martedì 11 novembre 2025

Cialtronismo sciatto-riottoso

Piu' mi inoltro nel cammino della vita, piu' mi rendo conto che certe dinamiche influenzarono e influenzano le comunita' umane, in ogni loro dimensione.
Ad una di queste dinamiche darei il nome di cialtronismo sciatto-aggressivo o, forse piu' precisamente, sciatto-riottoso.
Ci sono dei gruppi di migliori e il resto, piu' o meno cialtroni: all'incirca siamo sempre a formiche e cicale. Ad un certo punto le formiche si stufano e iniziano a imporre un'ecologia, una pedagogia. Sebbene gli intenti e, spesso, i risultati, confermino la bonta' di uno sforzo migliorativo collettivo, gran parte dei pigri cialtroni inizia ad accumulare astio, livore per questa imposizione: e' l'intolleranza degli adolescenti, ancora inabili, irresponsabili, per i genitori.
Anche le comunita' umane non sfuggono alla seconda legge della termodinamica: il caos/disordine tende sempre a prevalere. Questo spiega come, anche nella storia, i peggiori hanno avuto sempre il sopravvento.

Il cialtronismo sciatto-riottoso e' ovunque, sempre. Ecco alcune mie impressioni:

  • il fascismo (progressista) ha estratto l'Italia giolittiana dalla miseria, ignoranza anche a colpi di manganello ed olio di ricino. Il risultato e' stato di una ampia parte di resistenza manigolda, che si e' coalizzata contro il regime, arrivando al peggio, al fondo del barile, dove rimane la feccia, delle brigate garibaldi. Gli intelligenti apprezzarono il lavoro fatto, il miglioramento notevole delle condizioni e tenori di vita, i cialtroni poi vinsero.
  • In Francia i non-populisti si sono coalizzati contro i "sovranisti", una brigata miscuglione orribile, dai "liberal" di Macron, la sinistra estrema, i centristi, i socialisti, il cui unico scopo comune e' essere contro i "sovranisti". Questa galassia attinge voti anche da quella parte cicalesca, bastarda che e'  il meticciato transalpino, cio' che anima e costituisce i paradisi criminali alla marsigliese, il peggio del nord-Africa accresciutosi come tumore in Francia.
  • L'incistamento dei sionisti in Vicino Oriente e' stato un trapianto di Mittel Europea nel contesto tribale arabo islamico. 
    Regole, usi, scienza e conoscenza, tutto su vari ordini di grandezza meglio negli invasori rispetto agli invasi,
    In questo diario riportai  alcuni casi di orribile cialtronismo, di incredibile sciatteria cialtrona, nelle comunita' invase. Israele impone le sue superiorita' con le armi, ma le probabilita' che soccomba a lungo termine sono elevate.
  • Devastazioni, saccheggi sono sempre piu' frequentemente animate dalla teppa nord-africana in Italia, di generazione n, n intero positivo. Si ripercorrono i noti schemi criminali collettivi dei cugini transalpini.
    Per cio' che ho occasione di vedere quasi quotidianamente, parte rilevante invasione e' formata dal peggio di Egitto, Tunisia, Marocco, Siria, balordi, senz-arte-ne-parte, se non propri avanzi di galera. Usano mezzi e opportunita' facendo di tutto per vandalizzare, distruggere, imporre ignoranza e barbarie che determinano le realta' dalle quali essi fuggono.
    Vandalismo e scemenza sono, di fatto, sinonimi.
  • Un amico fidato mi racconta di un'assembla condominiale, con le solite dinamiche di abbondanza di pigri, cialtroni, esuberanti che si impongono sui migliori. In quel caso anche tutte le connotazioni di questa societa' di pseudo signori di massa, ozio, incultura, cialtronismo civico, fannullanza a peggiorare il cicalismo.
  • Andiamo piu' indietro, risaliamo al la tragedia dei beni comuni (commons) e alle osservazioni di William Forster Lloyd: insofferenza per le regole intelligenti, un misto di ingordigia e cretinismo contro le regole a proprio vantaggio nel breve termine che diventa problema grave a medio e lungo termine.
Il ribellismo dei cialtroni riottosi, gli ostili alla disciplina, in primis la propria,  ha dalla propria parte il disordine e la seconda legge delle dinamica

domenica 2 novembre 2025

La pacca

 Qualche giorno fa il vecchio furbofono cascò per terra aprendosi completamente, batteria da una parte, chiusura da un'altra. La pacca forte ma apparentemente non grave, riassemblato tutto, pare(va) funzionare. Attenzione a non sottovalutare la pacca, perché dopo qualche giorno ho scoperto che... il furbofono aveva perso conoscenza della seconda identità guggliana, quella con cui scrivo qui. Poco è servita la procedura per ristabilirla.
Insomma, ora non riesco più commentare (come UUiC) da furbofono e quello mi era utile nei buchi di tempo  libero, ad esempio in treno
La pacca partecipa a tenermi poco presente nella diariosfera.
Oggi sono a casa con una mezza influenza, con un po' di tempo.

Landi dei Bardi

Quando mi inoltro per l'Appennino, ri-scopro quanto essa sia bello. La luce d'autunno, di traverso, è il miglior binocolo per osservarne la bellezza. Il primo e medio Appennino, con la loro geologia fragile, sono proprio colline con pendenze miti e le strade che non hanno un decametro uno che sia dritto. Inoltrandosi verso sud-sud-ovest, si arriva quasi prossimi al crinale, al macigno che deborda, per qualche chilometro, dal confine fisico (spesso, ma non sempre) anche politico con la Toscana, anche se domenica scorsa, 26 ottobre, non ci siamo spinti così a sud.
Con Rosa Canina, in lunghi tratti, eravamo da soli nella meraviglia.
Con  Federico I dei Landi la casata ebbe rango elevato a marchesi, era contea di confine anche allora. Mi ha sempre affascinato il rango di marchese.
Alla fine eravamo saturi di bellezza, date, nomi, abbiamo chiusa la Guida Rossa, quella stampata, quelle in rete, e siamo rimasti nel vento, lassù, la Bellezza, gli spazie, la storia e noi due.

