dichiarato del kompagno Soros e' di destsabilizzare prima l'Europa per poi arrivare agli SUA.
      Siamo sempre li', al Mondo Nuovo, quello che piace tanto ai marxisti piu' o meno manipolati dalle elite ultracapitalistiche per le quali sono utili idioti.
      Prego osservare qui il Toni Negri e i suoi vaneggiamenti
      internazionalisti. Mi sembra una persona allucinata, sotto effetto di sostanza psicotrope. Beh, l'oppio marxista e' potente, bisogna proprio ammetterlo.

      Poi c'e' il filosofo marxiano Fusaro,che ora sostiene i pentastellati. Giovane ma sempre sottoposto alla sostanza.
      Gia'.

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    5. Lorenzo: "Poi nello svolgimento bisogna considerare che da sempre i combattenti si nutrono e alloggiano a spese delle popolazioni del luogo dove soggiornano. La sola presenza di un esercito in un certo luogo, anche senza combattimenti, faceva il deserto in breve tempo."

      Ho come la sensazione che questa sia una descrizione che merita d'essere enunciata al tempo presente, non usando il passato. Qui e ora. La mia netta percezione è che non sia più tempo di baloccarsi col passato, né col futuro.

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    6. I conti in ordine (significa che il bilancio, ora, dello stato dovrebbe essere in attivo per decenni per rientrare dal debito colossale) sono di quanto più incompatibile con la democrazia demagogica ovvero la demagogia democratica.
      Si torna a La cicala e la formica. Sempre lì.

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  2. La guerra è guerra e solo degli stupidi possono credere che non esista o pensare che non avvengano cose orribili in essa.

    Ecco perchè ci sono sempre le guerre perchè degli stupidi pensano che esse provochino cose belle come il movimento dell'economia, e l'avanzamento geografico e di potere di alcune potenze. la morte è solo un atto dovuto a questi pesnsieri di merda..

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    1. Le guerre sono sempre conflitti per le risorse. Spesso vengono vestiti anche varie motivazioni sul piano antropocentrico. Sostanzialmente si tratta di impossessarsi di risorse (territorio una volta, petrolio dal Novecento in poi) appartenenti ad altre popolazioni.

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  3. La signora Boldrini ha perso un'altra occasione per stare zitta.
    Purtroppo ella appartiene ad una setta di invasati moralisticheggianti, quella comunista, nel quale la censura e le mezze verità, il falso chiesastico sono tradizione consolidata.
    Io mi chiedo se la signora Boldrini creda veramente in quello che dice. E' peggio di un prete fanatico.
    Più hanno problemi e più vogliono correggere, catechizzare gli altri.
    In realtà i neosoviet sono piuttosto furbi e preparano bene le pecore del proprio gregge.

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  4. Tirerà la corda fino a che tutto le crollerà addosso.
    Queste castalie di cretini moralistoidi da strapazzo, parassiti e criminali non sono sostenibili a lungo.
    Un giorno ci sarà giustizia anche per le nefandezze che hanno compiuto.

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