Sono giorni nei quali le cronache di efferatezze, di crimini, di reati ignobili commessi da doni-gioiosi-fratelli-dell'islam-religione-di-pace, pagatori-di-pensioni, risorse, profughi che scappano dalle guerre no scappano dalla miseria no scappano dai cambiamenti climatici no scappano dalla tristezza no scappano da ... si susseguono, si accatastano, turbinano.
L'Italia sta diventando forse la migliore vasca fognaria, assai accogliente, per i peggio di molti paesi, un paradiso penale, come osservava un magistrato.
Considero moralmente responsabili di questo imbarbarimento, di questo precipitare nella guerra civile a intensità bassa/medio-bassa sia i cattolici che i progressisti (ampia galassia che va dai marxisti ai cicisbei liberal radical chic, dagli anarcocomunisti alle operanti nelle ONG scafiste, dai cocomeri ad avvocati e magistrati rossastri filo massmigrazionisti).
Noto le azioni di repressione del dissenso che si avventano contro coloro che in rete hanno gioito per gli accidenti capitati a Giorgio Napolitano. Qui non scriverò ciò che io penso su questo figuro e di ciò che io auguro a lui e a tutti gli appartenenti a queste castalie comunistoidi-progressiste, vessatorie, masosadiche che hanno piagato e ancora imperversano sulle genti italiane.
Questi zeloti del politicamente corretto e il loro regime totalitario rivestito di buone maniere possono frantumare la società e portarla alla barbarie, alla miseria culturale, economica, esistenziale, spirituale, all'omologazione alienante massificata, ma non possono in alcun modo entrare nell'animo delle persone e censurare o rimuovere i loro auspici.
UUIC: "Qui non scriverò ciò che io penso su questo figuro [...]"
RispondiEliminaNon serve, perché mi sa che è quel che pensiamo in molti. Ne deriva che possiamo agevolmente immaginare (e con grande probabilità condividere) quei pensieri. Pensieri che certamente non sono rivolti unicamente a lui che, da solo, non avrebbe potuto fare tanti danni. Egli è giusto un campione, un esempio di quel che sono le caratteristiche intrinseche di tutti coloro che hanno ambizioni "dirigenziali", e non solo in ambito politico. E' il modello vivente di un ben delineato tipo umano. Ovviamente "umano" è un termine in merito al quale è lecito porsi interrogativi, perché porta con sé un'ambiguità estrema.
Il passato non si cancella. L'onore è un'invenzione di quelle "ingegnerizzate" da tempo per farne uno strumento di controllo sociale. E' una categoria morale che, per qualche ragione, finisce sempre per funzionare in modo unidirezionale (indovina in quale direzione). Cascarci ancora e ancora sarà anche "onorevole", ma non è gran che razionale. Anche questo è bene ricordarlo.
RispondiEliminaFai come credi.
RispondiEliminaFai come credi.
RispondiEliminaL'ordito politico di una castalia finta-comunista ( vedi la carriera di Napolitano, prima virgulto FASCISTA e poi, entrato nel PCI, gola profonda al servizio degli yankee ) è, in altre parole, propedeutico all'impedimento di una qualsivoglia propria evoluzione della ''Italia'', che deve annacquarsi e sbavarsi in millemila chiazze dai colori indefinibili, come comandato dall'élite sopra il cielo.
RispondiElimina[ Qui ] l'ennesimo chiarimento del sudiciume politicamente corretto, reperibile in rete.
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Marco, io trovo lo stesso conformismo che, in modo del tutto erroneo a sinistra definierbbero fascistoide, nel linciaggio morale che diventa aggressione fisica e tentativo si sopraffazione fisica a tutto ciò che si oppone all'ortodossia politicamente corretta.
EliminaIl fatto che il colore ora sia il rosso a strisce bianche e blu o con il giallo del martello e falce, non cambia assolutamente nulla.
Questo GN era uno che dei molti che è passato dal fascismo al comunismo mantenendo la stessa spocchia antidemocratica e gerarchica.
Uno figuro che appoggiava la repressione sovietica in Ungheria e che ora insulta il democratico Orban perché si confà ai nuovi poteri globali.
