Nuotare, galleggiare bene nella corrente del Fiume.
Ho finito quasi alle dieci in cucina con i funghi, meteo che cambiava, al diavolo le due vette.
Un giro da un vecchio amico, in quattro con moglie e due figli, osservi affetti, sinergie ma anche grigiore e logorio. Io singolo, da fuori, vedo medaglia e suo rovescio.
Ecco, quando galleggi nella corrente puoi osservarlo questo Panta Rei. Le dinamiche relazionali di collisioni tra i miei, tra me e loro, gli ego, gli Es che rimangono immutati anche dopo decenni.
Nella passegiata al tramonto, cielo sereno e vento freddo - sembra principio d'autunno - altri passi del cammino di questa vita. La percezione viva della finitezza, del, mistero della vita morte. Perché vette, pascoli, boschi e panorama di decine di km sobillano gioia ma anche malinconia. È una vita apparentemente semplice questa di montagna: ampiezza, spazi, la natura sontuosa e arcigna, silenzi e intensità relazionale assai più blanda ti espongono all'introspezione, all'osservare, un po' con sgomento il Mistero.
Struggente camminare sui pascoli coi miei vecchi.
Voglio vivere ogni istante di ciò che è e non è più.
Andiamo di qui un po'?
Guardo l'ora. Sarei dovuto partire ora, un'ora di strada, iniziano presto e finiscono presto (mezzanotte) in questo angolo formalmente italiano di Europa settentrionale.
Al diavolo, due ore di strada per un'ora e mezza di milonga, voglio camminare e poi cenare con voi, stasera.
Hai visto quel prato come è verde, mamma? Non si vedono caprioli stasera.
Allora non vai in milonga? Ho un po' freddo ora, sembra quasi autunno.
Torniamo a casa.
hai fatto bene a non andare
RispondiEliminaSi, hai fatto bene Uomo.
RispondiEliminaHo avuto lo stesso pensiero di recente, osservando le dinamiche del mio paese. Una vita semplice, almeno apparentemente...
RispondiEliminaAlla fine sono davvero poche le cose che contano.
RispondiEliminaMi piace quello che hai scritto; ha il sapore della pacatezza. Quella che conoscevo anche io quando frequentavo i luoghi di montagna, quelli semplici.
RispondiEliminax Francesco:
RispondiEliminax Spirita Libera:
Sì, penso di sì.
Non saranno ancora molte le estati nelle quali potrò passeggiare lassù con loro.
x Wannabe Figa:
Io subisco una fascinazione di quei ritmi di cose semplici. Anche solo il problema dell'energia, a partire dalla legna fino al riscaldamento, richiede lavoro, dedizione e una serie di atti semplici quotidiani che ... hanno sensualità e sono ipnotici, nonostante impegno e fatica che richiedono.
Semplicità che ha un che di... monacale a volte.
Questa semplicità incorona la gioia e rende arcigna l'afflizione o la depressione. E' come se... esaltasse la vita non distraendoci da essa.
x Mareva:
Poche cose che contano: tu, i tuoi affetti, la Natura, il vivere, le relazioni con gli altri.
In un certo senso là sono purificati da molte cose inutili e pesanti.
x IL MIO BLOG IN UNO ZAINO:
Vedo i miei vecchi che diventano più vulnerabili, più fragili di anno in anno. Anche per me è complicato tornare a relazionarsi con loro, sei sempre il loro bambino e vogliono dire la prima, quella di mezzo e l'ultima parola, sono attenzioni frequenti che diventano ingerenze spesso.
Però... anche per me gli anni passano e riesco a smussare anche i vertici del mio ego, almeno un po'.
Puoi scrivere anche essere un po' più pacato.
Luoghi semplici, lontani dalle bolge turistiche aberranti massificate che ci sono anche in montagna.