Era fastidioso.
Rumori notturni, stronzetti ovunque, serramenti chiusi di notte per non farlo entrare.
Stamani mi ero seduto qualche momento e ho sentito i soliti fruscii. Sospettavo che fosse ancora in casa da tre bagolette che aveva lasciato ieri sul lavello zona cucina. Lo sgradito ospite era nel cartone della carta da riciclare.
Il topo è finito nella mucchia del compost.
Devo dire che ho provato un piacere antico, profondo nel prenderlo a colpi di spazzolone.
Ed ecco l'ecologista.
RispondiEliminaIn casa della madre di mio figlio hanno un altro ospite simile e usano il veleno.
EliminaIo non metto veleni in giro e ho usato la meccanica.
Cerco di essere ecologista, non un ambientalista cocomero urbano-waltdisneyzzato.
Linguaggio impreciso, Alahambra.
Io ti auguro che sul tuo cammino incontri ecologisti come te che usino su di te lo stesso sistema.
EliminaAh! Hate speech! ;)
EliminaLa crescita numerica degli homo in Africa e Asia è il problema ecologico n° 0 (numero zero) come ho sempre affermato.
EliminaTutti i sistemi hanno una portanza, anche la Terra ha una portanza biologica e per gli uomini questa è, ai tenori di vita dei paesi "consumisti" è in [1, 2]G, a seconda degli studi.
Tutti i paesi miseri sono sovrappopolati.
Tutti gli stragisti sono islamici.
Tutte le persone sono diverse.
Ci sono vari fatti che indicano chiaramente l'assurdità e l'astrusità di vari modelli, siano essi quello crescitista, ugualista oppure quella sostituzionista.
"Figliare come topi"
Direi che in tre parole si indica il problema.
Numero/quantità di risorse e capacità di biodegradare rifiuti diviso numero di fette che più sono grosse meno possono essere.
EliminaAnxhe se i numeri sono grandi il calcolo è elementare.
> quando erano quattro gatti che vagavano per deserti o per ghiacci eterni siamo arrivati ad oggi
EliminaSillogismo bacato.
Eravamo solo in sei in quella trattoria, siamo in quaranta, possiamo diventare quattrocento.
> una teoria per essere scientifica
La realtà è che siamo in un pianeta FINITO con risorse FINITE, con capacità di biodegradare FINITA, con risorse non rinnovabili FINITE.
I sistemi biotici che possono riprodurre le risorse rinnovabili e biodegradare i rifiuti non solo sono in quantità FINITA ma sono in diminuzione via via più veloce da anni.
Quindi è inutile che svicoli:
la torta "risorse & capacità biodegradazione" è finita e per essa vale l'aritmetica
numero fette * dimensione media = costante
Non c'è da sviare con cenni a gradici, teorie complicate, etc., fumo per non andare al nocciolo della questione: finitezza del pianeta, delle risorse e numero di homo che competono per esse.
E' aritmetico anche se non ti piace.
Il sillogismo è evidentemente bacato.
EliminaAllora, se non ci credi, prendi quella trattoria con 40 coperti e poi provala
o - in sole sei persone
o - in quaranta
o - e poi in quattrocento.
Prego.
Io devo perdere tempo a smontare queste arrampicate sui vetri che vorrebbero confutare l'esistenza dei limiti.
L'odio per l'umanità è la interpretazione morale della competizione intraspecie che è la più severa.
EliminaPer mitigare questa caratteristica biologica le religioni e le culture hanno dovuto inventarsi dogmi, comandamenti, precetti e divieti che devono essere rimartellati da mane a sera per evitare che si torni al Mors tua vita mea, che è assai più comune di quanto si pensi, anche se ora il sangue è diventato avanzamenti di carriera, posto dove lasciare l'auto, scoparsi una femmina, essere prima nella coda al buffet, etc. .
Poca brigata vita beata.
Anche se non ti piace è proprio così.
Più hai mezzi per stare bene e più spazio ci sarà nella tua vita.
I derelitti vivono stipati in stamberghe, le persone che stanno bene in luoghi ampi, spaziosi, anche con pochi intimi lontani.
Gli avi non avevano mezzi anticoncezionali né macchine per l'automazione del lavoro né energia per farle funzionare.
