venerdì 4 maggio 2012

Son

I problemi di coxartrite all'anca sinistra (qualcosa inizia a rompere pure a destra) mi tengono lontano ormai da alcuni anni dalla danza afrocubana. Ogni tanto ravano nella mia discoteca e mi lascio andare e mi viene nostalgia.
Il son è la danza di Cuba orientale, di Santiago, una delle componenti, delle basi più importanti del casino (altrimenti noto come salsa): signorile (gli schiavi imitavano lo stile dei coloni bianchi), soave, nostalgico e quello di Chan Chan, sia pur un po' latinjazzato, è un buon catalizzatore di nostalgie e cubanità (specie l'attacco uno dei migliori della storia della musica): mettetevi con un buon toscano, un amaro come si deve, a godervi il tramonto ora che la primavera è più morbida e piacevole che mai, accendete lo stereo, aumentate il volume e chiudete gli occhi e realizzate uno sprazzo di paradiso qui in terra, ora. Hemingway aveva il male de L'Isla Grande e si capisce perché.


2 commenti:

  1. ah ma allora non c'è solo tango.....

    (ps, i miei post sulla crisi vanno avanti...)

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  2. No, Francesco.
    Non ci sono i passi argentini (milonga, vals e tango), ce ne sono anche di molti altri tipi.

    Verrò a curiosare.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.