Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
giovedì 27 febbraio 2014
E il diamante?
Ho sempre apprezzato l'attenzione del PD per il pareggio di bilancio (penso che l'unico altro partito attento a questa importante politica sia Scelta Civica, ma potrei sbagliarmi).
Il pareggio di bilancio è uno dei criteri di buona politica, massimamente ecologico nel senso più ampio e migliore del termine. La cosa molto preoccupante è che e culturalmente e dal punto di vista delle forze poteritiche, tanto è amato il "Botte piena e moglie ubriaca", tanto è detestato il pareggio di bilancio.
L'ostilità al pareggio di bilancio è uno dei punti in cui, francamente, il M5S ha lacune molto gravi e in cui esso cede alla demagogia più becera. Ora si tratta di capire come il Partito Democratico cercherà di diminuire la sua demagogia becera (quella bersaniana del "Rilanciamo i consumi(smi)", quella del "Più grandi opere tanto nefaste quanto inutili e costose per tutti") con il principio sacrosanto del pareggio di bilancio.
Nel frattempo il nuovo governo Renzusconi si presenta, dal punto di vista dell'ecologia, con i peggiori segni.
E nei fatti? Purtroppo solo M5S e Lega hanno votato contro lo scandaloso rifinanziamento del colossale debito accumulato dal comune di Roma. Siamo alle solite, bilanci colabrodo scaricati in maniera parassitaria sul resto del paese, ipotesi di aumentare l'addizionale comunale dallo 0.09% allo 0.12%, (più 33% di tasse locali!!) in un momento di scarsità generale.
E' sempre necessario osservare ciò che fanno, non ciò che dicono.
Marino che è uno dei pochi sani del PD si trova anch'egli nella tenaglia della demagogia democratica o riuscirà a far capire ai romani che ciò che è insostenibile è, appunto, insostenibile?
Riuscirà il PD a emanciparsi? O si tornerà all'ipocrisia di quel partito, teoria e parole una volta adamantini e prassi e azioni pessime? Riuscirà il principio a vincere sull'antipolitica demagogicamente democratica?
ma a Marino gli hanno tirato una sola ! perchè deve pagare lui scusa ?
RispondiEliminaIn realtà Marino si ritrova i debito colossale creato da Alemanno e ancor prima da Veltroni etc.
RispondiEliminaDovrebbe essere franco e dire: cari concittadini, qui abbiamo che i miei predecessori hanno sperperato e mandato quasi a picco la città, ora arriveranno anni di lacrime e sangue per risanare i bilanci.
1 - con un taglio drastico di servizi, stipendi, etc. (taglio delle spese)
2 - in caso di ulteriore aggravamento un aumento della tassazione locale o, se preferite, taglio ulteriore dei servizi etc.
Ovviamente il fatto che siano stati mandate paccate di centinaia di milioni di euro ad altre città (come Catania, Benevento, etc.) prima crea dei pessimisssssimi esempi di malamministrazioni scaricate su altri contribuenti oltre che sui propri cittadini.
Quindi, Marino, non esiterà a tirare i pugni sulla tavola e a dire :- Anche noi!
E così l'antipolitica demagogica da collasso dell'intero paese continuerà.
Ogni comunità / comune responsabile per i propri bilanci!
E qui si interviene anche sullo stato, che rastrella l'80 del gettito mentre sono i comuni ad implementare il 60% dei servizi.
Un colabrodo marcio a tutti i livelli.
Un colabrodo che più ci metti denari e più diventa marcio gravando sul poco di sano che si salva con una tassazione che lo stronca.
Spero che il PD non molli sul principio del pareggio di bilancio (pia illusione, direi) in generale, in locale!
Se non ricordo male anche quando al governo c'era berluskaz con Tremonti a ministro dell'economia, quest'ultimo parlava del pareggio di bilancio in continuazione...peccato che mentre lui andava i giro a rassicurare i partner europei su questa cosa, il Nostro si sollazzasse a feste e festini vari....
RispondiEliminaNon so se Renzy sara' capace di invertire la rotta. Sinceramente a me non e' piaciuto come si e' impossessato del potere...l'ho trovato poco ortodosso, ma a volte per cambiare le cose bisogna agire in modo deciso e senza tanti formalismi. Non e' democratico, a mio parere. Volevo andare prima alle elezioni, ma ormai il paese sta crollando. Aspetto di vedere cosa fara'. I 5s stanno ora svelando tutte le loro contraddizione...mi sorprende che tanti parlamentari che ora si dissociano non avessero minimamente capito che stare li' significa obbedire e basta ai diktat di Peppe. Che dire...meglio tardi che mai!
Tremonti fu molto osteggiato dalla ghenga di B.
RispondiEliminaIl pareggio di bilancio è incompatibile con la demagogia e B. e il berlusconismo furono, sono stati e sono ancora il campione italiano indiscusso di demagogia.
Il problema non sono i festini vari. L'ho sempre scritto qui e nel diario della ex-coppia. Ogni persona ha diritto a vivere la sessualità, anche quella orgiastica, con libero arbitrio.
Il problema è che B., Il Corruttore, Il Delinquente Naturale, come lo chiama efficacemente Massimo Fini, ha messo un tot di queste prostitute (sai che ritengo questo lavoro uno dei più nobili) in posti dove erano e sono necessarie doti politiche e non di abilità nelle relazioni umane. e lo ha fatto caricando i costi di queste donne a carico della collettività.
Oltretutto B.,, per conquistare il voto del bigottame cattocattolico (mo' arriva quello islamicomussulmano, stiamo freschi!) ha cofirmato il ddl prima di Legge per la lotta alla prostituzione.
Io Unto del Signore sì, tu cittadino e paesano no, a te non è concesso.
Quando kreperà B. sarà sempre troppo tardi.
Sulla questione della democrazia sai che io ho sollevato più volte la questione che non è e ne deve essere un feticcio. Ci sono molti contesti in cui la democrazia non solo non funziona ma comporta risultati deleteri a medio e lungo termine. Ci sono molti paragrafi nel capitolo 7 di "2052 Rapporto al Club di Roma" di J. Randers che illustrano le conseguenze catastrofiche della demagogia democratica.
Grillo e Casaleggio sono pionieri in un nuovo modo di fare politica e, nella guerra del potere, devono considerare anche le prospettive del gruppo e la sua psicologia.
Non è obbligatorio stare nel M5S, ci sono alcune regole chiare come una casa, da sempre. Cosa fare con coloro che non le rispettano? Ad esempio i mugugni per mancate alleanze col PD o mancati dialogo?
Gli espulsi sono persone che sono entrate nella barca organizzata da C. & G. e poi si sono accorti che le poche regole draconiane non andavano loro.
Che fare?
Non ho molto da aggiungere a quanto già detto.
Se il M5S desidera non diventare come i partiti non può che curare, in maniera a volte assolutamente spartana, brutale, il proprio radicalismo peraltro - mia opinione - già assai inficiato dalla demagogia inevitabilmente veicolata dal sistema (pseudo)democratico.