EliminaSolo io ricordo quella pubblicità della Renault lo slogan della quale recitava testualmente "E se il vero lusso fosse lo spazio?". Spazio inteso proprio come area o cubatura, eh, mica spazio inteso come spazio siderale (in merito al quale è lecito fantasticare, ma tenendo ben presente che si sta fantasticando).
EliminaSe una casa automobilistica se ne viene fuori con un campagna del genere vuol ben dire qualcosa: quelli fanno ricerche che manco ce le immaginiamo per scoprire quali sono le leve migliori per far forza sulle esigenze della gente. Di cosa abbiamo fame, oggi? No, non più di panini al prosciutto, epperò di qualcosa di non meno importante per la salute almeno della mente.
Lussi della contemporaneita': spazio e tempo.
EliminaLorenzo, lascia perdere. Sì, il tempo non è importante, è importantissimo. Affermare il contrario sarebbe futile. Non mi risulta però che il fatto che il tempo sia importante renda lo spazio meno determinante. Anche l'affermazione sullo spazio infinito sai benissimo che non ha nessun valore quando la fai passare dal livello degli assunti teorici a quello della realtà quotidiana: lo spazio del quale puoi concretamente fruire è quello sul quale poi mettere direttamente le manacce. Il rimanente non è che non esiste, non esiste per te che non puoi metterci le manacce.
EliminaUn paio d'aneddoti per comprendere ancor meglio.
1) Da ragazzotto andammo con alcuni amici in motocicletta fino a Santa Margherita Ligure; il problema? fermarsi a far pipì, stante che la strada era un susseguirsi di cancelli, recinzioni, divieti... Lo spazio era lì, ma era come se non ci fosse stato.
2) Una trentina d'anni fa, Lago di Garda. Stessa scena: il lago era lì, a tratti lo vedevamo comparire da dietro alle curve, a poche decine di metri, però di poterlo raggiungere per farsi un bagno non se ne parlava: tutte aree recintate, ovvero aree esistenti ma inesistenti per noi ad ogni fine pratico. Anche i varchi previsti per legge erano sistematicamente (e, ritenemmo, intenzionalmente) ostruiti.
Capisci bene che l'essere più o meno numerosi incide non poco sulla accessibilità degli spazi e quindi sulla loro esistenza in senso concreto e non solo virtuale.
E' penoso doverti spiegare che se la trattoria ha posto per 40 coperti puo' essere perche' accanto NON c'e' spazio, c'e un condominio, etc.
EliminaInoltre, per i 360 manbibolatori che si dovrebbero aggiungere, questi devono abitare, vivere, spostarsi.
Allora ci sara' meno spazio per campi e boschi e quindi non esserci il cibo oltre che lo spazio.
A volte mi chiedo se la vostra ottusita' nel voler ignorare i limiti dovuti alla finitezza del pianeta sia dovuta a stupidita', a furore ideologico, a incapacita' di pensare ricorsivamente.
L'approccio del voler cambiare grossolanamente le condizioni: se scrivo che la trattoria ha 40 coperti, non puoi argomentare dicendo che ne puo' avere di piu'.
No, ad un certo punto essa avra' al piu' 40 (unita; decine, migliaia, miliardi) di coperti e non potra' aumentare.
Infine e' da dimostrare una qualsiasi utilita' o aspetto positivo nell'essere 400mandibolatori invece di 40 invece di 6.
Voi crescitisti avete proprio il culto pregiudiziale del "di piu' e'meglio"che non ha fondamento logico.
Infatti e' sufficiente osservare le fughe di massa che milioni di tuoi corregionali compiono ogni fine settimana o pensare ad un ascensore stipato dal quale escono tutti piu' velocemente possibile per dimostrare la pochezza del vostro positivmo crescitista.
No, la trattoria ha 40x posti e quindi solo dei cretini potrebbero pensare che ci sia un qualche valore positivo assoluto, pregiudiziale ad essere in 400x commensali.
Qui bisogna andare ai fondamenti della logica.
Io mi rompo,poi, per queste arrampicate di sofismo che negano aritmetica, logica e buon senso elementari.
La portaerei non la puoi costruire perche' i materiali, il petrolio etc. dei giapponesi e dei tedeschi se li sono presi gli americani e tutti li hanno presi dalle generazioni a venire.
