Ho portato una torta nel gioco dello scambio di regalcianfrusaglie.
Sbaffata e divorata, che si possa campare vendendo la ricetta?
Poi a scrivere, piangendo. E via, Jekyll e Hyde, via col brindisi aziendale. Escape from a party. Via, da orso, non amo particolarmente quelle convivialate di gruppo. Specie quando sei un cakomolle spiaccicato. Dentro.
Tornato a scrivere, l'epilogo. A piangere di nuovo, in silenzio, senza farsi vedere.
Liberatorio.
Sono uscito prima dal lavoro. Compleanno di mio figlio, qualche ora insieme. C'è stata perfino la piccola gioia di essermi accordato colla madre, dopo anni di denunce, avvocati, prevaricazioni malevole.
Stavo meglio. E' liberatorio.
Sono stai diciassette mesi meravigliosi.
Tremano i muri maestri, quelle pareti stanno crollando, sotto i colpi dei marosi violenti.
Uomo, abbi fiducia.
Sul porfido sono le fondamenta.
Diciassette mesi di roccia.
Che restino salde quelle fondamenta...
RispondiEliminaIntanto auguri di feste serene a te e a tuo figlio che e' la persona piu' importante. :)
RispondiEliminanoi ci siamo eh. soprattutto per ricordarti che -anche se ora non ne sei consapevole- tutto questo ti ha cambiato. migliorato. accresciuto dentro. creato nuovi riferimenti. dato nuove risorse. ne riparleremo quando alzerai la testa e nuovamente berrai la luce del sole. ciao.
RispondiEliminaCiao Uomo, mi sembra superfluo dire che mi spiace.
RispondiEliminaNon sono persi quei diciassette mesi.
Niente è inutile, niente di quello che passiamo, che viviamo, che soffriamo è inutile.
Tu me lo hai scritto spesso.
E tu stai sulla roccia. Io ci credo.
E faccio il tifo per quel tuo cuore.
Come credo che Lei piano-piano trasformerà il sentimento che ha ora.
Un abbraccio stretto-stretto.
Clara
se possibile, sei molto più intenso qui.
RispondiEliminaGli auguri li ho messi da me. Ciao.
RispondiEliminasalut!
RispondiEliminabacibà
Auguri Uomo
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