sabato 31 luglio 2010

Pan e Panino

Sotto le stelle
sopra il torrente
danze belle, eccoci
Arriviamo.
Fauni e faunetti, per tutta la notte, per tutto il mattino.



venerdì 30 luglio 2010

Agua de maravilla

Bel temporalone carico di acqua, ieri, mentre vedevamo Una montagna di balle, al gas.
Stamattina c'era un po' di cotone a mezza costa, sopra il cielo blu, l'aria fresca e tersa, il sole brillante. Scendevo attraverso il prato, col profumo di terra e bosco bagnati, c'erano ancora le gocce sui prugni selvatici, sull'erba, sui fiordalisi.
Che meraviglia.
Bidibodibu, bidibodibu...



martedì 27 luglio 2010

Un progressosauro di nome Veronesi


  • Sarà pure vero, ma intanto noi veniamo invitati a sguazzare tranquilli tra smog, vaccini, nucleare, inceneritori, OGM e antenne. Ma mi raccomando: senza fumare e moderando la polenta...
    o  Crisis? What crisis?, Debora Billi

Leggo l'articolo di Debora Billi, contenente anche il collegamento ad un documento sui finanziatori del progressosauro veronesitico in questione (una vecchia dritta sempre valida è: se vuoi andare alla causa dei problemi, risali sempre il flusso del denaro - potere e arrivi alle cause).
Veronesi è il campione modello della fede nel progress(ism)o sviluppista. Quasi sempre la fede che diventa fideismo acritico, cieco. A livello ideologico la mistica della crescita. Se si vuole pensare male e più realisticamente, ci sono gli interessi personali, conditi da abbondanti dosi di malafede e falso ideologico.
E' la sua generazione, quella che ha creato cioò che viviamo, con colossali problemi lasciati alle generazioni che verranno che aumentano di giorno in giorno, di settimana in settimana.
Il  problema nucleare (scorie comprese) e quello dell'incenerimento di risorse via discariche aeree (altrimenti note agli allocchi come termovalorizzatori, un neologismo stupido che è una contraddizione in termini ed un falso ideologico) sono solo due delle numerose non-metafore al peggio del Veronesi pensiero.
In effetti, è il nonno pidino pidiossino per antonomasia.
La sua vita è stata una vita con i tumori, senza di essi non sarebbe nulla. Non si può pensare che rompa il dualismo simbiotico che lo lega ad essi e che lo hanno reso quello che è.




(rielaborazioneanonima di gothicamerican, grantwood)

lunedì 26 luglio 2010

Si stava da dio

Si stava da dio.
Proprio così.
In cima a tutto, corpo, muscoli, fatica, sole, vento, vista, fiori, roccia, graniti, scrosci d'acque, aquile, comunanza, parole, spartanitàdelrifugio, chiacchere, risate, parole, vista, monti, freddo, silenzio, ghiaccio, acqua, granitorosa, blu.
C'era anche _gda, l'intellettualedelrifugio. Se ne stava per i cazzi suoi. Le avevo dato uno sguardo intenso, l'aveva sostenuto decisa. Interessante. Una bella femmina, da sola, in un rifugio un po' nelbucodelculodelmondo. Salendo ce lo aveva annunciato una coppia - avevamo fatto i complimenti alla prima donna della giornata, ledonneitalianenonvannoinmontagna - che c'era una ragazza sola lassù in rifugio. Sola; montagna; carina; un libro e scriveva; di poche parole; direi... sexy!
Avevo capito che aveva 'na bibbia per le mani. La tensione era scesa, come si dice qui, mi era scesa un po' la catena. Una cazzo di missionarialaica? persanpancrazio no! Non c'erano state parole, solo qualche sguardo, di tanto in tanto.
All'indomani è arrivata in vetta, ci aveva salutato lei. Ciao. Ma tu sei ... !? Sì. Irriconoscibile in abbigliamento sportivo e i capelli raccolti. Stai bene coi capelli raccolti.
Era uscita dall'isolamento che si era goduta. Discensione insieme. Di archetipi personali, di psiciologia transpersonale, di denze, di transe, di essere un po' dio, di lavoro, di vulnerabilità, di sciamanesimo, di figli, di mente. frizzi, lazzi finoagiù. Rideva un po' indispettita e compiaciuta quando la prendevo un po' in giro: ma tu ne sai a pacchi, ora devo studiare il titolo. Quando la provocavamo sul basso che fa stare bene, c'è anche il basso, la bassezza, le radici, la terra.
Il marito? compagno? partner? era sul Bernina là davanti. Lei ballava da sola, là in cima.
Fino a giù si è fermata con noi, imperatori e re, aveva detto così a _zzz e me.
Si stava da dio.
Attira stare da dio.

Grazie, _zzz. Bello cche facciamo cose da dio quando possiamo.



