(Mi vida)
Domenica è stato tempo di eccessi opposti. Prima nel bosco a far legna, poi dopo il riposo, al Bellaria a trovare _nni il mio maestro di tango dei colli reduce da TAC e intervento d'urgenza salvavita per una coppia di aneurismi cerebrali. Sentire tutta quella antologia di sangue, chirurgie, aperture di cranio e meccanica sanguigna mi girava la testa. Poi dall'ospedale direttamente in milonga con _ren la basca mia compagna di studio con lui. Che ad un certo punto ho detto :- Andiamo! per evitare un collasso.
Sotto le stelle - che divin goduria, finalmente aria aperta e sana! - con _ves siamo passati da una cortina di salsa cubana molto afro ad una tanda di tango di Pugliese drammatico; una doccia scozzese, dal massaggio con granita di ghiaccio alla sauna finlandese a manetta.
Dopo l'africanitudine fisica e adrenalinica Los Van Van passare all'abbraccio col batticuore impazzito mio e di lei, il respiro ancora veloce e le gambe che tremavano mollaccione, gocce di sudore freddo e rovente.
Sangre y muerte y vida (niente mierda questa volta). Dolcevita e duravita di_ren che sul ritorno mi parla di un padre mai visto fuggito dopo aver messo incinta la madre vedova, povera, con due figli, poi recuperato e dopo trentacinque anni al telefono affabile e brillante e affettuoso e ci vediamo_qui e ci vediamo_là sicurin sicuro poi risparito nel nulla.
Domenica, divina e infernale, buio pesto e sole di luglio, batticuore petto a petto sulla gondola di teneri vals rotondi, e bestemmie boscaiole.
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