Durante la settimana stavo leggendo
questo: un bambino espulso da una scuola steineriana perché figlio di un politico di AfD .
Sono gli anti, che, ovviamente, si comportano come i fantasmi che cercano di combattere. C'è un cambio del nemico, gli identitari sovranisti al posto degli ebrei, la discriminazione è politica invece che etnico-religiosa. Se osservate modalità sono le stesse, cambiano i filtri, i criteri di discriminazione ma essa rimane. Lo stesso CdS, uno dei mezzi di propaganda e del pensiero unico ortodosso dei fascisti anti, dei razzisti anti e della turboglobalizzazione mondialista, entra in un non so quanto consapevole cortocircuito logico:
Wir sind Rassisten! (Noi siamo razzisti!). Appunto.
Questa robaccia è decisamente peggio di ciò che essa afferma di combattere, una sozzura ideologica, etica, logica e un travisamento che la rende molto più pericolosa. Si comportano esattamente come ciò che essi affermano di combattere (qui vengono presi di mira i figli, i bambini), tutto condito con il solito pippone chilometrico di menate: le inclusioni e la democrazia e il multicolor, l'integrazione etc., trombonanti l'esatto contrario delle azioni, dei fatti..
Una parte nella contesa per il potere che si comporta peggio delle altre affermando, invece, con spocchiosa e cretina supponenza, di essere moralmente superiore (le ripetizioni psicotiche, un po' come con le litanie sulle uguaglianze, un dogma così assurdo che deve essere martellato in continuazione per non crollare ad ogni istante di realtà).
Nel frattempo sono venuto a sapere della
strage della cartiera di Mignagola, uno solo dei crimini orribili, efferati (torture, massacri, razzie, stupri, stragi, eccidi) commessi dai partigiani comunisti (brigata Garibaldi).
Furono proprio essi, i razzisti anti italiani che andarono alla stazione Centrale di Bologna a eliminare il latte destinato a soccorrere i bimbi lattanti dei profughi italiani, a sputare addosso, a inveire ai profughi (veri, non le finzioni attuali), genti giuliane espulse dalla Venezia Giulia annessa alla Yugoslavia, nel treno della mestizia, del dolore, di disperati, partito da Ancora, fermo a Bologna.
Sono i razzisti anti dell'ANPI che continuano, oggi, nel loro livore razzista anti italiano,
a farcirci di delinquenti e barbarie esotica e a trombonare, sepolcri imbiancati, di valori e altre ipocrisie dai quali furono straordinari controesempi.
L'elenco della nefandezze sarebbe lungo, in rete si trova tutto ciò che è stato accuratamente omesso dalla storia da parte di coloro che l'hanno scritta e che, ancora, si guarda bene dal mettere nei libri delle scuole, si omette di insegnare. Appena cerchi trovi uno, cento mille coperchi di vasi di Pandora, apri e puoi dare un occhiata sull'inferno. Colore rosso. Non metto neppure i collegamenti, se vuoi con poco si trova in rete. Bisogna avere, pero', stomaci forti.
Io non sapevo nulla di tutta questa barbarie.
Nulla mi hanno insegnato alle scuole, solo il lugubre, ossessivo canto dixan del Bella Ciao.
Ho iniziato ad osservare. A cercare. A scoprire.
La storia dei vincitori, già.