Masochismo numerologico

Ieri al ritorno c'è stato uno uorsciop di lombardizzazione, ovvero la definitiva merda dei grandi numeri (la merdologia delle costipazioni umane è abbastanza diffusa nello stivale, oltre alla conurbazione della periferia padana, c'è quella della FI-PO-PT , la robbba romana e, il peggiore, il tumore del formicaio partenopeo).
Non capivo molto la preoccupazione di _gda sul fatto di dover tornare a Milano, sarà la memoria sbiadita da un po' di anni di assenza dal diecimilionaio lombardo.
I numeri sono un problema, quasi sempre diventano IL problema.
Francamente continuo a non capire quelli che si inorridiscono, si scandalizzano quando mi permetto di togliere la tovaglietta ricamata nel merdaio della crescita demografica, del tumore umano.
C'è qualcuno che crede ancora nella bontà di aumentare, di accogliere milioni di altri bipedi che vengono da ogniddove, dioporco.
Avere un contraddittoriio con 'sti masochisti, cogli adoratori della crescita? Mavainmona, come dicono da quelle parti.


venerdì 23 luglio 2010

Ce ne andiamocene



Ieri la demo de IL progetto al lavoro è andata bene. Prima volta che in azienda sentono roba di kaizen, qualità totale e una terribilissima enfasi e relativi strumenti sull'intero processo di vita del sistema. E' un po' come l'eros: la sfida non è andare insieme, ma lo stare insieme ad un buon livello.
Questo fine settimana, fanculo a seduzioni, donne, tattiche ed intorti, _zzz ed io ce ne andiamocene a farci una bella cima nel gruppo dell'Adamello (sìsì, quella nella fotina :)

martedì 20 luglio 2010

F


Sono stato fulminato da una lettera sulla felicità.
Epicuro (greco e non latino, e questo non è un caso) filosofo dell'edonismo sobrio, del piacere e della mente del piacere. Mi piace la sua apologia dell'essere protagonisti e non attori.
Anche l'enfasi sull'estetica per contrasto la trovo così affine al mio pensiero.
Grazie easily.

In treno alla terza stazione è salita una bella donna, con una veste bianca a vita alta che esaltava il bel seno, calzari in pelle scura, occhi scuri. Si, direi proprio una bella donna latina. Leggeva Le piccole memorie di José Saramago. Epicuro non andò ovviamente a genio all'establishment religioso, quello della prima chiesa cattolica, già dava segni di ciò che sarebbe stata.
Le ho lasciato, scendendo dal treno, la copia della lettera di Epicuro. Un omaggio letterario utile anche per rompere il ghiaccio dell'assai arruginita ars seducendi.

Senza titolo

lunedì 19 luglio 2010

'na questione di fede


E' la seconda donna che mi dice che per godermi delle ludiche avventure è molto meglio che mi metta la fede.
Direi che si può provare.
Che aiuti anche l'elettrocazzogramma prossimo alla piattezza a dare qualche segno di vita?

venerdì 16 luglio 2010

L'erba buona

In campeggio mi sono gustato delle buone canne dopo un paio di cene e qualche volta al discobaretto (sono passati ormai un cinquye sei anni dagli ultimi goa ai quali venivo regolarmente omaggiato di gran cyloom etc. accettavo qualche tirata solo saltuariamente). La cosa buffa è che non essendo (più) abituato a fumare, mi veniva da tossire. 'mmazza cough cough!
Apparentemente senza alcun effetto (forse ne avrei dovuta scroccare di più). Solo che nella cena di sabato sera  - mi sono accorto poi - che a fine pasto, abbiamo riso in sette / otto come dei matti per almeno una ora abbondante. Frizzi e lazzi a gogò, allegria e spirito ottimo. Meraviglioso!
UnBambino è rimasto stupito, nel vedermi. Mah... papà... fumi!?
Stavo per rispondergli come avrei risposto quando ho pensato che...
Ecco, una coppia, sebbene sia degustatrice non estemporanea di erba e fumo, lo tiene assoluitamente nascosto ai figli che, assolutamente, non devono sapere.
Con altre persone si era convenuto che non ha alcun senso preparare la strada a ciò che verrà capito e considerato alla stregua di un vero e proprio tradimento, da parte dei nostri figli. Insomma c'era stata una interessante discussione a proposito. La mia posizione è ancora più radicale: non c'è alcun motivo di vergognarsi per la ganja quando tutti fanno uso regolare della droga in assoluto peggiore che prende il nome di alcol.
Così non ho potuto rispondere in sincertà ad UnBambino - c'erano i suoi amichetti figli di quella coppia, perché avrei violato l'area di "non è consentito sapere" dell'altrra famiglia.
Io continuo ad osservare stupito questa stupidera dell'accanimento contro le droghe. L'alcol fa migliaia di vittime all'anno, il folk ne abusa in tutti i modi ed è affare economico di stato.
La maijuana, molto più innocua se non addirittura benefica e curativa, mamma mia pussa via caccadiavoloelzebù.

Ci sono cose palesemente assurde ed illogiche.
E ipocrisie e credenze che le coronano.
Sarò troppo lineare ma a me' pare di essere in un mondo contorto e impazzito proprio per scelta.
Mah.




giovedì 15 luglio 2010

Yingness low



In questi giorni ho osservato la mia parte femminile importante, a volte ingombrante quando prende spazio a quella maschile. Forse è anche per quello che la brutale imposizione patriarcale sulla Donna mi irrita.
Ieri quando le ho detto che pensavo fosse già partita per le ferie oltre alpi, mi aveva risposto acidetta :- non ti ricordi mai di ciò che ti dico.
Non ho intenzione di ricordarmi delle agende degli altri.
Gli altri, eh, siamo arrivati a questo!? Aveva risposto con disappunto. Le aveva dato fastidio quella parola.

