Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
lunedì 2 febbraio 2015
Rito interno
Papà, cosa ne pensi dell'elezione del presidente della repubblica?
Rifletto qualche secondo.
E' un rito interno ai meccanismi di potere. Quelli che lavorano nel potere si devono celebrare un po'. Sono molto lontani dalla vita e spesso lavorano per peggiorare il sistema. Non so cos'altro dirti di più.
Ecco, come padre ogni tanto penso alla totale mancanza di retorica che io ho quando arriviamo su 'ste cose con mio figlio. Ma come potrei fingere? Come potrei tradirlo? Autodichia, l'impazzimento, non solo mancanza di ogni etica nei rapporti con i deleganti ma sovversione del mandato, scollamento dalla vita reale, peggiori esempi, privilegi senza limiti, autocelebrazione, cialtronismo, pressapochismo, antipolitiche, credenze assurde, neoreligiosismi, le (peggiori) caratteristiche del paese portate agli estremi.
Pensate se il vostro tappezziere o il vostro dentista si comportassero così prendendovi a pesci in faccia. Ordini una ottomana in damasco rosso ti porta una poltrona in velluto bianco al triplo del prezzo dell'ottomana, chiedi una capsula in ceramica ti toglie il dente.
Questo per il vostro interesse e il loro insindacabile, non negoziabile arbitrio senza vincoli.
Ecco, quelli hanno eletto un capo.
Mah.
Beh, sai puoi anche impazzire per cinque o sette anni e poi, far tutti i disastri possibile forse...
Ecco, questi mestieranti del potere non solo fanno peggio ma hanno tutto il potere per farlo e nessun meccanismo di bilanciamento dei poteri.
L'elezione del presidente della repubblica mi lascia del tutto algido se non contrariato.
I grandi elettori. A me vengono in mente metafore scatologiche. Sì sì, i grandi ...
io non è che dico cose tanto diverse, nella sostanza, a mia figlia. lei però mi dice che sono cinico
RispondiEliminaPornoromantica clebrava il cinismo.
RispondiEliminaElla diceva che nessuno ama più dei cinici perché solo essi rimuovono tutto, tolgono tutto per andare solo all'amore, alla verità, al nucleo autentico delle cose.
Ma tu, Lorenzo, a vent'anni avevi cuore?
RispondiEliminaPer quanto poca conosca Lorenzo, egli è un idealista.
RispondiEliminaGli idealisti - e io lo ero e cerco di esserlo ancora, sia pur smussato dal tempo - hanno grande cuore, un ipercuore che col tempo torna alla normalità.
Anche i cuori eccessivamente grandi non vanno bene, non sono armonici col resto.
Lorenzo, anche per Amare devi essere autosufficiente. Ci sono un sacco di bottiglie vuote, di zoppi e storpi che cercano disperatamente delle anime sulle quali appoggiarsi, sulle quali appoggiare il proprio peso, i propri problemi.
Solo se sei autonomo puoi avvicinarti, per libera scelta, ad un'altra anima e amarla liberamente.
Almeno un po' liberamente,
E vabbe', che sarà mai: per quanto piccolo, al cuor non si comanda!
RispondiEliminaEventualmente, qualche piccolo peccato di gioventù si perdona a tutti !
pur nelle enormi differenze, mi ritrovo nel percorso di Lorenzo. e non credo solo dal punto di vista della riflessione politica
RispondiEliminaSeee, Francesco...il percorso della "via di mezzo"...So' Libberale ma de' Sinistra...
RispondiEliminaPur nelle enormi differenze, convergiamo paralleli...
;-)
ma che stai dicendo? io e Lorenzo siamo diametralmente opposti, ma siamo sicuramente accomunati - forse per questioni anagrafiche - da un approccio che riteniamo razionale alle cose, esenti da pulsioni ed emotività. chiamalo cinismo, chiamala disillusione
RispondiEliminaCerto, la disillusione e il disincanto possono starci.
RispondiEliminaPer il resto in effetti, in base a quel poco che sono riuscito a leggere, mi sembrate sicuramente diversi.
> convergiamo paralleli...
RispondiEliminaIhihi
Questa citazione è bellerrima! :)
> chiamalo cinismo, chiamala disillusione
RispondiEliminaA volte quello che altri (benpensanti) chiamano o deprecano come cinismo è solo franchezza che bulldozera ipocrisie varie.
Il potere, la religione, le unioni tra uomo e donna, il tango stesso hanno bisogno dei loro riti celebrativi perché le persone le percepiscano come importanti.
RispondiEliminaBasta esserne consapevoli.
_zzzz
In teoria, nulla da eccepire.
EliminaIn realtà lo trovo... un rito di autodichia, autocelebrativo dei poteritici.
Sono consapevole anche di questo.
Riguardo tuo figlio un ragazzo della sua età ha bisogno di riferimenti, di speranze, di futuro. Va bene essere franchi e coerenti con se stessi, ma attento a fargli vedere la maggior parte dei pilastri del suo mondo (politica, amore, lavoro/scuola, calcio) come vuote ipocrisie.
RispondiEliminaNon è tempo perché sia anche lui disilluso!
_zzzz
Il tuo pensiero merita ben più di una riflessione.
EliminaQuanto credenze e ideali o utopie alimentare nei nostri ragazzi?
Non è tempo che siano più calati nella realtà possibile? O quale è il tempo in cui questo è opportuno avvenga?
ciao caro!