Sono arrivati in ritardo ma meglio così che pure io ero indietro col lavoro ai fornelli.
Bel convivio. Anche le donne stavano bene: lungo il tragitto per arrivare a casa mia mi avevano chiesto di fare caldo e così... Vai con un fuoco gagliardo e... perfino col riscaldamento acceso. Beh, io dopo un po' ho iniziato a sudare, non sono abituato a quelle temperature, esse stavano bene, ad un certo punto la più freddolosa si è messa pure in maglietta.
Dopo il pranzo _civa si è arrampicata di nuoo nel mio letto. Ci appisoliamo abbracciati, con qualche carezza.
Poi via, alla Instabile. Ah, quel posto di Grande Bellezza non finisce di stupirmi. E' un luogo epicurea, di arte, grazia, con la gloria dei secoli.
Musica che sprizzava energia (quella del TJ – tango DJ- è un'arte sfuggente, osservi i risultati, camomilleschi, bromurici o caffeinici, elettrizzanti ma non riesci a trovare un algoritmo ! - conoscenza ma non scienza). Donne belle da far girare la testa, labbra rosse, curve, vite da vespe, arte in corpo, dicevo che sono intellettuali coreutiche, col corpo danzante. Vola il tempo, arriva la fine, sorrisi, abbracci e i commiati, un velo di stanchezza e malinconia per la fine della gioia, della bellezza, della dolce vita.
Musica che sprizzava energia (quella del TJ – tango DJ- è un'arte sfuggente, osservi i risultati, camomilleschi, bromurici o caffeinici, elettrizzanti ma non riesci a trovare un algoritmo ! - conoscenza ma non scienza). Donne belle da far girare la testa, labbra rosse, curve, vite da vespe, arte in corpo, dicevo che sono intellettuali coreutiche, col corpo danzante. Vola il tempo, arriva la fine, sorrisi, abbracci e i commiati, un velo di stanchezza e malinconia per la fine della gioia, della bellezza, della dolce vita.
La notte è buia e tersa, fredda di stelle azzurrine ci fagocita. Gli altri tre dormono già, io sono ipnotizzato dal lampeggiare quasi psichedelico dei tratti di bianco della segnaletica orizzontale sul nero pece del catrame. Sento i cavalli fremere nel motore, esso canta e accompagna la danza di bianchi e nero. Sono sempre incantato da quella autostrada meravigliosa e ora quasi vuota.
Poi usciamo e via, su per stradine di boschi e selve. Vado piano, il traffico lì è di cinghiali, tassi e cervi.
Mio figlio e _zzzino sono a casa, ci salutiamo con abbracci forti, maschi gli altri quattro vanno.
Mi siedo accanto al fuoco.
Ah, dolce vita, tango, tu ci rapisci, ci rendi folli di te, nel turbine di bandoneon, di giri di piano e di corpi, abbracciate labbra rosse e voliamo, poi arriviamo a casa, ci si chiudono gli occhi, felici.
C'è poco da commentare. Scrivi benissimo. Quello che fai e come vivi non è che ci capisca molto.
RispondiEliminaTango Olè.
Buondì, Gus.
EliminaAnche io non ho capito molto.
Tu non capisci quello faccio e come vivo? Intendi questo?