Mercoledì pomeriggio, sono tornato al tango per qualche ora consecutiva. Un evento (tardo) pomeridiano dai quali mancavo da molto tempo. Dopo un anno e mezzo di interruzione faccio fatica a ingranare di nuovo: ho perso la brillantezza di un tempo. Comunque, mercoledì ero talmente galvanizzato, euforico, gasato, dopato che, nonostante sia tornato a casa poco dopo le ventitre, sono riuscito ad addormentarmi solo verso le due e mezza.
Leggevo che ogni anno di sospensione, in qualsiasi disciplina, porta ad una regressione pari a due anni di apprendimento. Insomma, tra virus corona e anca, direi che sono stato fermo almeno tre anni. Ora è tutto un po' appannato, è capitato rimanessi a casa invece che andare ad una milonga che mi non mi garba(va) granché.
Nel frattempo le cose cambiano: parte rilevante delle milonghe, ora, sono su prenotazione. Un altro passo verso la strutturazione, la programmazione del tempo libero. A me non piace per nulla: il tempo libero organizzato è una contraddizione in termini. Ormai devo predendere appuntamento... anche con mio figlio. Quando ero piccolo, "scappavo" dalla casa della nonna, attraverso i campi andavo a trovare mia zia, era sempre a casa, nell'orto, nella legnaia, etc. come le "casalinghe di una volta". Era una piccola gioia del tutto improvvisa, inaspettata, libera. La zia poi mi appioppava una bella fetta di torta delle sue assai bbbone!
A proposito di cambiamenti: mercoledì il bravo musicalizador ha dedicato una tanda a Lucio De Mare, un direttore/musicista che adoro (v. qui e qui). Sembra incredibile ma... ci sono le mode anche nel tango, anche nelle scelte musicali: qualche anno fa era suonato sempre, ovunque, poi sparito, spa - ri - to!. Un po', mi faceva notare un tanghero, come Varela. Fueron tre años sparito, non si sente più.
Mode nella musica che va verso gli ottanta. Incredibile!
Qualche tempo addietro avevo scovato 'sto video, con un po' di ironia su questo filo rosso che ci lega a questi abbracci sulla musica, tanto amati, che ci porta a loro.
bel video e poi nella musica si sente la presenza della fisarmonica a ricordare i tangheri contadini che si esibivano nelle aie, ma solo nelle feste importanti
RispondiEliminaDiciamo bandoneon, sempre uno strumento a mantice.
EliminaCoso, il problema non è la programmazione ma il fatto che la gente vive solo di "fare" e sopprime lo "immaginare". Se tu "fai" senza avere prima immaginato, significa che fai cose immaginate da altri. Cosa che da agli scemi e ai pazzi due vantaggi, il primo è che vanno a fare cose che fanno tutti e quindi ricevono approvazione, il secondo è che cosi evitano di doverci mettere del proprio ed evitano anche di confrontarsi con se stessi.
RispondiEliminaIn sostanza è tipo lo "outsourcing" dell'esistenza.
Ho appena visto un video Youtube in cui Dibba e Barbero commentano l'attualità. Ho guardato direttamente l'Occhio di Sauron attraverso di loro. Inconcepibile che ci sia gente che vende alle masse menzogne e confusione tramite una scarica ininterrotta di luoghetti comuni che nessuno va a sindacare. Se esco di casa e fermo il primo scemo che incontro mi ripeterà esattamente le stesse cose. Poi vengo qui e mi tocca leggere che in questo quadro apocalittico di Dibba-Barbero ci sono isole felici come l'Ungheria.
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=wbKZxA81NSQ
EliminaDetti, qualche giorno fa, una sbirciata di qualche minuto al video.
EliminaPoco tempo, non ho granche' voglia di perderlo con questi personaggi e la loro visione settaria, manicheistica, della realta'.
Le "isole felici" non esistono, esistono dei paesi piu' o meno civili e la Ungheria e' da sempre un paese civile.
mi affascina sempre quando nelle parole che leggo scopro una passione per qualcosa che personalmente non riesco a sentire e che percepisco come una mia mancanza. Il tango per esempio mi sarebbe piaciuto ma non ho orecchio musicale e poca scioltezza fisica, piccola invidia :)
RispondiEliminamassimolegnani
Cause di forza maggiore ti hanno tenuto lontano ed ora è normale che tu abbia perso un po' lo smalto, il passo. Secondo me lo puoi anche recuperare se vuoi.
RispondiEliminaInteressante e molto credibile la corrispondenza 1:2 fra gli anni di pausa e quelli di regressione...
RispondiEliminaIl desiderio di ordine contrasta poi con quello di libertà.
Penso sia una falso dilemma: la liberta' esiste solo dove c'e' responsabilita' e questa esiste solo dove c'e' auto-ordine e auto-disciplina.
EliminaPer un motivo e l'altro sono sei mesi che non monto in bici,chissà che male al culo e alle gambe quando riprenderò...
RispondiEliminaGeneralmente la sofferenza si protrae per due uscite. Tutto sommato, non molto.
EliminaIn effetti io sono stata senza fare teatro alcuni anni e concordo. Ero arrivata ad un livello significativo, poi mi sono fermata per alcuni anni, cioè ho fatto cose qua e là, ma è solo dal 2015 che ho ripreso sistematicamente.
RispondiEliminaNon solo tango, teatro... tutto e' sogetto al rapido oblio dovuto alla mancanza di attivita', di pratica.
EliminaSe penso a tutto cio' in cui fui brillante o molto brillante e di cui, ora, non mi ricordo quasi piu' nulla, mi viene il nervoso.