Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
lunedì 18 febbraio 2013
Due scrocconi
Discutevo l'altro giorno con un ex-compagno della lista civica della spietatezza del finale di L'albero degli zoccoli: il punto centrale non è la ruberia vera e propria del capitalismo del farsi ricchi parassitando anche i beni oltre al lavoro degli altri (una vacca ed un vitello trattenuti rispetto ad una parte di tronco di un piccolo platano) ma il fatto di colpirne uno per educarne cento (mezzadri) e i cleptocrati (padroni) lo avevano capito benissimo.
Sul piccolo trenino degli anni 50' sale una coppia di africani senza biglietto. Il controllore li "becca": li conosce: questi usano quel trucco e viaggiano a scrocco ogni volta. Penso che fosse un po' in crisi di coscienza (a naso direi di aria PD) sbuffa "se fosse una volta ogni tanto ma voi due sempre". I due hanno imparato subito a infiltrarsi nelle stupide pieghe politicamente corrette di questa società fragile e inetta. Essi sapevano che egli non potrà mai intervenire fisicamente (se intervieni fisicamente poi rischi di passare guai giudiziari seri) e così hanno imparato a viaggiare a carico degli altri viaggiatori e della società. Ho sostenuto a parole il controllore perché in mezzo a quel treno di immigrati mi sembrava un poraccio a guardia del bene comune in mezzo a tanti piraña (la complicità tra migranti sovrasta decisamente il fatto che pure essi erano danneggiati dal viaggiare a scrocco).
Qui si pone di nuovo il problema di come reprimere i comportamenti nocivi e stroncarli sul nascere e questo cozza con molte altre cose, un conflitto tra principi etico che è frequente (lo conosciamo nel gas nella valutazione dei prodotti e produttori). E si torna all'aspetto educativo della repressione. L'unico rimedio è di far viaggiare due polfer sui convogli (la violenza delle migrazioni di massa inizia ad apparire per ciò che è) e far scendere a forza immediata gli scrocconi e ciò senza guardare provenienza o colore perché deve essere un comportamento di giustizia e non (anti)razzista. In generale questo è un piccolo assaggio, un piccolo colpo leggero inferto. Essi vedono come reagiamo o se non reagiamo del tutto. Poi la proposta si fa più intensa, aggressiva, ci testano come reagiamo aumentando l'intensità. Noi rimaniamo bloccati nel nostro politicamente corretto, invecchiamo, ci indeboliamo. Ciò viene percepito e le ghenghe di piccoli malavitosi diverranno più forti fino al punto che saranno soverchianti. Sarebbe necessario intervenire subito e sistematicamente, la buona salute di un organismo si mantiene con una sana vita nel tempo e non per interventi estemporanei e tardivi. Da medo in petrolitico trovate un grave esempio sempre in ambito ferroviario.
Purtroppo questo incattivimento dei rapporti basati comunque sul "io ti sfrutto/ io ti fotto come posso" fa riflettere su quali soluzioni efficaci adottare senza moralismi buonisti e senza ingiustizie.
Ah, il controllore ha fatto fermare il treno alla prima stazione dicendo che non il treno non sarebbe ripartito fino a che i due non avessero pagato il biglietto. A quel punto un ragazzo maghrebino ha pagato il biglietto per i due centrafricani bofonchiando qualcosa contro il controllore, poraccio che io ho sostenuto come ho potuto. In qualche modo si è arrivati ad una soluzione sollevando un conflitto virtuoso di interessi che a sua volta scarica l'ingiustizia su quei viaggiatori che avrebbero avuto una coincidenza. Ecco come i casini si avvitano e aggravano le situazioni.
(immagine: ivanfurlanis)
Non saprei uomo. Forse bisognerebbe interrogarsi a monte sul perchè quei due scrocconi viaggiano a spese mie e tue.
RispondiEliminaA non dover tutelare i migranti, a non dover essere politicamente corretti con gli extracomunitari, forse gli stessi sarebbero stati trattati come due scrocconi locali.
