Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
domenica 17 febbraio 2013
Vacca bio vecchia
Fino a venerdì sono stato un deposito ambulante di catarri di vario assortimento. Merda, due palle così, è da Natale che 'sta solfa dura su e giù.
Fine settimana di riposo qui con mio figlio (fortunatamente) sepolto di compiti. Così mi è tornata la fregola di cucinare.
Ieri sera orecchiette al cavolo romano "strascicato nel mare" che il mio bipede ha apprezzato moltoparrecchissimo e un'insalatina tiepida di lenticchie e d'orto e tonno studiata al volo sui mei volumi de La Cucina Italiana che si è rivelata strepitosa. In congelatore ho sempre un assortimeno di buoni semilavorati / ingredienti, in questo caso lenticchie di collina (del gas già ammollite e precotte a vapore in pentola a pressione) e il sedano e così a volte basta curiosare il ricettario.
Condizione di ex catorcio voglio che questo periodo catarritico invernale finisca, no tango, no escursione sui monti. Allora a pranzo oggi ho invitato il mio maestro "dei colli" di tango e sua moglie co-maestra/aiuto almeno mi diletto con le relazioni e le amicizie dell'ambiente.
Ho preparato un pranzo altoatesino robusto: una polenta tirata al paiolo di rame minuti novanta (con una farina di mais integrale molita a pietra di qualità veramente eccellente, che hanno apprezzato di brutto, eh, anche una polenta come può essere fatta bene o male), un insalata di cappuccio fresco marinato con comino e... zio bono, questa volta è stato forse il migliore della mia vita, un gulasch come dio comanda, ancora dal ricettario di Castel Rametz con una boccia di Sfursat Nino Negri strepitosa (_sco e _ira grazie :).
Spettacolare. Mi hanno salameccato di complimenti di brutto. Eheh :) Merito anche della carne che il contadino del gas ci portò qualche mese fa, quando e impacchettò una vecchia vacca bio.
Vacca bio vecchia fa buon gulasch. Perbaccossì!
Potresti provare i testaroli della Lunigiana. Magari al pesto.
RispondiEliminaa me sta fregola viene due volte all'anno
RispondiEliminaPerfetto.. anche per me la Cucina Italiana è il massimo, sabato sera cucinato per 11 persone. Adoro cucinare per gli amici, avvolgerli del frutto del mio passionale impegno a renderli felici e sereni.
RispondiEliminaE' una liturgia laica, calda e piacevole.
x Sara:
RispondiEliminaOh, i testaroli. Non li conosco. Al pesto... Ohm boni. Mi pare roba bbona. Aspettiamo l'estate che poi verrò a trovarti e me ne prepari una cofanata. :)
x Francesco:
Sì, lessi di un tuo tentativo culinario. In effetti cucinando due volte all'anno non si diventa dei gran cuochi come non si diventa dei buoni calciatori giocando due volte all'anno. Nessuna differenza.
x John Barish:
Ecco, 11 persone inizia ad avere una dimensione non dico industriale ma artigianale, siamo ai limiti dimensionali superiori della cucina casalinga.
Ah, non avrei potuto usare parole migliori delle tue. E' la mia e tua parte femminile che si compiacciono dell'accoglienza e dell'accudimento, trovano piacere nel renderli felici e sereni e pure satolli :)
Siamo alla liturgia della vita pulsante tiepida e sensuale. Io ti nutro perché ho cura di te, voglio che tu viva.
Si si. Cucinare porta in se un non so che di mistico. Trasformazione della materia prima a materia finita.
RispondiEliminaDiffido sempre dei parchi a tavola solitamente hanno qualcosa da nascondere.
FG
Sì, la moderazione a tavola specie se perenne, se non contrasta dei momenti pantagruelici, non è un buon indice per una persona.
RispondiEliminaDiffidare sempre da coloro che non hanno vizi o ne hanno pochi, gola compresa.
:-)
EliminaA proposito di grandi cuciniere.
RispondiEliminaMia madre (madre di numerosa prole oltre le dita di una mano) mi dice sempre : se sai cucinare per uno sai cucinare per 100. Moltiplica le dosi per il numero dei commensali + uno e sappi che la gioia nel nutrire è proporzionale alle tue pentole.
Gli avanzi dalli al cane cosi è contento pure lui.
Ma lei è nata prima della guerra. Io dopo la legge sul divorzio.
FG
Ho fatto cum magno gaudio :) il cuoco durante il servizi civile.
RispondiEliminaCucina a livello artigianale (fino a 20 coperti) con punte (feste ed altro fino a 50).
Beh, non è esattamente così, non è porprio moltiplicazione aritmetica, cambiano un sacco di cose.
Potremo aprire un simposio: "La cucina prima e dopo la legge 1 dicembre 1970, n. 898" :)
Ahahahah mi piace l'idea della cucina prima e dopo ....
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