Così bello il basso Appennino qui che ci siamo fermati per ammirarlo.

Qui si possono notare le pendenze sfasciate ovvero quelle che le argille del pliocene si possono permettere. A naso, direi, siamo inferiori ai 30 gradi. Qualche isola rocciosa, sulle sommità, galleggia sopra di esse.

Entro le mura del castello la piazza d'Arme.

Il mastio, la parte originaria, XIII - XIV secolo.

Cortile de pozzo, con l'accesso (?) al mastio, con uno splendido cespuglio di rosmarino.

Si fa sera, con l'accesso al Cortile d'Onore, la parte tardo rinascimentale (XV - XVI secolo)

(unuomoincamino)

sabato 18 ottobre 2025

Ultima volta

 C'erano  tre generazioni attorno al pane, al cibo buono, al fuoco. Così, dopo una dozzina di anni i miei veci son giunti fin a questo cantone di Appennino, da lontano.

Mio papà ha trovato orecchie attente ai suoi racconti  alle citazioni della storia. Mia madre ha fatto comunella con Rosa Canina e ha visto ora, la sua casa unita alla mia.

Cari veci, ho pianto un po' quando, dopo ore di letizia, vecchie mie radici, siete saliti in auto. Si son chiuse le porte e siete andati via.

La letizia dell'ultima volta. Mi commuove, porta lacrime. Questa è la vita che si muore e ce ne andiamo.

martedì 14 ottobre 2025

Poeti del corpo

 Sono passati quasi due anni. E così, amore , mio, un po' con te, un po' lontano da te. Sono passati anni e non riesco più ad averti, onorarti nei giorni della settimana: altro da fare nella vita e forza ed energia non sono quelli di prima, potevo dormire poche ore e andare nella vita, a faticare e lottare, prima.
L'anca nuova mi ha riportato con te, come per una donna aMAtA, ora è un po' più fine, sottile, intesa e felicità al posto di irruenza e gioia.

Sono tornato alle mie maratone ed eventi , più o meno lontani e così vicini, ancora con piccoli impulsi adrenalinici quando il pensiero torna, per qualche attimo, a ciascuno di essi. 800 tango party, Supersonic Tango, Teodora, Marathonguera, Eroica, le lunghe alla mia amata Milonga Sì, .... Maratone ed encuentro sono armi a doppio taglio. Il livello è (un po' più) alto e le milonghe vicine, quelle delle fini di settimana, sono più modeste. Non ho più voglia di andare a serate così così.

Ve lo dico, quando t'incontro, anima danzante, donna con la grazia, quegli amori dodici minuti, tu ed io in cima al mondo, al centro dell'universo. Siete poetesse del corpo, non con gli endecasillabi, non cogli accordi in sol, ma con fuori assi, con le sincopi, con le braccia nelle mie, con la mano e la mia, a trovarsi per combinarne un'altra, un'altra meraviglia inutile, non le rime ma i passi dissociati, non i silenzi, le pause.

Amo tanto quando il tango rotola, sobbalza, cammina, stringe, respira su altre note. Amo il tango fino a Piazzolla e poi quello che non è tango. Allora il tango si estende a danza, dove un uomo e una donna sono tutto di quella dolce vita, per una tanda. Sono tutto. Ancora meglio, mille possibilità diventano di più.
E quando succede, allora, ecco la felicità passa a gioia, amo voi, poetesse, amo me e sono felice, felice, felice.

Qui questi due mi piacciono tanto e sono, poeti del corpo, quanto ho tentato di scrivere, quanto succede. Mi batte il cuore forte.

(tymoteuszley, milavigdorova)

giovedì 9 ottobre 2025

Pace dei forti

Il volere la pace può essere sentire autentico solo per i forti, per i violenti, i prevaricatori. Non per i deboli e coloro che subiscono. Anche se nel pensiero comune è quasi blasfemo, sono i forti che possono avere discernimento per fermarsi, per scegliere tra odio e violenza e pietas, possono volere la pace. Non c'è volontà senza possibilità di scelta, discernimento.
Un motivo in più per uscire dalla lagna apologetica, molto in voga nei mondi al contrario, che esalta i deboli e criminalizza i forti.

Ora, dopo la lezione ad Hamas, bisognerebbe impartire una lezione ai tumori coloni che si espandono a danno dei contadini indigeni palestinesi.

In ogni caso, i due bubboni demografici sono destinati solo a terribili disastri e nefaste conseguenze. 

martedì 30 settembre 2025

Col cucchiaio

Quando cammino, raccolgo i rifiuti che incontro. Quando posso li differenzio, altre volte li sposto nei cestini.
Spesso nel tragitto dalla stazione al posto di lavoro.
Rimane un po' più pulito o, se preferite, meno sporco.
Basta qualche giorno, ad esempio di permanenza di rom nel parcheggio scambiatore, vicino alla stazione, e il posto diventa una sorta di discarica abusiva. I miei sforzi quotidiani di molti giorni annullati in una serata, in un giorno.
A volte penso che sto tentando di svuotare il mare col cucchiaio.
Non riesco a capire perché molte persone trovino normale vivere in ambienti degradati, orribili, lerci e facciano molte cose per peggiorarli ulteriormente. Secondo me sono proprio scemi, cretini.