La prima cosa che ho fatto, in questa camera, è di sollevare completamente le tapparelle (c'è un bel panorama qui fuori), far entrare la luce e spegnere la bolgia di luci accese.
La luce naturale è molto meglio, più bella e l'ospedale risparmia.
A me_mi sembra del tutto naturale, spontaneo fare così. Ma se alle 12:35 tutto era ancora così, direi che non lo è affatto.
Esteta, parsimonioso, quindi disadattato.
Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
La luce ti illumini e ti aiuti in questo periodo. Ti abbraccio...se me lo permetti!
RispondiEliminaAbbraccione lo prendo volentieri.
EliminaDevo dire che, fortunatamente, questo ospedale non è surriscaldato, come la maggior parte dei posti pubblici.
RispondiEliminaPiù caldo che a casa mia (eheheh, me mi piace il nostro igloo, di Rosa Canina e mio) ma comunque ad una temperatura decente.
Almeno non c'è spreco termico.
In bocca al lupo!
RispondiEliminaSi può rispondere "Crepi!" ad una animalista? :)
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