Ci sono cicatrici sulle anime di molti di noi, intendo la cricca di amicizie, affetti o semplici simpatie che si sta formando dal corso di tango. Cicatrici che sono memoria di eventi che, in seguito, più o meno indirettamente, ci portarono a quest'arte. Abbandonarsi all'ebbrezza e gioia che essa ci porta è ancor più soave; sì, lo capisci proprio quando torni a casa, quando la festa è finita.
Ieri la nostra liturgia - notavo i suoi segni come l'angolo del talco per le scarpette sostituisce le acquasantiere e altri ancora - si è celebrata il pomeriggio in un luogo post-industriale. C'erano ancora resti di macchioni di olio e morchia qui e là, si poteva quasi sentirne il profumo metallico e i clangori e le vibrazioni delle presse e dei torni, tracce dell'opera metalmeccanica che è stata sostituita da suoni di bandonenon, piano e contrabbasso, dalle maestria di Firpo, Canaro, Diaz e Pugliese in vece di quella delle maestranze in tuta blu.
Tic tac, lo sguardo alla pendola a casa, non sono ancora le dieci. La festa è finita. Sul calendario leggi 3 marzo 1989, ecco, sei a casa dopo la festa della domenica pomeriggio all'Altaluna, era la disco teen.
La malinconia si fa sentire e sfiori quelle cicatrici.
_lia wrote:
Caro UUiC, parole sacre! ... in queste settimane e in questi ultimi giorni in particolare potermi abbandonare agli abbracci del tango mi sta permettendo di attutire emozioni dolorose e di addormentarmi serena. Sono grata al tango e agli animi sensibili dei miei ballerini come te! Dolce notte
questo è un periodo che ti capisco poco oppure ho scarsa attenzione io
RispondiEliminaFrancesco, questa pagina è introspettiva, non contiene tutte le informazioni necessarie per poterla comprendere. A volte i diari hanno questo difetto, servono più a chi scrive che a chi legge.
RispondiEliminaStrada facendo quando si crea un po' di intimità in questo gruppo di persone che stanno diventando amiche, nelle conversazioni che diventano a volte confidenze, si percepisce che molti (quasi tutti, nel corso di città saremo una trentina dei quali forse un paio di coppie sono non liberi).
conosco solo alcune storie, di _nna, di _lia e ci sono, come la mia, ad esempio, rotture più o meno dolorose, anche _zzz, amico mio caro, ha le sue cicatrici e così tanti altri.
Stiamo tutti sublimando, evidentemente, cerchiamo nella danza e anche nell'imparare un nuovo spirito, un (bel) po' di gratificazione per l'ego.
A me piace molto anche l'aspetto evolutivo, essere tornati a scuola, con i maestri, i richiami, il piacere di imparare, di farlo insieme.
Una sorta di piacevole regressione.
Spero che ora abbia capito qualcosa in più.
forse
RispondiElimina