Eri proprio tu che usavi l'efficace e sarcastica battuta del "Segna segna,che paghera' mio nipore!" persontare la mistica che i deficitisti (deficienti, evidentemente) coltivano del curare il debito con piu' deficit.
Ecco, curare le crisi da sovrappopolazione, sovraconsumo delle risorse e sovrainquinamento aumentando la popolazione.
Clap clap clap,
Brillante, eh!?
In Italia il clima porta meno acqua?
Beh, facciamo cinque figli a donna, diventiamo 100M.
Splendido.
Veramente brillante!
Gia', fare le danze della pioggia in numero doppio oppure riempire le reti da pesca di mari vuoti col doppio di pescerecci sono soluzioni intelligenti ed efficaci.
E' veramente penoso osservare l'incapacita' di osservare un problema complessivo e la protervia ideologica di proporre soluzioni che localmente non fanno che acuire il problema per acuirlo anche globalmente.
Ancora, neghi l'evidenza del lusso dello spazio.
Infatti coloro che se lo possono permettere regalano le proprie ville con centinaia di ettari di terra intorno e parchi secolari per voler un monolocale al 13o piano al formicaio di via Vattelapesca, con vista capo di rifiuti, capannone con invasori e con aria da inceneritore.
Quando perdi il senso complessivo delle cose, come affermare che lo spazio non e' un lusso, perdi dignita' e diventi patetico.
L'osteria è finita per ovvietò.
EliminaE' lo stesso problema per cui potresti non considerarla finita, costruendo dei piani superiori, visto che intorno non c'è spazio. Solo che inizia a diventare molto complesso (come fai a servire i 40 coperti in mezzo ad un cantiere che ti dovrebbe far passare a 400 coperti? e se il piano regolatore non lo consentisse? e se il cuoco non volesse collaborare con altrio 5 colleghi? tutte le menate per cui, ora , realizzare le grandi opere, ad esempio la TEEM, significa andare a distruggere o scassare centinaia di realtà esistenti).
Il ragionamento crescistista è comunque sciocco perché un crescitista più crescitista di te avvocherebbe che sarebbe meglio passare a 40k coperti.
Ovviamente si passerebbe alla ristorazione industriale, con il passaggio di scala, ovvero si sarebbe realizzata una nemesi, l'eccellenza artigianale che si metamorfosa e diventa un'altra cosa.
Le altre menate sono polverone che non serve a nulla, tua impressioni che puoi scrivere qui e altro.
Farina del sacco, superiorità etc.
Qui non riesci ad accettare l'ovvietà dei limiti, dell'essenza delle cose. Voi passare dalla bici alla bici elettrica alla moto elettrica poi il Twizi o le auto elettriche.
Io parlo di bici, non di un congegno di altro genere.
Un'osteria o una trattoria da 40 posti non è una mensa da 400 o da 4000.
Ci possono essere infiniti motivi per i quali essa non può scalare.
Sei tu che devi dimostrare una presunta positività, migliori caratteristiche, etc. in dimensione 400 o in 4000.
Mah... continuo a vedere questo atteggiamento come un autogol autolesionista, ma non importa. Poi però un giorno mi spiegherai perché, se la pensi così, ti lamenti di quello che chiami "inferno" (il luogo nel quale vivi): è una macchina, funziona così e per farla funzionare ancora meglio nella direzione nella quale sta andando occorrono più sinistra, più Europa, più gente che va e viene. Di che ti lamenti? E' quel che serve per raggiungere il futuro che sarà certo migliore del presente così come il presente è migliore del passato. Oggi la qualità della vita è molto migliore rispetto a quella di vent'anni fa. Gli anni '70, son stati meglio degli anni '50; gli anni '50 meglio degli anni '30 e così via.
EliminaIo, nel frattempo, ho imparato ad evitare di infilarmi in certi carnai e applico alle città lo slogan che si applicava all'AIDS (scomparso anche quello, puf!) negli anni '80: "Se lo conosci lo eviti, se lo conosci non ti uccide". Il problema è che se anche io non vado alla città, la città viene a me, e con un protervia che non ti dico. Ovviamente nel suo processo di avanzamento verso il progresso, eh. Per fare del bene e sempre più in alto! (altro slogan del tempo che fu)
Purtroppo la passione insana per gli aumenti quantitativi, il positivismo crescitista aprioristico, l'adorazione della crescita per la crescita è un problema assai diffuso.
