Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
domenica 26 novembre 2017
In salmì prima, dolce poi
Giornata di riposo ieri, di piccoli lavori casalinghi. Come adoro questi rallentamenti nella mia amata tana...
In tardi pomeriggio sono uscito per un minimo di spesa e sono passato a prendere un bio coniglio da un gasista che è diventato allevatore (ha capre, conigli, galline, per il momento) ridando vita ad un vecchio podere, alla stalla, al fienile. Egli, leggendo e studiando (qui, se ricordo bene), per i conigli ha utilizzato un metodo di pascolo controllato: ha realizzato una specie di copertura a capanna con rete che sposta regolarmente sui prati intorno a casa, sotto la quale mette alcuni conigli a brucare l'erba: quando quei buoni animali hanno sbaffato per bene un certo posto, li sposta da altra parte. il nomadismo cunicolare è veloce, diurno direi: i conigli non fanno tempo a scavare cunicoli, la sera tornano nei gabbioni.
Insomma, ho acquistato un bel conigliaccio da 1.8kg che è in salmì di barbera da ieri sera, tra un paio di ore inizierò a cucinarlo. Ieri ho preparato già i crauti, e oggi arriverò una buona polenta bio di Marano, tirata in paiolo di rame per almeno un'ora e mezza e una tartara di carciofi, altro piatto quasi rudimentale e fantastico. Polenta: mi diverto sempre a vedere i fanali di coloro che, giustamente prevenuti per le polentine schifide precotte industriali di mais cazzari, quando assaggiano 'sta polenta fatta come Dio comanda e i sapori di mora, mandorla, affumicato che si trovano in bocca. Ahaha, fanno di quelle facce poi iniziano a mandibolare di brutto. :)
Il mais Marano è una delle meraviglie dell'agricoltura italiana e io lo prendo bio dal contadino della bassa (un'azienda gioiello che mi dà felicità a vedere ingegno e passione e amore per la Terra Madre) del quale sono referente per i GAS locali.
Saremo in sei a pranzo, il mio bipede mi darà una mano (dobbiamo anche tagliare un po' di legna e imbottigliare un po' di vino).
Vedremo qualche fiocco mentre mangeremo accanto al fuoco?
Ah, che meraviglia!
Ad una certa ora, in quattro (il bipede rimarrà qui a casa con _zzzino) e ce ne andremo in quel di Firenze, in una meravigliosa milonga, che si svolge in una pieve romanica recuperata, in cima ad una collina di prato e ulivi. Donne splendide, tango di ottimo livello, musica bella, il fascino di andare al di là delle selve appenniniche, dolce vita arriviamo!
Sono felice.
I conigli allevati in quel modo credo stiano in salute,l'allevamento in gabbie è terribile per il coniglio.
RispondiEliminaQuello che non capiscono quanti attingono alla carne della grande dustribuzione.
Ci sono i mercati contadini anche in città, informati!
EliminaHo frequentato Milano.
EliminaQui la mappa dei GAS, ci sarà anche la vostra zona.
EliminaIn Lombardia, quando li seguivo con maggior attenzione e tempo, c'è un problema ovvero che l'agricoltura è stata distrutta (basta considerare i disastri che la TEEM ha fatto, la distruzione di deci e decine di aziende agricole ulteriormente spezzattate fisicamente e inquinate chimicamente).
Alcuni GAS cercano di sostenere alcuni contadini eroici che sono tornati a fare ortaggi, ad esempio, nella pessima monocultura del mais pro zootecnia intensiva.
Il problema è che sono ambienti spesso di fanatici sinistranti (in effetti, noi gasisti, siamo estremisti e fanatici in vari sensi).
> Faccio prima ad andare a mangiare la polenta a casa di UCoso sull'Appennino.
EliminaTu e Sara siete già invitati. :)
Considererei un enorme passo avanti, un balzo, se si arrivasse a definire un sistema di "sconti fiscali" che permettesse alle botteghe tacchi-dadi-datteri di paese di fare concorrenza, in termini di prezzi, alla grande distribuzione. Ovviamente con un serrato controllo sul versante prezzi, ovvero "ti concedo gli sconti fiscali se si riversano concretamente sulla clientela almeno tanto quanto nelle tue tasche". Il tutto nel contesto della valenza sociale e ambientale dell'operazione. Se non comprendete l'espressione "valenza sociale e ambientale" applicata a questo contesto siamo messi davvero male.
EliminaTacchi, dadi e datter, Il video.
EliminaProbabilmente parliamo di realtà diverse. Nel paese dove vivo il, un sobborgo di un capoluogo di provincia, le botteghe ci sono e la clientela pure, solo che in gran parte quella clientela viene "deviata" verso i centri commerciali perché possono permettersi prezzi comparativamente migliori. Quei prezzi, però, hanno svariati "contraltari" in termini di danno sociale. Sarebbe ora di far pesare quel danno sociale su chi lo provoca, no? O, almeno, di permettere la "sopravvivenza" di chi non lo provoca.
EliminaUn paio di mesi fa, la mia bottegaia "di fiducia" ha chiuso i battenti. Per forza, mica è una missionaria! Ciò ha conseguenze sulla qualità della vita del sobborgo intero.
> Tacchi, dadi e datter, Il video.
Elimina:)
> figurarsi se ha senso proporre una "contro-economia"
EliminaBisogna dare l'esempio.
