Così me ne sono tornato a casa prima, passando da mio figlio e sua madre, per l'assegno mensile. UnBambino mi ha suonato, su invito di lei, alcuni pezzi di Einaudi e di Tiersen.
Ero stanco e vulnerabile.
Ma vederlo al piano, le mani che correvano sulla tastiera e sentire ora che interpreta e i suoni hanno respiro, il fiato dell'emozionare, vedere le mani fini del mio bipedino ora bipedinone toccare uno ad uno i tasti dell'anima, mi ha commosso. Mi sarei messo a piangere quasi.
Vulnerabile fisicamente diventi come burro per il coltello caldo della vita.
ci sta emozionarsi, soprattutto quando i figli tirano fuori il lato artistico.
RispondiEliminasfortunatamente mia figlia è un diagramma piatto da questo punto di vista
La madre di UnRagazzo l'ha sempre molto stimolato e spinto pure. Che non è facile a cinque anni mettersi davanti ad un pianoforte e doversi impegnare, giorno per giorno.
RispondiEliminaTua figlia avrà altre doti, no!?
mica tanto.... non artistico-sportive quanto meno....
EliminaMh
EliminaSai che ti dico? che noi genitori abbia un mandato majeutico. Dobbiamo impegnarci affinché 'ste doti emergano, anche se può essere faticoso per noi e per loro che, spesso, non ne vogliono sapere.
La madre di tua figlia è stata una buona coltivatrice diretta del vs. prodotto?
Una volta mi è capitato quando assistevo a una recita scolastica di emozionarmi per il fatto di non avere bambini, ho pensato che quei momenti fossero una ricchezza infinita per i loro genitori.
RispondiEliminaNon amo affatto recite, saggi e altra robba del genere, una palla micidiale di robba spesso mediocre con ressa di genitori parenti amici conoscenti adoranti incensanti che ti capitano tra capo e collo in periodo infausti, in genere prima di natale o a fine anno scolastico, a giugno.
RispondiEliminaPerò così improvvisamente, mio figlio che suona per me e lo fa molto bene. Allora smonta le mie difese, la critica cinica che fortunatamente mi sostiene e protegge in genere.
Devo dire che in questi giorni postinfluenzali la condizione fisica di merda mi rende pure un po' più vulnerabile. Cos' riesco un po' ad emozionarmi.
A te era successo ad una recita scolastica.
Avevi un tuo momento di vulnerabilità, forse quello struggersi per non avere bambini che capita a voi donne dopo i trenta, no!?
Sì, 'sti bipedi danno pure delle soddisfazioni, oltre a richiedere un impegno notevole.
Bellissimo post. Alcuni giorni fa ascoltavo mia figlia mentre suonava il piano e non sono riuscito a trattenere le lacrime. Un po' la soddisfazione/piacere nel vedere quanto fosse brava, e quanto impegno mettesse... e un po' per mio attuale stato, di grande fragilità e vulnerabilità. E allora esce tutto quello che abbiamo dentro noi stessi.
RispondiEliminaJohn Barish
Non ti ho più seguito da quando splinder cessò di funzionare.
RispondiEliminaDove scrivi ora?
Sì, quando si è fragilil può essere molto bello, perché siamo sensibili e ci accorgiamo di molte cose fini, sottili del mondo, che le metti sotto gli zoccoli del tuo destriero quando sei vigoroso e gagliardo.
Si, è davvero proprio così.
RispondiEliminaAvevo trasferito tutto su iobloggo (terribile piattaforma..almeno per i miei gusti). Ma per un anno non ho scritto più. Ho ripreso solo da pochissimo. E riannoderò i fili.
mi trovi su : http://ungiornotuttoquesto.iobloggo.com
Purtroppo non capisco come loggarmi qui...
Non conosco iobloggo.
RispondiEliminaComunque è utile anche la diariodiversità. :)
Sono venuto a leggere le novità a casa tua. L'ultima pagina è di momenti sereni, no!?
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e tu risulti come essere commentante "Unknwon".
Non ho mai provato a commentare in quella modalità, devo essere sincero.