EliminaUn conoscente mi descriveva alcuni supermercati statunitensi con corsi enormi di confezioni enormi di cibo plasticato, mediocre se non pessimo, ributtante.
Però tanto, tanto cibo.
Prego notare che la passione insana per "il più quantità" con i vari senza se e senza ma di contorno, è ricorrente tra i marxisti e i loro ragionamenti economicistici in cui, tutto, ma proprio TUTTO, valori, dignità, autonomia, identità, tutto può se non deve soccombere agli aumenti quantitativi, delle persone, del PIL, dei migranti, più inceneritori, più orsi nei parchi, più sicurezza senza orsi nei parchi, aumenti dei meticciamenti, delle kulture, dell'industria (quale), dei consumi, più TAV, più autostrade, più lenticchie fagiolate, più aquilomari.
Caschi male, Lorenzo, perché uno dei miei "ritornelli" più comuni è che di queste cose dovremmo smettere di parlare al futuro per immaginare quel che sarà, cominciando invece a confrontare il presente col passato per vedere quel che è già stato e come si può rimediare a partire da ora. I danni sono già lì, ben visibili, non serve essere "millenaristi" e, come giustamente osservi, spostare sempre più in là l'asticella. Il problema dell'approccio che propongo è che non ha gran fortuna, perché ragionare sul presente e sul localissimo luogo in cui si vive significa mettere mano subito, qui e in prima persona a dei rimedi dei quali non si vuole neppure sentir parlare. Tipo invertire alla svelta la direzione delle "migrazioni" come minimo per ragioni ambientali. Non farlo, come dici tu, smaschera l'enorme quantità di finti ambientalisti, gente che ha in mente altro rispetto al dichiarato. Non è il mio caso.
EliminaAh, prima che ritorni anche quell'altra affermazione incongrua: promuovo la sobrietà e la parsimonia, non il pauperismo. Curarsi dell'ambiente non significa affatto far stare peggio le persone, significa invece farle stare meglio (anche se magari con un televisore da 24 pollici di dieci anni fa anziché uno da 52 comprato ieri pomeriggio facendo debiti da pagare poi con lavoro sonante e tanta, tanta nevrosi).
Io personalmente ho visto, nel corso della mia vita, la distruzione di milioni di ettari del miglior terreno agricolo, dei paesaggi.
EliminaIl degrado sensibile della mobilità di vicinanza (antiurbanistica e crescita hanno abbassato gli standard di strade statali, regionali, provinciali, fino a renderle, di fatto, strade urbane).
La devastazione dei paesaggi e del settore primario è un fatto. Già avvenuto.
All'inizi degli studi universitari, la velocità commerciale dei treni (allora espressi, diretti) tra la città dove vivevo e il capoluogo regionale lombardo permetteva trasferimenti nell'ordine dei 45' ora cresciuti oltre l'ora.
Questo è già avvenuto, è realtà.
Se Lorenzo uso il termine di millenaristi, io ricambio con il termine di crescitisti tranquillisti.
Potrei ovviamente parlare del Mediterraneo in cui non c'è più pesce e del fatto che, in molti supermercati, dotati di reparto pescheria, sempre più frequentemente non ci son alcune varietà di cibo di mare semplicemente per assenza di... pescato.
Diminuisce la fauna e aumentano i mandibolatori.
I crescitisti si arrampicano sui vetri e arrivano alle buffe disposizioni "miglioriamo la flotta dei pescherecci" del governo Monti ignorando che... il mare è vuoto. Molto intelligente avere macchine migliori che razziano gli ultimi banchi di pesci, andranno in giro a vuoto in modo più efficiente.
Poi potremmo parlare dell'acqua, ad esempio.
Il fatto che l'acqua è definita dalle precipitazioni.
Se queste mancano puoi utilizzare acqua fossile. Ma questa ha un proprio bilancio. Se i prelievi sono maggiori del ricarico, le falde... si svuotano.
Aritmetica elementare dei limiti.
Ovviamente soccombe al fanatismo ideologico dei crescitisti e dei tecnoteisti.