Un buon esempio, specie se gratificante, viene seguito. Si diventa due, poi tre, poi quattro.
Farlo anche solo per i propri piacere e gratificazione.
"riqualificazione" è una di quelle parole ronzanti, di moda, che quasi sempre indicano la più brutale speculazione e un ulteriore degrado del sistema. In questo caso un po' di merdoso internazionalismo lecorbusierano di roba merdosa che potrebbe essere di Bremen, Chicago, Ottawa o Singapore o qualsiasi scoreggia di nuovo quartiere parallelipedico-vetrocementizzato che NON ha ALCUNA attinenza con Milano, la sua storia, la sua cultura anche architettoniche.
EliminaBasta un nulla per stare bene. Anche la felicità può essere a km 0 (a parte Firenze che è un po' più in là..)
RispondiEliminaUn mio istruttore di cointegro mi fece un regalo morale di importantissimo valore: molte persone infelici cambiano luogo, scappano ma la vita è qui e bisogna impegnarsi per vivere bene qui. Non è spostandoti fisicamente che migliori la tua vita.
Elimina(in realtà molti pensatori ci erano già arrivati, lo zio Osho ricordava spesso che... non è possibile fuggire da se stessi :).
Vi siete rimpinzati bene bene di cose buone e sane?
RispondiEliminaBuona digestione allora!
Il mio amico allevatore non "tiene più su" i conigli perchè dice che sono troppo delicati.
Perciò ho ordinato solo anatre e galli, da regalare/cucinare nelle feste di Natale.
Vedi risposte sotto. Come se fosse passato un manipolo di lanzichenecchi affamati.. tabula rasa! :)
EliminaHo comprato pure io la farina gialla di marano, dal gas, ma senza nemmeno sapere cosa fosse. Ora mi leggo il tuo link.
RispondiEliminaIl risultato della polenta dipende ll'85% dalla farina, Silvia (il 15% dalla modalità di cottura).
EliminaUna vita che non mangio un coniglio alla cacciatora come si deve
RispondiEliminaMia madre adduce la preoccupazione legata alla provenienza della carne. Preoccupazione lecita ma che non si pone per tutto il resto
Mah...
Ho ripreso a mangiare coniglio quando ho trovato qualcuno che li alleva come si deve.
EliminaIl bio contadino del GAS cattococomero aveva smesso da un tot di farli (non figliavano). Da qualche tempo ho scoperto che quel gasista che si è messo a fare il contadino... :)
Sparito anche quello, 1,8kg di coniglio completamente sbaffato.
Bella soddisfazione per il cuoco, quando non rimane nulla nelle pentole.
io per es. mangio le polentine schifide precotte industriali di mais cazzari. la tua credo sia davvero squisita.
RispondiEliminauomo cuoco pare sia nel mio immaginario qualcosa di carino.
M., poco tempo per il diario e per la diariosfera, ultimamente, ti ho persa di vista.
EliminaIn sei ci siamo sbaffati completamente circa una polenta fatta con 900g di farina (di più non ci sta, il mio paiolo in rame non ce la fa). Eheh :)
Era un bel po che non passavo da queste parti ed oltre ad avermi fatto venir fame (voglia di carne) mi fa piacere legger una frase: "Sono felice".... non è mica una cazzata ;)
RispondiEliminaOlà, Boh, grazie per essere riapparso.
EliminaQuando ci sono i periodi storti, nei quali non sono felice, penso che senza di essi non potrebbero esserci quelli felici.
Aiuta molto.
Se avessi delle bombe a capacità di demolizione controllata, le userei su tutti quei non luoghi, quegli inferni reali e la loro incredibile capacità di degradare, abrutire, abbruttire, distruggere, rincoglionire, bubboni del consumismo omologante, sì global.
RispondiEliminaGià, il Merdpo.
RispondiEliminaPure io non sono contro il fare. Sono contro il fare danni, disastri e ciò che peggiora ulteriormente lo stato del sistema a medio e lungo termine.
L'inglesano che a Milano si ascolta più che altrove è segno del provincialismo esterofilo e cretino di troppe persone.
In principio è il Verbo.
Il linguaggio di molte e sempre più persone è povero e sempre più brutto, infarcito di termini stranieri, spesso miseri o addirittura derivati da quelli latini o italiani.
Se il linguaggio è messo così male è perché le persone sono messe male e il linguaggio così degradato è ulteriore fattore di degrado intellettuale e spirituale delle persone.
Se il linguaggio è messo così male è perché le persone sono messe male e il linguaggio così degradato è ulteriore fattore di degrado intellettuale e spirituale delle persone.
RispondiEliminaIl linguaggio non è altro che il mezzo col quale si veicolano le idee. Se le idee stanno a zero, non c'è da stupirsi che il linguaggio tenda a zero. E, ricorsivamente, se il linguaggio sta a zero, non c'è da stupirsi che le idee tendano a zero. Vai e vai, alla fine della catena trovi sempre la stessa cosa -- uno zero secco.
Lorenzo, concordo. La pedagogia riconosce appieno quel che osservi.
RispondiEliminaRitengo anch'io che sia così. O, volendo essere ottimisti, che sia l'effetto collaterale di "manovre" attuate dalle dirigenze per altri fini senza preoccuparsi delle conseguenze.
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