Sabato 26, milonga sotto le stelle. D'estate, ballare all'aperto, è un piacere in sé. Andato, ballato un paio di ore abbondanti, ritornato preso a casa. L'ultima tanda è importante perché lasciaiil ricordo, l'ancora emotiva. Me la tenni per farla con una maestra che io ritengo una tra le migliori tanghere della provincia. Ho rotto le esitazioni, mirada che ha attraversato mezza pista e... via! E' stato pumeggiante e si è divertita.
Tale soddisfazione che... finita quella tanda, mi son tolto le scarpette, rimesso i sandali e me ne sono andato a casa felice. In genere, ballando con ballerine "di rango" (maestre, professiojniste, etc.) scattano un sacco di blocchi e seghe mentali. Non questa volta. Forse anche per l'atmosfera brillante nella cena a buffet che avevamo consumato in un piccolo gruppetto, nel quale lei.
Ho ballato bene la maestra!
Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
In poche parole, la compartecipazione emotiva supplisce alle inesattezze tecniche ?
RispondiElimina===
No.
EliminaLa compartecipazione emotiva (conversaazione piacevole a cena prima) ha semplicemente tolto le seghe mentali.
Questo ha permesso di non bloccarmi ovvero di ballare decentemente facendo divertire la maestra.
Con tutte le inesattezze del fatto che io sion un tanghero discreto, ne' professionista ne', tanto meno, "stella" come, ad esempio, Mariano Otero e Alejandra Heredia o il mio maestro di quest'anno (_euoto).
Ottimo.
EliminaCon questi post sul tango mi stai proprio incuriosendo. Sono contenta che tu sia tornato a casa felice!
RispondiEliminaRispetto alle scorpacciate di ore e ore dei primi anni, ora riesco a limitarmi (anche se sab 26 Rosa Canina era via a trovare sua madre) e dopo qualche ora, torno felice a casa da lei.
EliminaIl tango e'... un sentiero alquanto lungo, molto lungo rispetto a gran parte dei balli. A me... e' sempre piaciuto camminare! :)
Gran parte delle persone, tuttavia, smetton presto perche' non sono disposte a studiare e praticare per almeno un paio di anni prima di iniziare a muoversi decentemente.
"Bhe so che non accadrà a te. Mica accade sempre..."
RispondiEliminaCosa va a fare uno in pasticceria se non vuole mangiare i pasticcini?
Non hai risposto alla domanda.
RispondiEliminaValeria, io sono stato cosi' appassionato di tango che per almeno una sestina di anni non ho avuto alcuna storia. A volte me la misero sotto il naso (a volte non capii, a volte declinai) perche' ero preso da quel vortice.
RispondiEliminaRosa Canina me la tengo stretta si'!
Nessuno, vi faccio presente che ci sono persone che entrano in un caffe', in una pasticceria, in un bar, etc. . per tutt'altro che consumare caffe' pasticcini, spritz.
RispondiEliminaNon di rado la consumazione e' un atto formale per "contribuire" al fatto di poter stare in quel posto per fare altro.
Il mio ipocrisiometro segna 100.
RispondiEliminaNessuno, suppongo che frequentate poco quei posti.
RispondiEliminaSpesso si consuma qualcosa per convenzione. Uno entra al bar Sport per parlare del derby e si inventa di bere una gazzosa o un calice. Mica ha sete!
Non è che in milonga non ci siano "mangiatori di pasticcini". Ci sono eccome.
RispondiEliminaSemplicemente non ci sono solo quelli!
Dai Coso, piantala.
RispondiEliminaSentite, Nessuno. Io non ho alcun interesse a togliervi dalla testa la credenza che tutti vadano a ballare solo per farsi delle storie, trombare, farsi una o uno.
RispondiEliminaSe volete credere così fate pure, buon per voi.