Già, il soccombere del raziocinio. Al multiculturalismo. All'oppio marxista. Al politicamente corretto... alla crescita.
> fu combattuta non dagli Amerikani ma da una coalizione di 18 paesi sotto l'egida dell'ONU
EliminaGià.
Le coalizioni di lacchè tipo quelle in Iraq, Afganistan, etc. .
Comunque stai divagando, facendo molto fumo e complicando inutilmente.
> "ecologista" come te un secondo dice una cosa e un secondo dopo fa l'opposto
EliminaCome dire che tu predichi autonomia e altre cose sensate e poi ti compri il vestiario ciaino, affermando e strepitando che è una scelta obbligata, che non ci sono alternative.
Ad esempio, le alternative sarebbero di andare a fare acquisti di eco-nomia locale quando te ne vai in montagna. Però non si può.
Oppure ti lamenti della conurbazione periferica infernale costipato-multietnicizzata infrastrutturizzata nella quale sei obbligato a vivere e poi fai il paladino delle crescite, de "400 coperti sono meglio di 40 e chi l'ha detto che non si puà crescere?".
Prego.
Evidentemente le incongruenze del vicino sono sempre più grandi.
> Se non c'è "pescato" sarà necessario coltivare alghe e molluschi, sarà necessario allevare i pesci, esattamente come facciamo sulla terraferma.
EliminaSì, mangiamo insetti così possiamo diventare 12 miliardi.
Invece di un triglia o di un calamaro mangiamo un alga.
Mangiare peggio, ma in tanti, tanti di più.
Ovviamente qualsiasi persona che ha un mimimo di conoscenza del cibo di mare sa che un pesce pescato è assolutamente superiore, dal punto di vista della qualità, di un pesce allevato.
Prego notare che per allevare i pesci si usano mangimi ottenuti da altro pescato, con rese piuttosto scarse (tipo x kg di mangime per 1 kg di pesce allevato, con x qualcosa come 7, 10 o più, non ricordo).
Quindi il pesce allevato c'è finché c'è qualche pesce nel mare.
E' noto che i pescifici hanno pesanti ripercussioni in termini di inquinamento, un po' come i maialifici reggiani, o cremonesi o bresciani o ...
La PIanura Padana è talmente antropizzata che è diventato uno dei luoghi più inquinati del pianeta. L'allungamento delle vita è da tempo cessato e c'è una leggera diminuzione dell'età media.
Sarebbe interessante vedere come starebbero i padani se li facessimo vivere autarchicamente, adiabaticamente nei loro territori (no scambi con l'esterno o ridotti, ad esempio, al 3% degli attuali).
Buona fortuna.
> Il salame è "crescitista" o "declinista"?
EliminaFalso dilemma.
Poiché la soluzione razionale è meno salame perché meno allevamenti ma di qualità superioere a quella degli aberranti maialifici attuali.
Solo che per allevare maiali bene, il carico zootecnico non può che essere basso => meno ciccia => meno salami di maggior qualità.
Il meno mandibolatori è ovvia conseguenza aritmetica.
Qualità e diminuzione degli eccessi quantitativi vanno a braccetto.
Ad esempio nel campo del cibo, del vestiario, del turismo, etc. vale proprio
Quantità * Qualità = k
Prego paragonare, ad esempio, il turismificio romagnolo oppure, Portofino o le Cinque Terre.
Poi centinaia di casi simili.
Il tranquillismo giulivo è antico come il mondo.
EliminaSul Titanic si preoccupavano di quale musica richiedere all'orchestra
in Siria sono ancora lì a massacrarsi ignorando che prima erano ricchi, poi sono diventati 18M e che la sabbia e la polvere del deserto non si mangiano.
Ohssignur, devo vedere l'ugualismo che entra anche qui, per sostenere varie assurdità.
EliminaI ricchi e i poveri esistettero, esistono, esisteranno. Quindi se i ricchi vanno a Portofino e i non ricchi a Riccione, non significa che Riccione e Portofino siano la stessa cosa, siano uguali.
Non possono essere "ugualmente disponibili".
Quindi il ragionamento esiste Riccione ed esiste Portofino e quindi la quantità riccionese assolve alla crescita della popolazione non fa altro che portare acqua al mio mulino.
