Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
domenica 6 maggio 2012
Come un'oliva
Venerdì mi ero studiacchiato alcuni filmati di son: esso ha in comune con le danze rioplatensi una parte di radici andaluse. In alcuni casi le somiglianze sono molto forti, a volte antisimmetricamente come nel caso della colgada del son (in questa splendida esibizione di Gonzales e Line v. intorno a 2:48) nel quale è l'uomo che si appoggia alla donna al contrario del tango.
Vabbè. Insomma, venerdì sera mi è salita 'na fregola, chiamato alcuni vecchi amici e siamo andati nel posto mucho salsero della città. Eh, l'africanitudine è uscita potente. Dopo alcuni anni di clave appesa al chiodo devo dire che... sono stato piacevolmente sopreso. L'ambiente sebbene abbastanza popolar-ruspante rispetto alle milonga, mi ricordavo peggio; qualche volto "antico" ma pochi. C'era anche alcune tanghere in uscita diversiva, come _zia la siciliana che piace a _zzz (molto cubanera, nella salsa, balla bene), _ela e _ese, la polacca, che ha fatto la prima lezione di salsa cubana abbiamo ballato un po' di son basico insieme (mi dice che per lei è troppo smaccatamente sessuale, preferisce l'eleganza del tango, in effetti quella è Africa, il secondo è Europa classica).
A volte ci vuole un'oliva, un pezzo di pane sciapo per staccare il sapore e tornare a gustarlo più intensamente.
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