Esattamente le stesse dinamiche.
Un figuro che prima elogiava Assad e poi lo dipinge come Il Male.
EliminaGià.
Lorenzo non nascondere però che buone anime furono questi della Tagliamento, sempre dalla stessa fonte: "Di lì nel settembre 1944 la Tagliamento si disloca nell'alto Trevigiano, sul confine con l'alto Vicentino, dove verso la fine del mese opera la più feroce repressione antipartigiana in particolare nella zona del Monte Grappa. Quasi 500 sono le vittime di questo massiccio e prolungato rastrellamento, e pressoché altrettanti i catturati poi inviati nei campi di concentramento tedeschi. Contemporanea è l'azione dimostrativa operata a Bassano, dove 31 ribelli o supposti tali vengono impiccati agli alberi dei bastioni nord della città. In ottobre la Legione si sposta fra le province di Bergamo e di Brescia, presidiando per l'intero autunno-inverno le valli Camonica e di Scalve. In questi luoghi attua una fortissima repressione: emblematico è l'episodio dell'incendio di Corti, frazione del comune di Costa Volpino che viene data alle fiamme per rappresaglia. Nel 1945 si trova a combattere le Battaglie del Mortirolo e a condurre azioni contro la resistenza vicentina." E ti stupisce li abbiano fucilati?
RispondiEliminaNascosti da chi? da cosa? da dove?
RispondiEliminaE la strage di Rovetta sarebbe una giustificazione a"incarognirsi su un vecchio morente"? meglio riderci sopra, ciao ciao
Ma certo! Quello che dici è giustissimo!
RispondiEliminaAh, se non ci fossero le tue perle di saggezza!
Bravo, bravo, bravo.
Quanto mi stanno sul cazzo gli ''italiani'', oggi ?
RispondiEliminaCosì tanto, che mi fa simpatia Togliatti.
Rimando alla lettera degli Ateniesi ai Meli, riportata da Tucidide:
RispondiElimina"Poiché voi sapete tanto bene quanto noi che, nei ragionamenti umani, si tiene conto della giustizia quando la necessità incombe con pari forze su ambo le parti; in caso diverso, i più forti esercitano il loro potere e i più deboli vi si adattano."
Massimo Fini, di recente, osservava l'abominio recente (diciamo dal tribunale Norimberga) dei vincitori che impongono anche una morale.
Prego osservare il nitore etico degli Ateniesi che non hanno rivestito in alcun modo la loro supremazia con strampalate e ipotetiche morali dei vincitori.
Di recente, in un recente dibattito anonimo su un quotidiano in linea che trombonava dei soliti "orrori del nazifascismo per non dimenticare, io ho postato un commento che ricordava l'eccidio di Argelato.
Insomma, ad un certo punto un altro commento anonimo riporta di centinaia di esecuzioni di neri da parte dei rossi in questa valle e che tutto è stati silenziato e rimosso con cura. Se fosse vero, si tratterebbe di un altro caso nel quale nella metrica della barbarie, i comunisti avrebbero superato i fascisti.
La storia è un filtro nei quali i più violenti, i più organizzati nella sopraffazione vincono.
Non c'è alcuna morale o aura di santità, sono assolutamente fuori luogo.
Abbiamo vinto (in realtà vinsero gli SUA, qui ci sarebbe altra parentesi storica da aprire).
Lorenzo.
RispondiEliminaIo non ho infierito.
Ho ricordato le bassezze morali di questa persona. Non ho certo infierito, anzi, avrei potuto riportare altre chicche...
MKS, l'onore esiste. E' nel comportarsi in modo nobile, senza infierire e con onestà intellettuale.
Considera che, essendo a pagamento, non accedo a Il Manifesto. Ma il CdS e la Stampa sono (il primo dal cambio di proprietà) dei quotidiani ultra globalisti, atlantisti, ugualisti (voi, vi omologhiamo e all'occorrenza, sostituiamo), crescitisti, via via più progressisti e radical chic.
RispondiEliminaInsomma, dati i tempi, cacca.
In fatto di martellamento al pensiero unico ortodosso competono con La Repubblica.