Usiamo il ragionamento al contorno e ipotizziamo che esistano 2M di italiani, questi si potrebbero godere mille luoghi del(l'ex) Belpaese che sono stati devastati dal teratoma umano.
Arrampicarsi sui vetri usando anche l'ugualismo.
Mah.
Per alcune altre cose strampalate, insetti, mucche alimentante con farina di pecore marce, tornerò appena possibile, ora non ho tempo.
Bisogna ricordare anche che l'acqua è bagnata e che il pesce che mangia pesce non può essere allevato a bulloni o pezzi di plastica, come succede.
Però viva la crescita, venti poi cento miliardi di mandibolatori. Più crescita per più tutti.
Sì sì.
Già.
EliminaLe mucche che sbaffano farina di pecore marce, l'acqua con la plastica dentro, gli inceneritori che spargono aria di bosco, la bistecca agli ormoni.
W il progresso senza se e senza ma, vero!?
L'importante è crescere, essere sempre di più.
12, 20, 40, 59 miliardi di mandibolatori.
Un bella frittella di vermi, acqua con plastica nella plastica, poi salsa fusion di salsa di soia OGM con glifosato e tecnopomidoro gusto acqua con antibiotici ricoperto di pollo keniano a km 5000 trasportato fresco fresco in areo.
Il mondo che progredisce giorno dopo giorno.
Bellossì!
> Il discorso del pesce allevato dandogli da mangiare il pesce manifesta che sei inadeguato a questo argomento
EliminaPrendiamo una categoria commerciale di pesce allevato a caso, l'orata. E' un pesce carnivoro.
Faremo come con le mucche alimentate con farina di pecore marce, daremo loro scarti e pesci e molluschi al merdolene e farina di sfalci di tangenziali con plastica.
Pensa che rendono persino di più...
Un po' come le mucche diversamente intelligenti. Molto più redditizie di quelle arcaiche, stupidamente erbivore.
Sì sì.
> aggiungendo gli "aromi" puoi rendere "appetibile" letteralmente qualsiasi cosa. Non a caso i bambini amano le porcheria di MacDonalds
EliminaAhaha
:)
Ecologisti e cocomeri sono due specie diverse, Lorenzo.
EliminaI secondi si fanno chiamare ambientalisti.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaIo ho chi ci pensa, anche se ultimanente si dedica anche ai ranocchi!
RispondiEliminaAnche il biocattococomerian contadino del gas li tiene (magri) per tenere bene il grandi.
Elimina:)
I miei gatti mangiano e cacciano.
Elimina> per tenere bene il grandi.
Elimina-> per tenere bene il granaio.
Scusate la distorsione furbofonesca.
Seguono la loro natura. Bene, Sara!
Sara !
EliminaAnche tu, sei una topicida !
:O
I gatti!non io! Il gatto ha anche ucciso una viperina!
EliminaSul mio marciapiede romano capita non di rado di vedere dei ratti osceni e incazzati
RispondiEliminaIl tuo ospite sarà stato certamente meno sgradevole
Da me è la siccità, ritengo, a spingerli nelle case per mancanza di cibo.
EliminaNella camera del fratellastro di mio figlio c'è un ratto così.
buondì Pippa
I ratti sono un po' come le persone: finché sono pochi c'è spazio per tutti e son pure bestiole gradevoli; quando aumentano di numero fanno danno in progressione. Il problema è che anche loro hanno un tasso di crescita vertiginoso e irrefrenabile, per cui dove ci sono è difficile possano essere in pochi.
RispondiEliminaDal contesto, comunque, credo di poter intuire si trattasse di un topo campagnolo, non di un ratto. Anche per loro vale lo stesso discorso, ma essendo più piccini il danno (quando c'è) è in proporzione.
La scala è madre di molti grandi problemi.
EliminaOsservazione precisa, messer Pigiatasti.
Sì, topo campagnoli.
La scala è una cosa incompresa dagli ''italiani'', che in generale non capiscono i numeri ma ... ragionano con il Cuore.
EliminaCosì come è incomprensibile, per gli ''italiani'', il concetto di responsabilità.