Difficile da spiegare a parole. Ma ci provo.
Se non avessimo dovuto tutelare i diversi, se non avessimo abusato del potere donatoci dal nostro colore e status politico, forse oggi potremmo permetterci la stesso metro per gli scrocconi banchi gialli verdi arancioni e blu..
FG
Oh, ci sono molte motivazioni per cui si commettono queste ruberie. Molte persone hanno sempre tantissime giustificazione per non ottemperare ai loro doveri.
RispondiEliminaNon penso sia possibile stabilire una commissione etica che ogni volta valuti attentamente se e quanto tu debba pagare per usare un mezzo pubblico.
Il controllore era intenzionato a fare il suo dovere e ha tentato di farlo ma i due furbastri se ne sono stati sorridenti e silenziosi seduti al loro posto. Sapevano benissimo che non ci sarebbe stata nessuna azione repressiva a parte qualche istante di predica.
Quanto succede solleva numerosi problemi:
- un proceduralismo politicamente corretto tanto complicato quanto inefficace
- il fatto che quegli immigrati iniziano col piede sbagliato approffittando dei beni comuni residuali
- probabilmente quei due erano irregolari alcuni di milioni nell'assalto alla scialuppa
- il fatto che espulsioni e rimpatri siano estremamente ridotti in numero non mette il peperoncino sotto il culo di rispettare almeno la legalità, la certezza di farla franca non contribuisce di certo a comportamenti virtuosi
- un problema di filosofia del diritto ovvero la norma, quale norma e come applicarla
- molti immigrati arrivano in un paese che ha già lacune molto gravi nella percezione del bene comune e imparano subito
- la pressione violenta della migrazione che di tanto in tanto si manifesta
Il fatto che quei due fossero africani non è secondo me la cosa più importante. Qui a Bologna i controllori dei biglietti degli autobus sono stati pestati di recente da dei delinquenti nostrani.
La repressione di questi comportamenti non può fare distinzioni di razza/cultura.
Ciò nonostante, indipendentemente, il problema delle migrazioni di massa rimane, anch'esso del tutto indipendente da questioni etniche o di provenienza.
Si Uomo mi è chiarissimo ciò che dici. La repressione non dovrebbe fare distinzione di razza e cultura, ma per assurdo oggi se devi dare un ceffone a ragione ad uno scroccone è meglio che sia bianco. Il nostro political scorrect storico sembra ci abbia condannato dalla parte sbagliata a prescndere. Ed anch'io m'indigno quando nonostante il marcio devo attuare una tutela forzata delle minoranze, che non sono di certo meno stronze delle maggioranze a volte. Ma confesso che anche in me scatta l'attenuante del political correct quasi come a voler espiare il marcio commesso dai nostri avi.
RispondiEliminaFG
PS. penso di essermi incartata.... ma spero di no.
No no.
RispondiEliminaSi capisce.
Il marcio commesso dai nostri avi.
Il marcio o ciò che fu reso mito. Così nasce la morale, secondo Nietzsche, questo allontanamento dalla realtà ed allontanarsi dalla realtà è sempre foriero di grossi guai.
Qui e ora.
Come possiamo affrontare il problema imparando dal passato ma senza essere inchiodati ad esso, che il passato è passato e le cose cambiano?
E togliere questi approcci orrendi, queste regressioni ad un diritto fatto a misura su base etnica o religiosa o culturale.
La legge è uguale e deve essere uguale per tutti.
Altrimenti regrediamo ad una società di codici variabili, di leggi fatte ad hoc per gruppi e minoranze specifici.
Cazzo di roba di merda sarebbe questa?
Ma per carità.
Tu non paghi il biglietto? Tu scendi o ti faccio buttare fuori alla prima fermata utile e se necessario pure in un campo, se tu inizi a dare in escandescenze e sei un pericolo.