L'aggressività maschile ridotta ad un registro, all'uso di un termine.
Attaccare, lottare, l'energia ying maschile che travalica, si impone.
Mi manca.
Osservavo, in quel campeggio pervaso da una bella atmosfera di comunanza, di apertura, con una fauna umana che apprezzava gli aspetti sottili, artistici, in un certo senso un luogo tantrico di apertura e rapporto con la Natura, la notte, al discobaretto a metà falesia, l'arrivo degli autoctoni con stile alquanto diverso. Giovedì sera un ragazzo, diciottenne o da quelle parti, come un elefante irritato in una stanza. Si butta a muso duro tra due ragazzine romane che si divertono a giocare a lesbicheggiare mentre ballano. Il macho scimmiesco piomba in mezzo, si mette a molestarle. Un amico delle ragazze gli dice qualcosa, il_gorilletto ha uno scatto furioso, si trattiene a fatica dall'iniziare la rissa; le due si spostano, lo ignorano, passa ad altre femmine. Le passa tutte, ottiene, se ne vanno subito o dopo pochi istanti. Poi avanti alla prossima. Di fatto, riesce a svuotare la pista, a farsi tabula rasa intorno.
Ecco il maschile brutale e irruento che mi manca. Mi manca!?
Anche il maschile meno brutale, quello di imporsi più garbatamente o scherzosamente. come il marito di _ica che, prima che questi arrivasse, ci aveva detto che le piacciono i maschi rudi, forti.
La voglia di lottare, di imporsi, di rispondere a muso duro a prescindere.
A volte penso che pure l'introspezione quando eccede non va bene.
Non funziona né nell'eros né nell'arte delle seduzione che lo precede. Ma anche nel lavoro o in questa economia competitivo-consumistico-frenetico-compulsiva.
Il vero macho ejacula velocemente per fecondare molte femmine. Va bene 'sta yinghità?
O il più femminile lentius, soavius, profundius?
Dipende.

mercoledì 14 luglio 2010

Sole mare amore

Sole mare amore.
Amore!? Cusa l'è ches'chi!?
Esistono degli esseri lontani, dette femmine di Homo Sapiens, a volte molto attraenti e sexy, che mi risultano essere di altro pianeta. Sono del pianeta di quelle che si interessano a te delle quali non te ne frega zero di zero e di quelle (poche) che ti interessano che sono già  accoppiate. In questa vacanza ho visto una donna, romena, che mi ha attizzato di brutto. Una. In coppia con uno dell'associazione. Zona off-limits.
Tutto sommato, continuo nel mio periodo refrattario, di limbo erotico. Nessuna voglia di sbattimento, di legami. Ecco, voglia di sesso amorale, di quel sesso porco senza legame alcuno e che non generi legami che, semplicemente, non esiste. L'eros è LA colla. Diciamo che inizio ad intuire il senso della puttanità, del sesso in cui paghi proprio per credere nel tuo potere fatuo e paghi per illuderti di non avvicinarti.
Sole, mare, amore.... Lalallalà.
Sole, mare, colla.
Ho assaggiato una specialità terrrona assai, minchiassì, il latte di mandorle. In una frazione infinitesimale di tempo mi sono spaziotempotrasferito ai tempi di quando ero bambino. Si, il latte di mandorle ha il sapore di quella colla.
Grandioso!

domenica 4 luglio 2010

Danza manca

Helicopter Exercises

Passano mille pensieri, in questi giorni. Sgobbato spropositatamente, scarse soddisfazioni, kaizen e lavoro per qualità totale poco apprezzati. Nel mondo (più  o meno) professionale c'è quanto esiste e caratterizza ciòche è fuori - il quale non è che sia messo molto bene. Sono giorni di nostri compleanni, passati in silenzio.
Andato alla festa di una mia quasi ex, che si è laureata. Ho visto delle coppie frizzanti. Ero io ad essere silenzioso. Sulla strada di casa ho percepito la cassa a 160bpm di un tekno, vedevo la luce azzurra a mezza costa. Sono passati sette anni. L'anca mi ha fatto male, anche seduto in auto, mentre guidavo. Ormai sono due buoni anni che la danza è uscita dalla mia vita. Il mio caricabatterie rotto, in panne il rotore che ti portava su, molto in alto.
Mi manca molto.
La danza è vita, gioia, leggerezza, movimento, seduzione, vivacità, muove il corpo che muove la mente che muove l'anima che muove il corpo.
Mi manca. Percolazioni malinconiche stasera.

Me ne vado una manciata di giorni in vacanza col mio bipede. Un viaggio lungo, lungo, un po' démodé, in treno, per andare laggiù, nell'Italia cupa e brigantesca e di Natura bella, madre struggente, divina, non di rado trattata male da quei  figli.

(immagine: secrettenerife)