Ieri ce ne siamo andati lì dove il mare e la terra finiscono uno nell'altra. Tra la foce dell'Adige e il Po di Maistra, quasi anello da Cavanella d'Adige poi fino a Rosolina. Cinque hanno dato buca, alla fine, terrorizzati dall'idea di fare 40km in bici. Avevo informato il gruppo degli interessati che si sarebbe trattato di un giro di zia Antonè, per la facilità. Se avessi detto loro due ore e mezza di pedalata tranquilla, su cinque complessive, si sarebbero spaventati di meno.
C'è una quantità pazzesca di persone che non possiedono neppure una bici. A me 'sta roba preoccupa molto, il mondo è messo malissimo e le persone stanno perdendo la propria mobilità, anche quella ciclistica oltre che quella a piedi. Lobotomizzati con appendici che dispensano barlumi di vitalità virtuale, via via più statici, meno semoventi: è questo il futuro che ci aspetta?
Bellezza straordinaria. Io amo gli spazi. Lo spazio, in questa costipazione umana che peggiora di giorno in giorno (mentre leggi, in due minuti, si sono aggiunti altri 5 homo agli esistenti) è una delle cose preziose. Lo spazio dove la grande bellezza della Natura esiste ancora.
_zzz, _nia ed io. _nia è stata una compagna di esperienza molto frizzante e vispa. Si lancia nelle cose. Ha preso dei buoni punti! Poca brigata, vita beata. E infatti, in tre, ci siamo trovati troppo bene.
Profumo di mare e di laguna, brezza fresca, tutti i suoni del mare laguna, i gabbiani sull'Adige, poi quello della risacca su spiaggia e scogliere, dei copertoni delle bici che mordevano la strada, il rumore del trenino piccino tra Rovigo e Cavanella. Sole meraviglioso e brezza fresca, una libidine anche tattile. C'è stato anche il piacere di viaggiare in treno, senza code e il tempo da godercela in tre, scherzare, leggere, riposarci, senza il cazzoditrafficodemmerda solito. Ecco, le ferrovie italiane, rimangono sgarrupate, il trasporto bici è tra il creativo e il clandestino e l'ostacolato in tutti i modi possibili.
Maservonotrepuntoduemiliardidieurodiinvestimentosunuoveinfrastruttureperililcicloturismoeitreniadaltavelocità. Poi non riescono a pagare 30€ per mezz'ora di lavoro di un operaio saldatore per banale ed ordinaria manutenzione per riparare dei ganci portabici in una carrozza.
Una volta leggevo che una delle differenze tra i crucchimagnacrauti e i cantantidiosolemiospaghettimandolino è che i primi hanno a cuore la manutenzione, i secondi le robe nuove.
quei posti lì sono meglio di quello che comunemente si pensa, soprattutto in questa stagione....magari a dicembre ed agosto però meno....
RispondiEliminaOhllallà, un Francesco amante di quei paesaggi naturali? :)
RispondiEliminaIo vorrei vedere quei posti d'inverno, dopo una grande nevicata, nel gelo duro, ad esempio. Meravigliosi!
Oppure nella nebbia, poi a rifugiarsi in un casone con un bel fuoco nel camino e una polenta come dio comanda sul fuoco a mangiarsi un po' di anguilla o un umido di musetto (asino).
Ad agosto... io amo poco il caldo (afoso). Infatti meglio ora che quando ci andai con A-Woman, quella domemnica 9 settembre 2007 dove qualche punzecchiata la prendemmo. Ma neppure troppo, se mi ricordo...
No, in agosto il mare no. Ce l'avrei lì, dietro l'angolo. Eppure da metà luglio a fine agosto lo evito come la peste...
EliminaSiamo in due, allora.
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