Ne stavo discutendo qualche minuto fa su FB, con una ''perla'' di donna che ha PREVENTIVAMENTE accusato di razzismo chi stigmatizzerà l'etnia delle bestie stupratrici di Rimini, SE verranno confermate le prime indiscrezioni, cioè : magrebini e con precedenti penali.
E, ovvio, ha tirato fuori i numeri inconsistenti del fenomeno ''femminicidio'' nella ''Italia''.
Il problema # 1, è che abbiamo troppi imbecilli in casa nostra, troppi problemi, che agiscono per aggiungere altri problemi.
In ''pace'', in ''democrazia'', non se ne uscirà.
Sarà bello.
:)
===
Oh che bello, ecco di nuovo Marco. Bentornato! :)
EliminaLa scala è come l'esponenziale, la crescita infinita, la maggior parte delle persone non la capisce e segue le panzane dei relativi sacerdoti trombonanti.
Preferisco gli orsi.
Elimina( cit. )
Checché ne dica il Tronista - nel senso del film - Lorenzo.
===
Un bel gatto è in grado di ripulire e mantenere l'area costatemente tranquilla !!!
RispondiEliminaPensa che una volta incontrai sulle scale un topo (quello che ho aspazzolonizzato!?) che scappò a rotta di collo facendo salti pazzeschi.
EliminaFuori di testa quello! mi dissi. Sulle scale ci sono spesso due o tre gatti.
nottebuia, vedi mail privata che ti inviai mer 9 ago a proposito di un commento da te, ultima pagina, (commento numero 1023).
Per quanto riguarda il senso metaforico del post (e mi sembra di intuire che sia così, a dispetto degli altri commenti letti), credo che il gatto sia per l'appunto un animale abbastanza territoriale.
RispondiEliminaComunque, per noi, non era solo un istinto. C'erano poi una serie di norme costituzionali e tanti altri discorsi collegati.
Fuor di metafora (che non ho mai inteso tessere) i gatti così come vengono comunemente allevati oggidì non hanno alcuna intenzione e non sono in grado di "occuparsi" dei topi, men che meno dei ratti. Avere un gatto così che gira per casa vuol dire avere non un opportunista, bensì due opportunisti (ammesso che il topo sia uno solo, se no il numero degli opportunisti cresce di conseguenza).
EliminaPer chi non vive in un appartamento in città ma vive in campagna è sufficiente lasciare fare al gatto una vita da gatto, evitare di trattarlo come un essere umano e ridurlo ad avere problemi di carie e colesterolo.
EliminaIo vivo in un posto che è stato campagna e ho la campagna ad un paio di chilometri di distanza. Nessuna delle persone che conosco che abbiano gatti li tratta in modo diverso da come detta la pubblicità.
EliminaPer dirne una (e non è un'iperbole): cosa pensi del gatto che rientra in casa per defecare nella lettiera anziché farlo all'aperto, e del proprietario che lo ha addestrato così e gli consente di mantenere quell'abitudine? Ti sembra normale? A me no.
Un altro caso: il gatto non mangia se non gli si dà da mangiare pezzetto per pezzetto direttamente dalle mani, mettendogli i bocconcini (piccoli, nè! se no li rifiuta) in bocca come fanno certi uccelli coi loro pulcini. Del resto, l'hanno abituato così.
Un altro ancora: quello che rifiuta la carne (la carne!) perché è stato abituato a mangiare solo crocchette ed evidentemente non considera "cibo" altre sostanze.
E così via. Non esagero, tutti casi reali.
Bello scambio!
EliminaArtificializzazione dei gatti. Già!
Nottebuia c'è una pletora di norme politicamente corrette per cui si decide cdi mettere migliaia di gatti in casa dei topi a spese di questi.
Poi i topi che non accolgono con gaudio sono nazifascioleghisti.
Idioti e criminali oppiomani con il potete.
Non ho ancora un buon cinghiale in casa.
RispondiEliminaNel caso mi piacerebbe molto l'idea di cacciarlo. On realtà non ci si improvvisa cacciatori di animali di taglia grossa.
Dovrei imparare l'arte e associarmi alla compagnia di cinghialai che c'è nell'altra frazione.
Bentornato .
Filtro passamerda abbastanza buono.
RispondiEliminaCi ho provato, non ce l'ho fatta.
RispondiEliminaA fare cosa?
Elimina