Questa notte c'è stata una cosa preziosa, rara. Voluttà o lussuria (la seconda è una definizione morale, con accezione negativa, tradizionalmente, a meno di inversioni). Osservavo il corpo bello di _civa e il suo abbandonarsi. Godevo nell'impastarne i glutei, le fossette che facevano capolino a irretirmi. Poi i suoi gemiti. La vista della sua vita fine, da vespa era come risacca tempestosa tra la mia mente e le mie pelvi. Assecondano il mio feticismo, quelle curve.
Ci incontravamo sessualmente, giocando col limite e il non abbandonarsi per abbandonarsi. La via della valle è la via del parossismo ottenuto negandolo.
E tutto questo, ancora una volta, per sorpresa.
Un po' come il suo piacere :- "Con te riesco a godere perché non ti aspetti, non pretendi il mio orgasmo".
Ella non sarebbe dovuta venire a casa mia, dopo la milonga.
Mi sa che ci voleva proprio veni' a casa tua... ella.
RispondiEliminaPuò essere.
EliminaIo ero nella mia mestizia fine finesettimanone e non dell'umore giusto.
Se non eri dell'umore giusto ed è andata bene...prendi tutto come un segnale.
Elimina^_^
la sua frase non è male devo dire
RispondiEliminaHo apprezzato la sua franchezza.
EliminaOggi mi ha messaggiato che sono stato io a estrarle la voluttà. Dice che è merito di un certo rilassamento.
Fosse che fosse la volta buona? Non pensiamoci ora.
RispondiEliminaMomento per momento.
EliminaÉ vero, spesso viene vissuta con molta ansia questa cosa dell'orgasmo femminile
RispondiEliminaCi sono molti contesti nei quali la mente, anzi, le menti funzionano in modalità polare o, per dirla comunemente, alla bastian contrario. In quelle situazioni non bisogna alimentare quella modalità.
EliminaTi senti costretta a godere? Ecco, allora non devi godere.
Scatta la negazione della negazione.
Tutto inizia a fluire.