Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
mercoledì 20 giugno 2018
Ciò che è senza fine
Stelle nella notte fresca e tersa. Stelle, oscurità e silenzio. Trenta chilometri senza incontrare un'auto. Seduto in loggetta a contemplare ciò che è senza fine. Tango e ultima sera di tredici anni di lavoro. Un paio di rane gracidano.
Ancora esempi che sono stupidi, visto che in molte zone del pianeta, distanze di decine di chilometri tra centri abitati sono frequenti se non ordinarie e che ciò non impedisce di utilizzare le auto o altri veicoli nonostante questi si possano guastare, anche di notte.
NOn è che i sandali li sappiano fare solo a Hong Kong, a Montecarlo o in altri formicai disgustosi, aberranti. Anzi, in quei tumori le persone sono talmente artificalizzate che oltre a non sapersi fare i sandali non sanno più cucinare, fanno lavori di plastica se non nefasti, parassitano il resto del pianeta e scaricano i loro rifiuti tossici (reali e ideologici, paradigmatici) su di esso.
> 30 km senza incontrare un'auto ma con tutte le comodità a portata di mano
Ancora, puoi dare concretezza alle tue teorie e trasferirti nell'opposto contrario, Kowloon, scomodità, spazi infinitesimi per ciascuno, oltre alle auto c'avrai pure le insegne di plastica con tanti bei colorini brillanti, sopra, sotto, indietro, avanti, a destra, a sinistra.
Lorenzo, di tanto in tanto perdi il raziocinio e scrivi cazzate stupefacenti. Ancora con la menata dell'infinitamente piccolo o del negare i limiti. Allora, dai l'esempio e trasferisciti a Kowloon, visto che affermi che accatastare via e via più esseri umani in un certo territorio non è un problema. Tanto l'inifinitesimo e la tecnologia, no!? Ecco, dai l'esempio e vai a a Kowloon. Invece di perdere tempo con sofismi crescitisti demenziali che negano la realtà.
In un testo così, poche parole scritte in un particolare stato d'animo, ciascuno può interpretare come crede.
Ora, io scrivo ciò che io percepivo e io sentivo. Osservavo il firmamento ed esso, per i nostri tempi umani, può essere assimilato a ciò che è senza fine. A fronte di questa eternità le nostre vicende, le mie, quelle dei miei prossimi, sono così estemporanee, volatili, segno della finitezza e caducità umana. La meditazione su questo è ciò che mi ha fatto sentire finito, comprendere la transitorietà della mia esistenza. Insomma, come sottolinei, io sono assai finito, dipendente anche solo dalla salute, come tutti.
> se non ci fosse il "teratoma umano", non ci sarebbe la corrente elettrica in loggetta.
Altra cazzata senza limiti. In Finlandia la densità di popolazione è di 18 persone / kmq, 11 volte inferiore a quella italiana e non sono certo con le ascie e le clave, a mangiar carne cruda marcia nelle caverne. O preferisci l'esempio del Canada, che ha 3,9 abitanti al kmq, un cinquantesimo di quella italiana?
Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.
30 km senza incontrare auto per me sarebbe stato terribile.
RispondiEliminaMa sei sicuro Uomo!
Emmessa
EliminaIn realtà i km senza auto sono stati poco meno di trenta, visto che nei primi nove chilometri qualche veicolo l'avevo incrociato.
> che se al km 25 gli si rompe l'auto
EliminaAncora esempi che sono stupidi, visto che in molte zone del pianeta, distanze di decine di chilometri tra centri abitati sono frequenti se non ordinarie e che ciò non impedisce di utilizzare le auto o altri veicoli nonostante questi si possano guastare, anche di notte.
NOn è che i sandali li sappiano fare solo a Hong Kong, a Montecarlo o in altri formicai disgustosi, aberranti.
Anzi, in quei tumori le persone sono talmente artificalizzate che oltre a non sapersi fare i sandali non sanno più cucinare, fanno lavori di plastica se non nefasti, parassitano il resto del pianeta e scaricano i loro rifiuti tossici (reali e ideologici, paradigmatici) su di esso.
> 30 km senza incontrare un'auto ma con tutte le comodità a portata di mano
EliminaAncora, puoi dare concretezza alle tue teorie e trasferirti nell'opposto contrario, Kowloon, scomodità, spazi infinitesimi per ciascuno, oltre alle auto c'avrai pure le insegne di plastica con tanti bei colorini brillanti, sopra, sotto, indietro, avanti, a destra, a sinistra.
Lorenzo, di tanto in tanto perdi il raziocinio e scrivi cazzate stupefacenti.
RispondiEliminaAncora con la menata dell'infinitamente piccolo o del negare i limiti.
Allora, dai l'esempio e trasferisciti a Kowloon, visto che affermi che accatastare via e via più esseri umani in un certo territorio non è un problema. Tanto l'inifinitesimo e la tecnologia, no!?
Ecco, dai l'esempio e vai a a Kowloon.
Invece di perdere tempo con sofismi crescitisti demenziali che negano la realtà.
> tutte le cose iniziano e finiscono
RispondiEliminaIn un testo così, poche parole scritte in un particolare stato d'animo, ciascuno può interpretare come crede.
Ora, io scrivo ciò che io percepivo e io sentivo.
Osservavo il firmamento ed esso, per i nostri tempi umani, può essere assimilato a ciò che è senza fine.
A fronte di questa eternità le nostre vicende, le mie, quelle dei miei prossimi, sono così estemporanee, volatili, segno della finitezza e caducità umana.
La meditazione su questo è ciò che mi ha fatto sentire finito, comprendere la transitorietà della mia esistenza.
Insomma, come sottolinei, io sono assai finito, dipendente anche solo dalla salute, come tutti.
> se non ci fosse il "teratoma umano", non ci sarebbe la corrente elettrica in loggetta.
RispondiEliminaAltra cazzata senza limiti.
In Finlandia la densità di popolazione è di 18 persone / kmq, 11 volte inferiore a quella italiana e non sono certo con le ascie e le clave, a mangiar carne cruda marcia nelle caverne.
O preferisci l'esempio del Canada, che ha 3,9 abitanti al kmq, un cinquantesimo di quella italiana?