Senza alcuna distinzione, che le leggi che fanno distinzioni non ne abbiamo certo bisogno, anche se i peggiori ingombranti come quello di Arcore ci hanno abituato a decenni di tentativi di legiferare a persona (ma succede pure dalle mie parti, non pensare che questo sia un problema solo di B., quello è solo il problema più grave).
E lo so Uomo.
RispondiEliminaLo so. Ma come dire. Noi (quelli bianchi e di Occidentale origine) continuiamo a usurpare, umiliare, devastare, depredrare territori e risorse che non ci appartengono.
E tutto ciò nella più totale indifferenza dei bigliettai. Il principio è corretto non fraintendermi ma mi sento debole nella mia posizione a pretendere.
Non mi sento ancora dalla parte del giusto. Tutto qua.
FG
C'è una responsabililtà dovuta ai numeri. E' vero.
RispondiEliminaMa possiamo prendere le ns energie per cercare di migliorare il mondo ovvero di DIMINUIRE la nostra impronta ecologica e diminuire il numero di HOMO che la determinano.
Senza passare alle autoflagellazioni, a comportamenti masochisti o in qualche maniera accondiscendenti con comportamenti di (piccola) delinquenza.
Dobbiamo pretendere di fare tutto il possibile per dimunuire prima e poi annullare il ns sfruttamento di risorse degli altri paesi.
Hai letto da Ugo Bardi Il Canto del Gallo?
Anche i francesi a parole bombardano i loro valori pseudodemocratici qui e là. In realtà è rapina camuffata.
Ecco, adoperarsi affinché ci sia autonomia e indipendenza di ciascun popolo sulla Terra che lo accoglie.
Questa mi sembra una buona reazione.
Non ho letto il libro provvederò !
RispondiEliminaBello l'albero degli zoccoli. Ho visto il film quando uscì, eoni fa.
RispondiEliminaSugli scrocconi e ladri colorati dico: ne abbiamo già abbastanza noi senza importarli ed educarli alla fregatura. Per adesso siamo alla relativizzazione di tutto, dove l'intellettuale con la pancia piena può difendere il "povero negro" per farsi un nome: un razzismo al contrario.
Se mai dovessimo ritornare, causa impoverimento assoluto, al mors tua vita mea, altro che stranieri, per strada non ci saranno nemmeno più gatti, piccioni e cani. Troppo benessere rammollisce. Casa mia la difenderei in modo poco amabile e tollerante. Ah già, io non sono tollerante. E nemmeno amabile.
x Femmina Gaudente:
RispondiEliminaNo no, non è un libro.
E' l'ultima pagina del luogo di Ugo Bardi. Se clicci qui (ti rimetto il collegamento) ci vai direttamente.
x AntiBolscevico:
Sì, il problema è che da troppo tempo abbiamo solo atene e niente sparta nelle nostre vite. La vita è anche asprezza e le durezze sono formative. Sono persino un principio di massimo edonismo, di piacere.
Io conosco come vengono gestite situazioni simili in paesi del Nord Europa: visto di persona: a volte il servizio di controllo biglietti viene affidato a dei marcantoni con tanto di manganello e manette. Semplicemente non puoi neppure immaginare di salire su un mezzo pubblico a scrocco perché la certezza del controllo e quasi 100 su 100 e comportamenti resistivi, ostativi vengono immediatamente repressi duramente.
Questo manca qui e alla lunga produce atteggiamenti delinquenziali radicati difficili da estorcere.
Purtroppo noi italiani abbiamo un così scarso senso civico e del bene comune (a TUTTI i livelli della società, sai che sono molto critico anche con alcuni candidati "tuoi") che è molto difficile essere duri con i piccoli ladruncoli quando abbiamo saccheggiatori e depredatori a tutti i livelli.
Anzi, il guapismo furbesco e incivile viene spesso esibito dai vipparoli di ogni risma. Così è difficile. Se le classi dirigenti e "sotto osservazione" danno questi esempi diventa molto difficile poi gestire la base, la massa e pure educarla.
Anche Sparta deve essere per tutti, non solo per i poracci.